La Difesa della Razza - anno II - n. 20 - 20 agosto 1939

IL FALLIMENTO Gli Kt()f)Ni cklla mano d'opua indilffl2, CM _. ~uicano. con wmpr,e ~t frifquMU. .n questi uJtilm 1,cmpi, ndl'Afoca dd Sud c-in qudla Ol-ifflt.1le poste sotto il domiNo btiw,- nico. fanno pmsart>, non 5fflU prco«1lpuionc, 1ll'1wfflirt della colonizznionc europea nel con. tiMntt ~o. Si ~. in altri lffrnini, l'inttrropti.-o. sulb crisi cwnh•alt dì wa determina.lo siscam. oppure della c:oloaiuuione in gtnttt. Un uamr ddlc ra&,iooi che hanno provocato i diwrdini in p,,rola dà motiYO di ritmert C'M, Pff il momm10 almrno, non ,i tratu che dc-I f.aJlimento pro,rmìvo di un dtttrmintto si.Ut· ma: qucUo b,iW\ruCO. FaJlinxnto di cui non l troppo dif(ic:ik rittrcare ~ nuse rirmou ocll'otigint- sta.sa ddl'epans.ioot i~ t dd SU$• ,qucntc- imperiali.uno ruuione dd giudeo Disradi. Non bisogna dimentia.rt che gil, all• fioc <kl XVIII Ka>lo t Mi primi anni del X.IX i domin.ii coloniali ()(frinno all'Europa uno ~11,. colo rticnc'affauo ~. La Francia aw.a pe-rduto i più. bn poucdirnmti: Canadi. lnclia, Lwsiana, Haiti. Od favo&oto moodo pos,to in J')OSkUO °cklla Spagna non rinv.ntvano CM Cubi, le Filippine e pochi prcsìdii smza valore. Nt'I 1821, l'iffllMRSO Brasile li xpan.va da.I Pot-topJ.lo, L'Oboda. KOOfitu. dun.nk k ptrn• navali dd XVIII J«Olo •- doYuto «due la più. .gan parte ddlt 11ite terre- colocua.li a.gli in&lffi e soltanto col 1nuato di Londra del 18U pote·n. riavere: l'arcipelago della Sonda, La stcsu ln&hihttra_ malgrado la viuo,ia fl. nale che la ronJaCnin ,egina dri ma,i, non pote. n dimmti<ve M la guerra d'iftmpmdmza dc-- gli 5w.i Uniti. M' gli monn.i axrifici cbc affva dovuto ,oppottare ptt le ~ ambizioni roloo.iali. Ed ~ prop,io la uionfanlc ln&hihena quella che pOO constatare più degli altri quanto grande si.a I.a spropomoM fra gli sfoni M>Sttnuli e i risultati ottmuti. E' l'lna,bihttra che ttrc:a nd1a Jibertl degli xambi: uoa pe.naca. ai suoi ma.li coloniali cd ~ od 184_9, J'Atto di NaYiFione. ' Lt oofonic, diri Cobdcn, • non <kbbono csfft'c -cquistaic, d~ per il movi~to conuntr• cia~ ~ t\:'t;~la t la ~gutntc: e Date alk coklmc un Gowroo prop,io e mctt-, al lm'if'O stt'SIO, a loro a.rKX> tutte k ._ •. i J I n. che han.no diMrkdo l'bnpl'Obo e ma:I 00ft'IIMMCl1o laYoro cul 8000 sotklpoaU nell• colonM m{JIMI, ••09'000 ricondotti cmuncm•ttaU Pc-r le coklaic di popolammto niropco questa noa, era uoa arffldc ilMOYSUOM, ma ben mr. fttffl1c vmìva ad csscre la situuiooe e l'avvco.i, re dei poucdirncoli cb,-e la popoluione ind.i- &N'" pr~inava. Ptt diversi anni, questo mnantililmO d'ispin:r:ionc libcro-scambtstanoo fu. che una faa:Ulta. Fatto inaucso nella storia deU'lnghihtt~ i; ,ovcmo respinte ddk lnDCSSioai che gli fvrooo offerte. Ma l'cspc!'iotma dd pusa«, aYrtbbe doYuto insegnare agi.i inglesi che più. il Commt:tcio sartbbe stato pr0$pctO, più wtbbc apparsa insopportabile l'intromissiooc della Metropoli. La cofon.iuuionc in&lcx che. ptt Unii upct• ti, era robwu., portava axt sè la pena dd lllff• cantilismo dae l'attn 1D0Ma ù dall'inwo e <b.l qlWC ln Condo ftOO s'era mai allontanata. Non i da fflifflffe poi a.ll'ultimo posto nel lallimcnto progmivo di quri sisttmi la rude politin indigena attcima in netta rontraddi:r:io. ne con l'autogowrno ddlc colonie e con i ridot. tissim.i quMlri ddla butocruia coloniale. Se-qwJcbc colono - il che è da dimoltnu - ha qu.akhc cos.a da pa,daparc con la K'Offiplt· u o l'estttm0 indt'bolimm10 ddle tane loa.li, in quanto alla Metropoli, è sicwo ffiC ha in questO sempre da per~:- E' diflicile: luc pa,q:oni tra i c:ambiamtnti •pportati dalla pencttuiooc c-wopea in Africa con quelli prodotti da pcndluioni antcciorì (Camiti, Arabi, m:,) tanto MlOO tra lo,o diff". ttnli ptt gfflNe cd intensità. Le influenu straniffe si cspliaYaDO un tmtpo molto k:n~; si cstcodcvano a ffpi,a.i llffliwe del c.ootinente e pusavaoo dti JC'COli pt"ima dlt: si esttndftseto su di un g,andt paese. Non v'è inv«e <>ui Yillagio che non si• staio raggiunto dal processo di truformu.ìooc cd oc:conc tcoer preseotc che le ci•iltl primoc• dWi non. .sono adatte a mistett a simili attacchi. Un g:iorDo il nero è oo padaOO primiti'IO, l'indomani è proletario in YD'impaa ewope:a.. Oggi: vi11e in Un listcma dì •ita collcttiYista; dopo quatche anno di scuola si •uolc da I ui che: sia capace di 11arc alla c:aua di un ma.puino di commercio. La ciYilti ~wopn. <on i suoi trionfi titaU<i, è tn,ppo a,mpliab e pi"ouppone WI& ,omma di noi.ioni e di etperiemc che l'alricaoo IWlll. ba. l.a pcmibiliti ch'egli Yicne ad 1Cqui$ll.te di 19

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