La Difesa della Razza - anno II - n. 20 - 20 agosto 1939

Tra gli scrìllori ebrei di più solli;c tendenziosità. cioè, al di là delle appa• renze, più legati alle caratteristiche dell3 razza. è da porre senz·ahro Arnoldo Zwcig: il quale, fino a questi ultimi s.n11i, ha trovalo lettori e critici entusiasti un po' dovunque; e anche in Italia - ~i traila di ,•alutazioni quasi reeentissime - è s1a1Oconsiderato di,·crso dagli altri autori giudaici. Diversamente 1lal pili h1rgido e :,CO· pCrlOStefano. l'autore di Amok. di Sor• , n1imet1U) <lei se,1sì e delle celebri biografie di poeti, politici e « maestri dell'ar.ima >. da Mesmer a Freud, Arnoldo Zweig si pone costantemente ai riparo in una rete cli sottigliezze clic oscillano tra lo squisito e l'acuto. Q11es10 metodo ha rauo sì che sorgesse a poco a poco lrt fa. ma di «europeo> che. prr molti -.tranieri. è ancora pressochè inscindibile dal nome Zweig: dell'europeo inteso come espressione rs.ppresentath'a dell'intelligenza e della ci\•ihà occidentale. nel suo equilibrio e riell3 sua umanità. nel la sua maturità di comprensione c di adattamento. In realtà il melo• do zweighiano. considerato sotto una luce pili rigorosa, si 1>alesapiuttosto uno strumento di'infiltra7.ione che di approfondimento. Lo scrillore sembra ini• 1.iare uomini e cose, con lo slcsso sorri"o souile. eppure cordiale. reso a suo tempo ramoso dallr tante fotografie apparse sui periodici letterari. In altri termini. egli parle costantemente, o pare partire da una po~izione cli « comArnoldo Zweig prensione :t: 9.ccostando!i alla realtà umaua, nel!a molteplicità degli aspetti, alle siluazioni storiche e 5ociali, ai nodi mo• rali e psicoloJ!ici, con una duuilità di a• datlamento che sembrerebbe accorciare le ,fo,tanze e situare naturalmente il problema o la cosa esaminala nella più idonea messa .i. fuoco. Processo, si direbbe. di chiarificazione: lo Zweig lancia tanti fili sottili verso le passioni, i sentimenti, le idee degli uomini e li altira a sè, lentamente. con dolct1.za, tra un brillio ,•iGiudei in una •tro:da di Loch ,·ace di acutezze, di ironie e di deduzio111 morali, fino a giungere a quello cl,<' è presentato come il nucleo ,·ero. della sostanza umana. Attinto questo piano. egli trae agevolmente i risultati del :wo ~ioco, stabilendo tra questione e questione, Ira situazione e situazione. dei punii di cou• 1at1O umani: facendo cioè rilevare come. :,otto le impalcature ideologiche o politiche, ,,iga una vicinanza di sentimenti elementari propri ,i lutti gli uomini. Ma tulio ciò ci dà già per intero g;i elementi alti a rovesciare il cosidde110 europeismo, ciò(! il cosiddetto uni\'ersalismo dello Zweig. Sta di fallo che la sua «comprensione• agisce ,erso d:rezioni de1erminate: egli si ,·olge cioè intorno per sgom.brare regolarmente il terreno da qualsiasi idea, o da qualsiasi forza e corrente. clie <'Omunque interferisca col suo sistema ùi « umanità >: ,,aie a dire che, restando immobile al centro di 1111 ir., isibi!c cerchio, insinua in realtà tra gli aspetti delle cose lamette critiche, una dopo l'altra, come un pallido lancialore di coltelli. Questi aspeui delle cose. in un modo o nell'altro, si identificano sempre con le costruzioni politiche, sociali, morali. gerarchiche della ci- ,,iltà occiden1ale; lo Zweig non muo,·e in alcun caso il suo gioco se non per salvare degli istinti e delle e li~r1à • umane che, essendo tali in quanto tendono a sfuggire a ferme norme superiori, si rivelano nel loro sostanziale in• dividualismo edo- . nista. Stringiamo ra i termini della 39

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