Coatumi dei Penkr:ai. nel ne. XJX l'islam coi suoi cl'ntomila 1.artari, dc1erminando .così la loro completa fusione nella massa J)(rsiana, E quando anche questi epigoni vennero a meno la Persia si disgregò, av,•enne sul corpo straziato delle sue pro\·incie la piì, tremenda calata che la storia ricordi: Tamerlano scendendo da Kasegar percorse tutto l'Iran colle sue schiere innumere,·oli di Tartari e colle sue carneficine orrende lasciava dietro di sè vere colline di teste umane; nella sola lspahan fece decapitare ben • settr,ntamila persone (1J8o). « l suoi ufficiali - scri\•e il Malcolm nella sua Storia della Persia - invece di sigillo, impressero sui foro decreti una mano rossa, gmsta l'usanza tartara, che notava il modo con cui questi domìnii erano stati conseguiti e quello con cui si \'Oleva fossero governati>. E ancora i suoi successori parvero assumere dalla P('rsia una norma civile di governo, ma ormai l'amico popolo iranico disfatto e dissanguato dalle grandi stragi a conseguenza delle continue invasioni non ave,,a più energia e forza di svih1J>poe veniva man mano sostituito da una nuova .popolazione mista di turchi tartari e mongoli. Distr-utta o quasi la razza, spento lo spirito J>ersiano animatore di una civiltà dalle ms,lte vite, dopo tanti secoli di splendore, la letteratura decadde e la poesia, che ne era l"cspressione più alta, tacque per sempre. Si iniziò poi un forte processo di tnrchiz:i:azione che andò aeccler;indosi sopranutto nelle regioni nord-occidentali, occupate da dinastie turche di condizione sociale arretrata, che abbassarono il livello di ,•ita del paese. Questo fatto prO\•a chiaramente che la razza iranica s~n114 ta o esaurita, non aveva pil1 la forza di incivilire i dominatori, come più ,•ohe aveva fatto in passato, e quando, spt111isi nel sangue i successori di Tamerlano, tra le varie dinas1ie turcomanne emerse quella dei Safavidi o Sofì, la nuova civiltà che tssi esplicarono non eb~ più caratteri persiani, ma mrehi, lsmail, fondatore di questa stirpe, che r~gnò per più di due secoli (1502-1736), prese il titolo di scià, i111rodusse -lo scìismo come religione di stato e raccolse sulla pro1>ria persona ogni auturità J>Olitica,religiosa e morale; però anche durante il regno del più illustre di questa famiglia, Abbas il Grande (158i-1629). t>:li_elementi etnici turchi furono i solo attfri nella Yita della nazione. Quando la polltcnza dei Sofi cominciò a declinare, la Persia fu nuovamente de,·astata, nel 1722, dal capo afgano Mir Mahmnd, che irromprndo coi suoi guerrieri semibarbari dall'Oriente, la fece precipitare nell'anarchia sanguinosa. 11 capo turco Xadir, SQ· stenendo gli ultimi Sofì ormai imbelli, ripristinò per breve tem- ))0 ordine <' potenza. finchè, dopo lunghe Jottc. i turchi Cagiari riuscirono a dominare con crudeltà terribile e raffinata. Con questa dinastia che go\'crnò 6110al i925, 6niamo <Jttcsla hrc,·e rassegna storica di un l>OJ>Olcohe prodigò gcncros.,mcntc la sua ei,•iltà ai dominatori. Quindi la storia ci dimostra più di c1ualsiasi astratto ragionamento, lo stretto iegamc esistente tra raz.za e ei,·iltà e come non sia possibile mantenere questa. anche• ~e a caratteri forti e ~ccolari come la persiana. quando quclia dccadc e scompare. GINO LUPI Coatuni.i dei Peniani. nel HC. XIX
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