« Quando mai ini Italia si vide una unità morale più profonda? Forse quando i'Italia era divisa fra dieci rissanti partiti e alcune più o meno internazionali massonerie? Quando mai, in Italia, si vide un Regime cosl ansioso, C'Ornar il nostro, delle sorti del popolo? Io vorrei invitarvi a diffidare di coloro che parlano un linguaggio troppo involuto ed ermetiC'O,dì colofq che hanno delle sintomatiche "tolleranze .. in un'epoca di ferro C'Ome l'attuale, che hanno l'aria di scoprire a, ogni istante le più lapalissiane verità. Non vorrei che si trattasse di genta fascista per errore, stanca di questa nostra Italia ordinata e severa, e forse nostalgioo dell'Italia gesticolatrice, chiacchierona, superficiale, carnevalesca che i nostri amici d'oltr'Alpe. restati all'Italia del 1914, sono "d~olati" ohimè, di non trovar più». (Al Gnm Rapporto del fasciamo, 14 Ml· tembre 1929, S. e D., •ol. VUI, pa9in. 128, 129, 143 144). « I medici debbono insistere perchè la vita si svolga in forma più razionale. Ci saranno. allora meno malattie in giro, meno tubercolosi. meno ooncro, un minor numero di indebolimenti che sono i risultati di una vita che, essendo diventata, nel ciclo dell'attuale civiltà contemporanea, estremamente più movimentata e dinamica, ha bisogno di compensi di altro natùra, altrimenti. non \iene. Tutto quello che voi farete nel vostro oompo per abituare gli italiani al moto, all'aria libero, alla ginnastica ed anche allo sport, sarà ottimo non solo dal punto di vista fisico, ma dal punto di vista morale, perchè gli uomini che sono forti, ~no anche sagg~ e sono indotti a ?lon mai abusare delle loro forze C'Omelo seno invece i deboli, i vinti, quelli che qualche volta hanno la crudeltà della loro debolezza >. e·· In.cono ai me,did ", 28 gennaio 1932. s. e D.• YOI. VlD. pa99. 21, 22). « La preparazione della nostra gioventù è fatta per ringagliardire la razza e darle le attitudini al " self control " al senso di responsabilità e di disciplina>. (Meu;a,ggio al popolo americano, 1 giu• gno 1931, s. e D.• •ol. vn. pa9. 278). · « La pace con onore e con giu· stizia è la pace romana, quella che dominò nei secoli dell'Impero. di cui vedete qui attorno le formidabili vestigia. Pace conforme al carotiere e al temperamento della nostra razza latina e mediterranea, che voglio esaltare dinanzi. a voi, perchè è la rozza che ha dato al mondo, fra i mille altri, Cesare, Dante, Michelangelo, Napoleone. Razza cmtica e forte di creatori e di costruttori, determinata ed universale ad un tempo, che ha do1o tre volte nei secoli e darà cmcora le parole che il mondo inquieto e con:fuso attende». (Atte Comi~ Nere fiorentine, 23 ottobre 1933, S. e D.• YOI. vm. pa9. 250). . .. « Chi vi ha visto sfilare ha avu · ta la profonda e quasi plastica impressione della nuova razza che il Fascismo sta virilmente foggiando e temprando per ogni competizione >. (Agli Atleti d'Italia, 28 ottobre 1934. S. • D., YOI. IX, pag. 141). -·· « Mai come in questa epoca storica il popolo italiano ha rivelato le qualità del suo spirito e la potenza del suo carattere. Ed è contro questo popolo al quale l'umanità deve talune delle sue più grandi conquiste ed è contro questo popolo di poeti, di artisti, di santi, di navigatori, di trasmigratori, è contro questo popolo che si osa parlare di sanzioni». (D diKor.o della mobilitcn.ioa., 2. otto• bre 1935, s. • D.• YOI,DC.• pa9. 220).
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