La Difesa della Razza - anno II - n. 18 - 20 luglio 1939

I( 11 und antica traduzione del Talmud. et.lita \.Crso il 1698 presso Joh. Hcrbadt a Lip~ia, $i trovano i ~gucnti brani. anti-romani. i quali certamente non 1na11cano di chiarena: CAPITOLO XVII. PAC. l06-108: Come il Me"ia desli Ebrei si compork• rà con i Cri$tiani e Pasa,U. Che i Romani e Roma .siano tenuti l>f'• edomiti lo ,,ediamo dal libro di ,·iaggi del rabbino Beniamino. come 1>ure del rabbino Salomone. Quale sarà poi il destino di que<11a ciuà (RomaJ lo ,·ediamo dal libro del rabbino Bechai, che così !!-crvi e: e Una grande nu,ola per sci 111e$i <1ant ,u Homa, e causerà che tutto clie è di Roma, uomini, bestiame, argento e oro. frullo e frumento, come qual:,ia:li minerale, dhenterà cattivo e pnsimo >. (Bechai I 17 Cap. e fol. S3J. E un altro scrisse: e Tutte le tribolationi che Dio mandò agti egi1.ii le manderà 3nche sopra gli e<Jomiti > (romaniJ. Ed il rabbino Abba scri,e: e Nell'Egi1to regnu•a nebbia ed oscurità, ma nella &rande città di Roma regnerà il vuoto e il deserto» (Bechai fol. 46). Non è dunque da oggi che il giudeo medita la distruzione <li Roma, rea di aver dibtrutto il regno ebraico. come pure è evidente che dai tempi più remoti la Si. nagoga insegna al popolo ebraico, che ~ lia il diritto di dominare il mondo. G;ustamen1e Osman•Be). nel suo ,olumelto: Gli ebrei alla conquista del mon• do. stampato nel 1880, osserva a pagi• 113 23: e La conquista dell3 Giudea faua dai Romani ebbe per effcuo di darf' un impul:lO decisivo all'agg1tSSione cO:lmO• IG R polita Jeili ebrei. d1t: ima:.ero allora le provincie orientali ed occidentali dell'impero. Perciò la polilica romana s'ingannò di gro:l:lO,quando diresse le proprie armi contro un punto la cui dlStrui:ione non oHendeu in alcun modo la polenui israelita. Si<'COme sii 1tbrei at.'t'LUJW cambialo ur, punto per un. principi-O che CO· s1Uui w la Wro base, era questo principio che i Romani avrebbero .dovuto cercar di ,distruggere. E ciò che Tito fece, di- .struuendo Gerwalemme, non fu ult,o che rot.~soiare il .solo oswcolo il quole po• lct.'O ancora i.mpedire agli ebrei di ge11ars1 audactme,11e sulle oltre ra:::e. Da quel• l'i.,tante, quel popolo dh-enne per sem• pre sordo alla parola di patria ed alle tradizioni mosaiche. e fii mise all'opera pu rompiere la conquista del mondo col principio dell'Ultertue >. Vediamo così ar1che nel Medio E,o e nel Hina!'lcimento. epoca in cui glì Stati Italiani erano riochi e pr09peri, Venezia, Geno,·a. Firenu:, invasf' dal(li ebrei. A Qtnng.ltnbtplJ &IJ.4& . ... 1,11"' an 'J W. ar« St., aear Centrai Park Weet SABBA TH SERVICES Frt. 1:\'8,, 1:30 Sa&. Mora., 11:11 Tanusow, SIIJadQ. Oc&. _., u lt:fil RAIBI NEWMAN WUI Pnaellon "CAIIA'GOOD W Alt' STOPHITLEi r, Nat Bunday: Kaurlce Schwarts cii . '"'.l'bree· CIU-." 2'1W hl>Ho l• l•oitd n rabbino Newm<n1n predic:b•rà. •ul temo: PUO' UNA - BUONA GUERRA" FERMARE HITLER? Con qu .. 10 •loquent., bi9li•tto d'inYito i giudei di una città. d.-vli Stati Unih sono eon•oeati in Sinagoga DEI A uulla scn irono restrir:io11i e re8vlame111i ~peeiali, come vediamo a Fire112e doH.' gli ebrei arrivarono nel 1430, e furono nel 1439 contenuti al massimo di 70. ai quali si concesse nel 1471 d'aprire dur banchi di prestito. E già nel 1195 i pr~li• ti a,·evano fruttalo ai giudei un utile ,di Jl mìlU:mi di /Wrini. d'oro. Sicchè il popolo dissanguato cominciò a tumultuare. minacciare strage, e la Signoria emanò un bando che cacciò da Fìrentt e d3 i contado gli ebrei. I quali riapJ_>anero a Livorno, dove i primi giudei erano arri• voti verso il 1600, fondando una Sina· goga nel 1603, e dove vel'80 il 1700 era• 1w circa 8000, dediti al eommercio della seta. lana, e.apone, corallo, e all'f"diziouedi libri ebraici. L'importanza -di Livorno, punto di par. lenza dell'infiltrazione degli ebrei nelle società segrete patriottiche italiane, fu ~iit S('gnalata, con un artico:o di questa ri, ,. sia. fascicoJo del 20 no\·embre. pagine 21-23. Si J)arlò allora dell'auività politica del Piccolo Tigre e particolarmente del Nubiw, che inviò nel 1822 un'importante relazione della f!Ua attività in Roma, al giudeo Klauss, pruMiano, la quale, come ,; può verificare dal libro: l'Et,lùc Ro• maine tn Jcu::e d la Révolution, pag 131. termina CO!Ì: e Bene spesso ci avete dello di \'enirci in aiuto, quando il vuoto ~i fosse fatto sentire nel portafogli. Qu(>• sfora è adesso giunta a Roma>. Altre prove ei pos.sono trovare nei re• ti.!itri della Prefeltura di Livorno, special, mente quelli spettanti all'Auditoria10 di Buon Go\·emo, posteriori al 1814. ciot' i registri che ,•anno dal n. Il al XXV. clw oggi sono nell'Archivio storico cittadino livorne!oe. C'erano allora a Lh•orno due ttnlri tli riunioni segrete. uno dal liquorista Gfo~.11 in via del Giardino (rapporto del Bargello 8-12-1814) e l'altro presso cerio Ga- "Pero 'ferraz.zi, il primo più legalo ai na• poleonisti, il secondo specialmente alk ..ètte carbonare. In un resoconto dell'auditor Serafini. il 22 maggio 1815. risulta eh<' furono

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