Coatumi <Mi. P•rsiani. al l•m~ d•ì Sauanidi (dal 226 al 641 d. C.) ][ I territorio che ha 1ueso oggi ufficialmente il nome di lrin Gli scarsi disccndcmi rimasti nel nord, fruito spesso di incrocorrisponde fisicamente all'incirca, ma non già l><'rcaratteri an- ci, e gli altri del ccmro e dd sud non hanno avuto nè la postropici ed anche topografici. alla parte centrale dell'antico im- sibilità, nè la forza di conscn·are una tradizione di civiltà e di pero persiano. Il centro e il sud del paese, culla e fulcro del- cultura, somn~rsi come furono <la ondate sempre più paurose di l'antica ci,•iltà persiana, do,•e abbondavano le città popolose non invasori. In quamo ai miseri Ghcbri che- riducendosi fra i monti solo nell'epoca antica, ma anche nel piìi recente mediocvo (baste- in regioni desertiche in.:ux..essibili, h:t1mo potuto conservare la rebbe ricordare la fastosa Sciraz, la città dei giardini, delle rose religione del fuoro e le tradizioni a\'ite, essi stanno gradatamen. e degli usignoli, magniiicata dai poeti tra cui eccelse il grande le scomparendo. Hafiz) non sono che un vasto deserto in cui una scarsa popo- Eppure la Persia nel sesto secolo a,·. C. ha creato un immenso )azione di pastori nomadi si raccoglie nei rari luoghi prol'visti impero e ha saputo organizzarlo su basi sociali. Tutta la storia d'acqua. Come la Libia, granaio di Roma, ha perduto nei secoli degli Achemcnidi, da.ll'umani,simo Ciro a Cambise, che soggioga il suo manto ,•erde per l'abbandono e la trascuratezza del re- l'Egitto, da Dario d'Jstaspe a Serse, ad Artascrse, è St(')ria di gime delle acque, così questa regione, divenuta arida, non ha predominio ariano su i semiti e i camiti. che rari centri abitati di aspetto primiti\·o e prevalentemente tur- L'impero persiano ac.hemenidc non ave,•a nulla da iuvidiare ai co. Gli abitanli, 9 pc:r chilometro quadrato, secondo le statistiche civilissimi greci nè ptr cultura, nè 1>ercapacità politica organhrese difficili dal nomadismo, sono in gran parte accentrati nel zatrice, e quando, dopo la fugace conquista di Alessandro, alla nord dove un clima più felice ha fatto sorgere qualche cit1à dì morte di lui, divenne uno dei dominii dei di11dochi; e quando colla carattere europeo e da dove parte oggi, sotto la guida del nuovo dinastia degli Arsacidi a1lparteneme al popolo dei nordici Parti, so,•rano, che per ricollegarsi ai ricordi dell'antica potenza sas- dominatori ma non invasori, l'impero persiano estese di nuovo sanide ha assunto il titolo di Scià Pehlevi, il movimento di ri- il suo dominio dal Caspio al golfo Per.sico, benchè la cuhura nascita; ma la popolazione che qui si è formata non ha·ormai greca esercitasse una certa influenza, non penetrò in profondità più alcun legame di raua con gli antichi persiani e potrà solo e ben presto scomparve sopraffatta dalla prevalente civiltà locale. creare una civiltà nuova di imitazione europea, ben distinta da Bastò che (nella lotta secolare contro Roma, sostituitasi alla quella. ormai definitivamente scomparsa, degli antichi abitatori Grecia in questo eterno contrasto tra l'Oriente e l'Occidente) del paese, artisti raffinati e legi~latori civilis~imi. le pro,,incie del sud acquistassero nuO\'a energia, .perchè Arda- • I Persiani avevano corpo slanciato, lineamenti fini cd allun- sc.ir, persiano di Persepoli, nel 226 d. C. si sollevasse abbattengati con fronte alta, e ne abbiamo testimonianza da numerosi do il dominio degli Arsacidi stranieri e fondando la nuo,·a dìbassorilievi; gli abitanti attuali dell'Iran, specialmente nel nord, nastia dei Sassanidi che risvegliò in ogni campo la tradizione hanno lineamenti marcati, YÌso largo e forme tozze: ciò fa su. 11azionale iranica. Si ,•antò discendente da Sasan, della stirpe bito pensare ad una grande e.alata di genti provenicmi dal Tur. ,!egli Achemenidi, e come questi fondò uno stato autocratico e kestan. Completamente perduto è poi l'aspetto di amica nazione diede impulso alla religione nazionale mazdaica. La casta saccragricola con nobiltà locale in(ellettuale e colta, di spirito mo- dotale dei Magi fu protetta dallo Stato ccl ebbe grande potenza e raie e sociale cle,•ato, di modo che qtlel popolo che ha chiamato persino influenza morale sui popoli ,•icini: uno di essi, il mago se stesso airyo in opposizione ai semiti <Jella vallata mesopota- Mani. fondando l'eresia del manicl,ti.rmo, dove fonde"a la dotmica e ai turani delle steppe d'Oltrecaspio, con un ,,ocabolo dal trina di Cristo agli insegnamenti di Zarathustra. ostacolò grasignificato originario di buoNo, JtObill.'; quel popolo che ha avuto \·emente lo sviluppo del Cristianesimo in Oriente e in Africa. con Zarathustra una religione superiore per concetti spirituali Anche il mitl1rais1110, altra derivazione del pensiero iranico, che e ~O<=ialie, che possedette una tradizione ,linguistica così salda riusci a propagarsi potentemente in tutto l'impero romano, a da tramandarla sino ad oggi, riuscendo a varie riprese a tra• lungo conte5(""il primato al Cristianesimo. li gran Cosroc, nel sformare gli invasori colla sua civiltà, si 1ro,•a attualmente nella VI scc.. segnò l'apice della potenza sassanide: si s,•iluppò allora condizione di dover tutto rifare da capo. La spiegazione di que- dall'amica una nuo\'a lingua, il (Jrhlr-.,·i, che fu strumento di una sto fenomeno storico è e,•idente. lrttcratura ricca di lej!~cnde e di racconti rroici e romanzeschi. 32
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