401uando, nei 1cmpi preistorici, una popolazione di origin(' austronese, proveniente dal sud, e, molto più tardi, un'altra proveniente dalla Corea, approdarono nelle isole dell'arcipelago giapponese mescolandosi e dando origine ai nipponici, vi trovarono un popolo di razza bianca, avente, come generalmente si ammette, affinità con gli Europei. Esso occupava quasi tutto il Giappone e la Siberia orientale, come lo dimostra la toponomastica. Infatti, tutti i nomi non giapponesi dell'arcipelago sono di origine deglì autoctoni, come Fujl (da /ud,; o /Kji, fuoco sacro), Manka, in Karafuto, (da man, le baie e ka, estremità) e così pure Parato, in Siberia, (poro, vasto e to lago). Sono inoltre stati rinvenuti in Siberia crani che si attribuis,cono a questo popoh JI quale aveva raggunto quel grado di civiltà, che chiamiamo età della pietra, quando le nuove popolazioni, a divt'rsc ondate, appro. darono nelle loro isole. _Abita,,a in capanne circolari per metà affondate nel suolo, delle quali sono state trovate tracce nelle parti meridionali del suo dominio; usava lance con punte di pietra scheggiata, frecce con punta d'ossidiana, e l'arco semplice, non riflesso, simile a quelli di tribù di Sachalin e del continente, e diverso da tutti quelli degli asiatici settentrionali; conosceva l'arte della ceramica (se ne sono rinvenuti frammenti) cd era, con molta probabilità, monoteista. Questo antico popolo difese strenuamente il suo territorio, tanto che i conquistatori dovettero, ad ogni avan:iata verso il nord, costruire trincee per difendersi da incursioni che molesta. vano la loro attività agricola. Questa resistenza è confermata: dai resti di quelle trincee, che si sono trovati, le quali erano costruite trasversalmente all'asse del Giappone; dai numerosi accenni della storia giapponese a guerre combattute contro di esso; dal fatto che fino all'ottavo secolo, cioè fino a quando la parte 36 UNA RAZZA B nord dell'isola Honshù (Hondo) non fu conquistata e unita all'impero, una cinta di mura e di castelli intorno ad Akita (sul mar del Giappone) e una trincea fortificata che, partendo da questa città, raggiungeva il Pacifico, dovevano difendere le regioni di frontiera contro la sua bellicosità. Ma la resistenza fu vana, poìchè fu respinto sempre più a nord e, dopo la espulsione, in parte assorbito (esempio dato dai contadini giapponesi di aie.uni distretti i cui caratteri somatici rivelano !"origine dei primi abitatori de) paese). Il nome di questo popolo che si era diffuso nell'Estremo Oriente dalla più remota antichità, è: e gli uomini :t, chè tale e il significato, nd linguaggio indigeno, del loro nome: Ainù. Secondo il giudizio generalmente ammesso, sia dagli studiosi occidentali, sia da quelli giapponesi, gli Aini'I hanno àffinità con gli Europei. La loro statura è piccola. La pelle bianca, leggermente abbronzata; hanno una grande peluria che cresce abbondante su tutto il corpo; capelli neri, ondulati, pili nei vecchi e negli uomini che nei giovani e le donne. L'iride è bruno (meno scuro dei Giapponesi e Mongolici e più chiaro negli uomini che nelle donne). L'òcchio manca della plica mongolica; lo sguardo è caratteristico e profondo; gli archi sopraccigliari accentuati, ben forniti di ciglia. Il cranio largo e il cavo degli occhi piuttosto quadrangolare che rotondeggiante. Europeizzante, nella spor. genza delle parti inferiori della faccia (gnatismo); scarso, se non del 1u110privo di prognatismo negro e mongoloide, ha però carar•
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