I))') tliifl §e la presenta di ebrei ne1 pat-si curopèi è nefasta, ancor di più lo è ~i paesi africani, pokhè qui si trovano in presenza due raue: bianchi ed indigeni. E' noto che l'ebreo non ama la vita disagiata cd i mtsticri semplici e sani, come quelli agricoli, e pertanto anche nell'Africa egli sarà il commerciante, meglio il trafficante e lo specub.torc. Questo traffico e questa SpèCU• Iz.zione si svolgono allor-a quasi sempre a detrimento del prestigio di razza dei bianchi, specialmente quando questi, come avviene in tulle le colonie francesi, non si curano di difendersi, se non facilitano ad• dirittura l'npera dassolutricc. La pr('Scn:r.a tra bianchi t'd indigeni di quoto tt'rzo elemento è altamente dannosa anche 1,erchè esso, per vivere e per ingrassare, si alimenta al!"' font, \'Ìvc degli altri demcnt,, da parassita che guasta il Anguc, po1chè sfrutta, nella sete di guadagno, le 1uù turpi passioni degli indigeni, con evidente alto danno per il prestigio rauiale e con- ~guentcmeme per la potenza dei bianchi. Per e~mpio la pcrieolosa invasione in Algeria. Tunisia e Marocco della stampa immorale ed oscena proveniente dalla Francia ~ agevolata, se non provocata, preciAn1ente da elemcnti ebraid. Infatti i giornalai, i cartolai ccc. del Norddrica francese sono quasi tuni (secondo alcuni: tutti) ebrei e tro\'ano lucroso tale commercio. Acquistando a \'il prezzo tutta la produzione deteriore delle librerie Crancesi, COTfl(': hbri oscem, rfrate con 1lh1strazioni n...,. marocduae che poncmo U llKaloth (~ tr<tdidonale cbe ai mangia il eahato) indecenti, cartoline immorali. le rivendono poi con immenso guadagno agli indigeni, avidi di pascere la propria mente e di saziare i propri occhi con tale prodczionc. E' nota la profonda attrattiva che rappruenta la donna della ruza superiore, la bianca, per qualunque uomo di colore, ed allora ques.ti trova modo, nelle illustrazioni oscene e nella letteratura indecente, di soddisfare in parte cd in un cerio qual modo i propri desideri. Naturalmente la v;sione repHcata di illu.sua.zioni in cui si mostra la bianca più o meno svestita cd in atteggiamenti più o meno seducenti, non può che dargli una ben bassa idea dt'lle donne bianche in gencralc t' crede che nsc tuttt', o quasi, siano dcditt" alla ,•ita corrotta e «nale: con qual danno per il prutigio di razza rìspctto agli indigeni è evidente. Il disprczzo per le donne bianche, -acui10 dal fatto che gli indigt'ni, arabi e bcrbcri J)('r cst.mpio, sono gdosissimi delle loro donne che tengono spesso isolate, ,i riflette logicamente 1ui bianchi, loro mariti, padri, fratelli. $('- la colpa maffiore di quoto stato di COK è dt'i france si .stessi, che stampano prima e permettono poi la diffusione di tale produzione immora~, non vietandola. &lmcno fuori della Francia, l'agente determinante che pro,•oca e facilita l'accessibilitA di eSJa ttgli indigeni è dunque l'ebreo, incurante di altro che non sia il guadagno e per ntf:ntc prcoocupato della dissoluzione che la sua. opera può pro,•ocare e provoca. Di tutto c.iò il go\'erno francese non si preoccupa, in tutt'altra cure cd crrori affaccendato. E poi pcrchè intervenire? Do- ,., ,,a a finire la libc.nà democratica? E - in nome della fraternità - pcrchè gli indigeni norda.fricani che hanno ... il diritto di combattere a fianco ai francesi non possono, come i e frate.lii> francesi leggere cd ammirare giornali, riviste cd illustrazioni che ... allietano lo spirito? Cosa importa la stampa ;mmoralc se si pcrmeue di peggio nei costumi e non esiste affatto una kgislazione cd una morale tutclatrici <!ella uua? Ma se perfino - ci dirannci orgogliosi i francesi - alle J::ianche preferiamo talvolta le indigene, r.egrc e mulatte in particolare, e le nostre donne non di .rado commicttono follìc per i vigorosi figli dell'Africa, a che pensare ad un fatto cosi irrilevante, che dopo tutto agt",•ola la parità t' la fusione fra le razze, a tutto bcflt'ficio della Francia dai cento milioni di cittadini? Perciò, dunque, ribadiamo, se la colpa della enorme diffusione della produzione pornografica francese e degli ebrei, la colpa t' l'onta di non far nulla per impcd.irlo, 17
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