La Difesa della Razza - anno II - n. 19 - 5 agosto 1939

sky, Kotys e Wall, aiutali dai numerosi c::orreligionari c::he la Russia aveva inviati in Spagna per provoc::arvi lo scoppio della rivoluzione bolscevica o che erano fuggiti dalla Germania, .dopo l'avvento di Hitler al volere, e nella penisola iberica avevano trovato asilo ed aiuto. fra gli agitatori ebrei, operanti in ter• ra spagnola agli ordini del Komintern, si distinsero Bela Kun ed il cognato di Stalin, Heinz Neumann, lo scrittore llia Ehrenbourg, Margherita Nelken, Wron• sky, Artadel, Stillermunn, Primakoff, Schapiro, Samuel Fra1kin, F'riedlander ed il famoso Generale Kleber (Larz Fakele), un giudeo di origine ungherese, che par• tecipò all'assassinio della famiglia imperiale russa e nel .novembre del 1936 'ottenne, sul r ronle di Madrid, il comando della prima Brigata Internazionale. Tre giudei (Litvinoff, Kagan e Maiski, ora Ambasciatore a Londra) rappresenta• vano nel frattempo la Russia in seno al Comitato di non intervento, mentre a Parigi altri figli del ghetto, in maggioranza fuorusciti tedeschi, fungevano da propagandisti e intermediari del Governo madrileno, offrendo apertamente ingenti somme ai giornali francesi, affinchè inviassero redattori t1el territorio rosso, per compiervi favorevoli inchieste. D laburiata ingl.-e Atti.e. a.aie-me ai caporioni della Spagna roMG', saluta ool P\19D0 chiuao le truppe, e~ •i a-YTia:noalla diskrtta A Londra il Dai/.y Express, il Daily Ttlegraph. ed altri giornali asserviti alla finanza ebraica, inizia\·ano una spudorata campagna di menzogne contro Franco ed i suoi ·amici, riuscendo ad impedire la pubblicazione in lingua inglese del volume e Arena Spagnola> di William Fosse Cccii Gerahty, contenente preziose riveLa,zionicirca l'attività giudaica in fa- ,,ore dei roS$i. In tutto il mondo la parola d'ordine per gli ebrei era di collaborare segretamente o palesemente alla difC!!a del Go- ,·erno di Madrid. Nelle prime settimane del gennaio 1937, a Londra, la Ditta ebraica Weddel vendeva alla Spagna rossa merci varie per un importo di oltre venli milioni, pa- &alì anticipawrn.ente. Il 15 aprile 1937, a Parigi, si costi• tuiva la Società Anonima e France Navigation >, con un capitale iniziale di un milione di frane.bi ed una flotta .di circa 2G piroscab. Favorendo le pretese dei carica1ori del porto di Marsiglia, il giudeo Dreyfus riuscì ad ottenere, dai partiti estremisti francesi, che buona parte dei trasporti marittimi per la Spagna repubblicana fo!l.se affidata a questa Compagnia. A Gdynia, in Polonia, affluivano, per esservi imbarcate, tutte le forniture cecoslovacche. La Società cBanderu, cos1itui1à da ebrei polacchi e olandesi, dirigeva questo traffico. Ui:1piccolo oon~rto milittne in osior• di AttlH, in .Wta a Madrid, durante l'oppreaione dei roui e: La causa della libertà !lpagnola è la causa della libertà ebraica> dicliiarava intanto pubblicamente a New York il figlio del rabbino WillC (cfr. Washinium l'ost del 31 mag• gio 1938); ma in che cosa dove.55e consistere tale libertà ebraica lo abbiamo appreso da1la seguente let• tera, tro,•ata a Barcellona, fra le carie di Negrin, nel suo lussuoso appartamento al n. 82 del Pasco de Gracia: Amboscicito di Spcigno · Il Se9re~01foc,r~nerole I. V./AR Ofl,etto: Offerta lollci dolio Oì!to Upchity • Gu1wir1h, di Amber••• per l'm;,qui. ato di 9\oielli e pktre P,HiOM. Eccellentissimo signore. t signori l.ouviéhe e We!I ,Goudchaux si sono presentati a questa Ambasciata con una lettera del sig. l.onguet, per ottenere precise informazioni in merito ad un'offerta avanzata dalla Dftla Cipchily e Gutwirth per l'acquisto dal Governo della Repubblica dì una parte del ·1eeoro arti9tico, particolarmente dei gioielli e delle pietre preziose che, secondo le affermazioni di quelli che ne hanno parlato alla suddetta Dilla, n Governo è disposto a vendere. I slgnon Louviche e Weil Coudchaux rappresentano un Importante gruppo bel• ga, Hnam:iato dalla Bonea cO. .Amsterdam per un capitale di 2 miliardi di franchi (2.00Cl.000.000 lr.) e, qualora l'offerta foa.ao accolta, :sono diaposii a recarsi a Barcellona. L'Ambasciatore di Spagna Marotllino Paacua All'Eccol.mo Minialro delle Finanze BARCEU.ONA Inutile aggiungere che trattasi di ditte ebraiche. La libertà che stava tanto a cuore al figlio del rabbino Wisc cd ai &UOi corre• ligionari di ogni paese era perciò quella di trafficare in gioielli e oggetti preziosi rubati nelle Chiese e nei Musei di Spagna o strappati con la violenza a povere vittime innocenti ... era la libertà di torh.lrare migliaia di spagnoli nelle orribili celle costruite a Bar«llona dalla Ceka, su pro• getto dell'ebreo Alfonso Lorenz, detto l'c: architetto della morte lenta> ... era la · libertà di precipitare l'Europa ed il mondo intero nella rovina e realizzare. ad un tempo, le proprie vendette ed i più turpi guadagni. CARLO ALBERTO CREMONJNI

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