Madre Ainù 38 Ve ne sono anche che hanno le braccia e un abozzo di naso e bocca, altri un teschio d'orso. ti significato dell'lnao, al quale , 1engono rivolte preghiere, è dubbio. E' probabile che sia ndlo stesso tempo un voto alla divinità, un intermediario tra. essa e la famiglia e una sua raffiguraiione. Questo oggetto rituale ac• compagna l'Ainù quan s'allontana in barca, o viene piantato presso un malato o alla · ·ta della capanna in caso di epidemia e in altre circostanze. 01 famiglia ha parecchi Jnao, piantati in una specie di ara, che'->• trova fuori della capanna a levante. Tra le feste sacre e profane, caratteristica è quella annuale dell'orso. Al centro di ogni villaggio vi sono gabbie destinate ad accogliere gli orsacchiotti catturati nelle montagne. II giorno della festa, dopo i riti di prescrizione, gli Ainù chiedono scusa agli animali, perchè sono costretti ad ucciderli; ma devono farlo affinc.hè gli spiriti degli orsacchiotti, uccisi con le frecce, vadano a dire alle divinità che il loro popolo fa il suo dovere e che aspetta la loro protuione. La carne è quindi mangiata dalla comunità. Semplici sono le cerimonie funebri. Il seppellimento è fatto il giorno stesso della morte. Gli Ainù di Karafuto st:ppelliscono i morti in bare a metà affondate nel suolo, mentre qudli di Hokkaidò li sotterrano profondamente, avvolti con stoffe. Col cadavere vengono inumati gli oggetti personali, che possono servirgli, come credono, anche nella nuova vita. Ma questi oggetti dc\•ono essere spezzati, per far uscire i loro spiriti, chè soltanto in questo modo possono seguire il morto e servirlo. Col cadavere di una giovanetta ,•iene inumato anche un pantalon<' da uomo. Gli Ainù di Hokkaidò piantano, sulle tombe, una piccola colonna, avente alle volte simboli sessuali, secondo il sesso del morto. La donna, esclusa da ogni rito tradizionale, deve presiedere ai funerali del marito. Se per cultura e ch,iltà gli Ainù sono primitivi e non hanno portato contributo a quelle dell'Estremo Oriente, e se povero e il loro senso creativo; abbastanza s,,ilu1)pato hanno invece il senso decorativo, come si può osservare dalle loro ,,esti di ceri. mania, finemente ricamak a grandi disegni bianchi o 1urchim di motivi diversissimi, che ricordano quelli dei ,•asi cinesi anti• chissimi, cd anche quelli che decorano manufatti nordamericani, e altresi i motivi ornamentali di tribù di Sachalin e della Si!x-- ria. Anche i loro pugnali. dalle rozze lame di ferro la\'orato, sono scolpiti con ricercatezza all'impugnatura. I loro canti e inni sono scarsi di valore poetico. Attualmente gli Ainù sono poco più di 16 mila, distribuiti nel. l'isola di Karafuto (Sachalin), in alcuni villaggi di Hokkaidò (Yezo) e, nelle Chishima (Kurili). Sono destinati a scomparire del tutto per l'accelerarsi del Kcolare processo di assorbimento nella massa dominante, mediante matrimoni coi Coreani immigrati e coi Nipponici: incroci sempre più numerosi, incoraggiati dai Giapponesi, i quali, dal secolo scorso, hanno popolato l'isola di Hokkaidò, O\'e sono, attualmente, di fronte ai 15 mila Ainù, oltre tre milioni. D0altra parte le autorità promuovono anche l'emigrazione interna verso Karafuto. Ma il fatale destino di questa razza è dovuto anche al fatto che gli Ainù sono minati dall'alcool, auaccati dalla tubercolosi, scarsamente prolifici. Del mistero della. loro origine e parentela con altri gruppi etni. ci, si sono interessati eminenti studiosi, scienziati e glottologi, come Chamberlain, Batchelor, ecc., oltre, naturalmente, a scienziati giapponesi, come Tori, Koganei, Kindaichi, Komada, i quali hanno il primato negli studi relativi agli Ainù. Grazie al Professore Komada, esiste, presso l'Università di Sapporo, capitale di liokkaidò, un museo etnografico ben documentato su questa popolazione che lentamente c fatalmente si spegne, e che rapprc. senta, come abbiamo rilevato, un gruppo somatica.mente, linguisticamente e culturalmente a parte, pur se si voglia comprenderk, ne-I ciclo culturale totemico. 1 su"perstiti Ainù subiscono inoltre una continua.trasformazione del costume e della cultura al contai• to civilizzat'"lr" dei Giapponesi. EUGENIO DE ALOISIO
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