La Difesa della Razza - anno II - n. 18 - 20 luglio 1939

l'ìmpresa di uno sbarco ne:. l'i~la. Non erano soldataglie, ma truppe regolari. capita· nate dal Duca d'Harcourt. H Duca d'J-larcourt cou la sua brava truppa sbarcò nella c o I t a occidentale, alla spiaggia d'Oristano, l'antico baluardo sardo d'Arborea, e saccheggiò atrocemente la città difesa da guarnigione spagnola che oppose debole resistenza. Lusingato dal primo faci:e successo il capitano francese pa:r.sava oltre col tentati,·o di spingersi nell'interno per consolidare la conquista. '.\la ne diedero l'annuncio i baroni sardi. La ,,oce della occupazione francese corse è si propagò nelle valli, fra le gole dei monti. e come impe• tuose le acque del Tirso, cosi gli uomini delle montagne si riversarono armati alla pians di Ori.stano. Nella città si erano costi• tuili corpi ,·olontari di can• nonieri che si addestravano in esercizi quotidiani, i proprietari domandavano che lo stesso Governo avesse fissalo l'entità del loro contributo, tutti i gardi offrivano il loro braccio, canti popolari a,evano propagato l'inquietudine e la minaccia. i pellih barbaricini scendevano dalle montagne con i ,oro ca,•alli e le provviste, armati di fu. cile, e nel corpo la forza di bastare ul.o per cinquanla francesi. Inutilmente la Aotta bombardava la città, che rispon• deva vivacemente e non da,a segni di stanchezza, nè un rrancese osava sbarcaf\•i. Intanto nella spiaggia di Quartu, punla di fianco 11ulla c111à, i francesi sbarcarono nella notte, prima un mi• gliaio e poi altri, circa 4 mila, e si divisero in due CO· lonne. I sardi a,·e,·aoo arretrato. si erano divisi in nuclei, pie• coli gruppi erano appiattati fra le siepi. Que!li sar-di au• dacis.simi divisero e speueti..,..;.._,J tarono le colonne dei fran• Eppure la regione era &allo l'alto dominio spagnoio. t: quindi ai sardi avrebbe po• Iulo non interessare il cambio della guardia! Ma verso gli spagnoli i sardi "non sentivano av,·ersione; ,·et$0 i fran• cesi sì, perchè li com~idera• ,·ano alleati Jei corsari. Lo storico Giuseppe !\tanno ci riferisce anzi epi!KJ!dimera, Ì· ,8'.liosi di questa sponta1H•a corsa alle armi degli abitan• ti, come ordinati si strinsero f,A :tlAI, A tJO l' A T A CèSi, I i circondarono, I i co-- strmsero al combanimento, e aiutati dallo scompiglio e dalla fuga alla qua:alesi erano abbandonati, ne fecero La 9allina Iran~ ooya; ma, i.nquinata com'i la muc da.I meticciato fi•ico • •pirituale, dalle 110Ya fo:uii, 1;:apolia'3 ebrei, mO-NOni <!I comun~ti (oaricolura appor~ sullo • Sturrr.or, d1 !forimbergaJ intorno ai 'loro capi, e attac• carono con lanto impeto lra,•olgente le truppe francesi, che -.ta,·olta mostravano bravura e resistenza. obbligandole tut• lavia a ripiegare ,·eno il mare. Il Duca d'Harcourt. battuto e econsolato do,·ette abbandonare l'impresa e ripartirsene; da allora, fino all'cpoe.1 napoleonica, non !li <videro più francesi sulla costa &arda. 1 guerrieri sardi ritornarono alla quiete dei loro foco1ari, a ,i,·ett faticosamente coltivando le aride terre. Ma l'unità spi• rituale del popolo non sarà spez:r:.ataanche se nel lungo periodo di pace riprenderanno gli abituali odi e rancori, anche quando Donna Lucia Delitala, crudele !lma:r:zonesenza <lebolu:te femminili. fucile a tracol:a e capelli al ,·ento. correrà di paese in pane a far le sue ,,endette &e!°i;1a!.dosgomento e indignazione. Ecco la Aotta francese comandata dall'ammiraglio Truquet all'attacco di Cagliari nel febbraio 1793. Le n8\'i sono M:hierate tra il golfo di Cagliari e il golfo di Quartu; M::hieramento in forze e di intimidimento, perchè mentre si bombarderà la città per dei giorni, la ciurma di 4 mila uomini sbarcherà sulla :'piaggia di Quartu rper prendere di fianco la città. ~1a gli animi dei sardi sono preparati. A,·e,·ano M:ntito par• lare della rivoluzione france!lt e a,·evano pro,•ato anersionr e disgusto di quegli ec«tSi; da qualche mese il naviglio fran• cec.e!<pina nelle coste dell'isola il punto di 4arco. e nel papolo na ,orto spontaneo iì bisog,;o di prepararsi alla dife5a. IO strage. Il 26 dello ste1so mese la flotta repubblicana con a bordo i suoi po,eri resti. ri,·olgeva le vele ,·erso il largo e ripara,•a nel golfo di Palmas. dove il gallo ammiraglio Truquet lanciava ai sardi un inutìle proclama che non produsse alcun effetto. Cosi miseramente si chiude,,a l'ultima spedizione della Repubblica francese in Sard~g~•·• I sardi che nella ,·ila interna erano abituati a coltivare ran• cori e ,·endette. tulle le volte che si è 1>resentata la minaccia d'invuione francese hanno sentito come un fascino la voce dell'aèdo che li chiaman1 a raccolta, e cavalcando fra burroni e sterpi si sono precipitati sulle città minacciate, come sei• ,·aggi a ricacciare il nemico: selvaggio il braccio e il grido di guerra, ma nobile il cuore che li arma,•a a difendere la propria terra e respingere l'abbraccio dei francesi che per essi avevano nome cl'intemperanti e volgari. Qua.si stranamrnte singolare quest'av,·er!.ione dei sardi, nella luminosa storia guerriera dell'isola, vergine nell'immunità dai fran~i, e che trova la sua ragione nell'anre creduto al valore della propria razza ripudiando uomini e idee che a\'C$SCrO germi rivoluzionari o di pretesa fratellanza uni,·ersale. Oif&denu armata contro i francesi e contro gli ebrei: la valorosa e guerriera nobiltà sarda e la numero.sis6ima .&ehiera di palriotti non contane) un ebreo. Spirito $6mplice e con~n·atore queJ;o dei sardi: sono con.. lt-nli ddla loro romanità .sabauda e la difendono. PAOLO RUBIU

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