La Difesa della Razza - anno II - n. 20 - 20 agosto 1939

E' fuori dubbio che, dalla Cinedel secolo XVIII, la borghesia capitalista, industriale, mercantile, bancaria, ai ri,·ela con tre caratteristiche attività: o) Il predùo od in1ueue fHMlro e 1iinorew·o lui/i i rap• porti tc0n.om.ici, di là da ogni giustificai.ione di onestà. di prevideou., di utilità sociale. Chi rioorre al eredito non meno di ehi lo offre, concorrono a questo risuhato. Ingenti operazioni ,di commercio ordinariamente ai avviano e compiono con capì. tali quasi esclusivamente attinti alle banche: l'indu11rla mani• (attrice, quanto Spe880 eccede in capitale fiSM>,altrettanto usoltiglia il capitale circolante proprio, .ostituendolo con quello pmiO a prettilo con ciclo perenne, affrontando coaì i pericoli e la servitù del debito, per accrescere il profitto. b) la iJH!cuJar.icM avvol&e l1dla lo ricche=:.o produttioo e improdu1tiva,. Alla apeculnione diretta sulle merci (in natura), dominio della mercatura propriamente detta, a quella 1ullc masse metalliche monetarie e sui titoli cambiari. dominio dei banchieri, 1i aggiunge la apeculuione che si esercita aopra valori di qualunque genere rappresentati da simboli tru(eri- • bili sul mercato: warranli rappreiCntanti delle merci depositate in magattino; obbligaiioni di società industriali, mercan• tili, minerarie, di oompagnie ferroviarie o di navigazione; di cartelle fondiarie, di cottruiioni edilizie; titoli di pres:titi di città, comuni, enti morali; sopra tutto titoli del debito pubblico. e) Finolmenu Ml ,eno della Borsa il mo1t0polio ,i orio• ni:zo, si erì«e e mi.n.acciatutta la vita economica e iociole. Le m,asge monetate rappresentano più proeeimamente il capitale mobile, formano il fondo di guarentigia e di convcnione del credito, la leva di ogni rH:trca di profino; fra questo turbinio quindi, il governo della Borta passa in breve in mano dei più forti depotitari della ricc.he:iia monetaria. Certo, anche le prime formazioni capitalistiche, veno il Xl ( e il XHI accolo, sono (ormaiioni bancarie e mobiliari, ma giova 0&8Crvareche nell'e• conomia medioevale il danaro serve pochissimo, e ,olo per pareggiare le differenze degli acamhi effetluati in natura per pagare le tu,e ai signori, ai principi e alla Santa Sede. 11 dana• ro risponde in tal modo ad una necessitÀ dello Stato; 1u,·e come Rgno della dipenden11 dell'economia dal potere politico, e serve a mantenere quest'ultimo. La funzione del danaro nel Medio E,·o, è più politica che econom~; è il prodotto in mar• L"ebreo addltcr ooa. ~ I• lolograBe CMVU cm. o:nichl cranm. cl krb.t • di gloria .•• talmudioa gine tlelreconomia, ma i o campo di azione è fuori dell'economia, Ond~, quando fra il cadere del XVI secolo e il sorgere del XVII, il capitale monetario, pur rimanendo sempre nella zona politi~ i:Ì volge anche a quella economica, il turbinio di negoii cosmopolitici 1-iaccentua in bre,·c intorno alla Borsa e alla colonia israelitica d.i Amsterdam che ri.ecuote l'attonita ammirazione dei contemporanei. Ma li. pure la apeculazione frenetica sopra i prezzi artificiosi delle spezierie coloniali (a la sua acandalosa comparsa per opera della Compagnia olandese delle Indie Orientali ()634), e 1i Wiuarrisce, sotto nuove e rovinose forme di aggiotaggio. Più tard~ la bau:a comincia in Franci.a dove, con decreto della Costituente del 28 gennaio 1790 sono riconOKiuti i diritti di cittadini attivi agli israeliti del Mcuogiorno, noti con la deno• minaiionc d'israeliti portoghesi, spagnoli e avignonesi; e con tucc.euivo decreto del 27 settembre 179) è proclamata aolennemcnle l'enìancipu.ione di tutti i semiti abitanti della Francia~ senta distinzione di origine. E' vero che il regime dei girondini ostenta severitÀ draconiane contro la Bona che è già nelle mani degli Ebrei, ma in eeguito, sotto la Aton14«na, la borghaia orga• ninata nei Club, non solo regge le fila della polilica di Francia, ma 11.esfrutta in segreto le distrette (inantiarie; e fra il violento oscillare dei valori pubblici in quel regime convulsivo. di meno ai repubblicani egualitari. traggono ori&ine e si 10llevano non poche delle odierne famiglie di rentiers. E cos.ì la rendita dei beni ecclesiastici, i trapassi vertiginosi, le rovine dei compratori fra la crisi degli assegnati (1793) aumenla di appena cento mila i proprietari del suolo: per convcn,o, impingua una serie di appaltatori alle asle pubbliche e di speculatori su beni fondi. Cosi i maneggiatori della ricchezza mobile monetaria rimangono prcuocbè AO)ial dOOpra della ingente ecatombe che si coneuma durante la repubblica fino a Napoleone I. E CO$Ì do- \"Unque la parola 1pelta a coloro che ton dl\·uitati ohrepotent.i in Borsa, a coloro che il pubblico designa con il titolo di baroni tl~lla /inoriUJ, agli ebrei che hanno una etclusiva vocazione a (are i finanzieri, gli arrendatori, i (eneratori, i rigattier~ i rivenduglioli, un.a straordinaria atti1udine agli affari e ai guadagni, una cupidigia sfrenata e i.Nuiabile, mediante la quale giungono ad appropriarsi a non lungo andare le riceheue dei popoli che li otpitano.

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