La Difesa della Razza - anno II - n. 18 - 20 luglio 1939

disciplina ebraica già l'analisi ddl'anima ha i tratti di un'analisi del delinquente. Al principio sta il delitto - può esserne la parola d'ordine. Il parricidio 'o l'incesto con la madre sarebbero le dm~ ione motrici fondamentali della vita psichica e tutto lo s\·iluppo \\ella persona altro non sarebbe che un elaborare in modo vario tali nobili tcndem:e. Già ad un'età di tre o quaur'am11, come C 11010,secondo la psicanalisi il bambino - ogni bambino - sa• rebbe 11mamora10 sessualmente della madre e odierebbe il padre come Mio ri\alc. L'idt'a del parrirìdio dominerebbe la sua anima infa111ik, tanto da temere di esser scoperto e c,·irato per castigo tlal p.'l<lrc.Questo è il famoso « complesso (li &tipo> che ha per -conseguenza immediata il ccom1)lessodell'e\•irazionc:t. Le bambine della stessa età hanno in\'eCc da combattere col « complesso di Elettra>. Al timore di esst:r evirato, nutrito dal bambino incestuoso. qui fa riscontro e 11t:omplesso d"invidia per l'organo masdiik:. (l'cnisnrid) che, secondo queste teorie «scientifiche>, può essere causa di gravi delitti perfino in una età sr-nile. Per arricchire con un altro tratto questo delicato idillio di e complessi:. da famiglia modello, Freud ha s,·ilupp.ato nel 1924 nel modo seguente le vedute suaccennate: « 11 complesso di Edipo offrì al bambino due possibilità di soddisfac.imcnto, una atti,·a e l'altra passi,·a, e ci~: sostituirsi al padre per aver con la madrt' gli stessi rapporti sessuali - con il che presro il padre ,·icn considerato come un ostacolo; O\'\'ero identificarsi alla madre per lasciarsi amare dal padre, tanto da render superflua la madre>. Col che l'incesto va a lasciare uno spazio hbcro alla stessa 1»edcristia. Circa la teoria del delitto che da tali vedute procede, il Freud riconduce in via gencralt:, il deliuo a dei com1>k-ssidi Edipo mal digeriti. Talì complessi portano con sè un senso indefinito e intollerabile di colpa (a\'ente, peraltro, nessuna relazione con una coscien:r:a morak, derivando im•cce da speciali ata,•ismi). L'n tale sentimento preesistente di colpa conduce più 1ardi gli mfolici al delitto, di nuovo, per una spet:ic di cono circuito che e scarica :t la tensione, ogni volta che non si .riesce a tro\'ar la ,·ia ad una solu:r:ione « interna , ofTena da 11pi ,•ari di nevrosi. La nevrosi e la delinquenza, sono dunque fenomeni equivalenti, entrambi in egual misura meccanici e determinati dall'inconscio. sulla base di complc.:ssi formativi e stabilitisi fin dalla prima mfan:r:ia e quindi fuor da ogni intcn·ento della ~rsonalità. Ma il lato più stupdacente di questa teoria sta nt'I fatto, che il delitto rappresenta una soluzione. epperò è voluto, unicamente perchè dà. modo al delinquente di ottenere un castigo, destinato a liberarlo dal senlimcnto di colpa in lui preesistt:nte e pri"o di qualsiasi causa positiva. La sanzione penale, il castigo. lungi dal prevenire l'atto delittuoso. è pro1nio quel che eccita il delinquente a tale ano. Il capo\·olgim('nto di ogni dato del buon senso non porrebbe esser più completo: il castigo non è la conseguenza del dclino, ma \'icc,•ersa, il delitto è eonsc-guenza del cast:go; il sentimento di colpa non è la conseguenza del delitto, ma il delitto è una conseguenza d1 un preesistente sentimento di colpa. Questa è la e scoperta> della scienza 1>sicanalìtica, la lar\'ata istanza contro il diritto SOHano dello Stato a punire è però abbastanza chiara: la sanzione penale 11011 fa che andar incontro al bisogno di essere punito del deliuquente tormentato dai suoi complcs,i. Al>olendo il castigo, il delim1uen1e sarebbe costretto a sparirc.: come tale e a 1rasformarsi, in un modo o nell'altro, in un nenolico inoffensi\·O. e Con .una tale elcganlt: conclusione - commenta 11M1korey - la psicanalisi strappa in moclo origi• nalissimo la s1>adadalla mano della giustizia. li castigo è ingiusto, irragionc,·olc e nOCÌ\'O: q11od erat dcmoJ1slrondu111 >. Da tutto ciò risulla ad ognuno chiara la tendenza ehc si cela in que.ste varie forme ebraiche di far e la scienza, ad uso del goim; è e\'idente infath che accettare simili e verità> altro non significa che propiziare il più pernicioso disfattismo s1>irituale e morale e, con pretesti \'ari. narcotizzare la sensibilità etica e gmridica fino ad una incapacità quasi completa di reazione. Ma, come dice,•amo, di queste e perk > gli Ebrei fanno generosamenu• dono al non Ebreo; per se stessi essi riservano umilmente 1 resti di quelle ,·«Iute tradizionali barbare che, per puro amor del prossimo, negli altri \'Orrebbcro veder superate da vedute scientifiche. e piene di umana comprensione, Basta a\'ere infaui una qualche familiarità con lo srilc del Kuhal, delle comunità cbraich! anche nelle loro forme pili esteriori e accessibili, per rendersi conto del punto. in cui il rigorismo e il crudo positi• ,·ismo giuridico dell'amica Legge vi siano ancor oggi mantenute. Chi vuol esser prudt'ntc fino all'ultimo, può ricondurre a cause ,·arie, accidentali e storiche e a du:= strati diversi dt:ll'Ebraismo questa « doppia \'crità >; ma se egli non ,·uole anche esser incosciente fino all'ultimo, bisogna bene che da un dato di fatto posi1h•o e incontestabile tragga le necessarie conseguenze: può. se vuole, evitare l'ipotesi estremistica dì una assoluta unità di piano o di cospirazione e di una piena consapevole:r::r:adi ess:. in tulti quegli elementi, cui è lasciata la sua rcali:r::r:azione.Tmta\'ia egli do\lrà pur corw:edcre, che le cost', attraYerso le imper• scrutabili ,·it: della J>"OY\•i<lenzdai uno Jehova non dimentico dell'antico impegno e- dell'antica promessa fatta ;il e popolo eletto». ,·anno a re;iliu:;i.re di fatto una singolare concordanza Giudeo arrHtoto a Ber~. duroni• repurazione operata dal no:11ional.o-clalilmo d1 eJ.:mc1111fa,·oro.)voli: il la,·oro degli uni va a spianare le vie agli altri, la diffusione di dottrine ebraiche corrosive. intese- a disossare gli orgamsnu sociali non ebraici fonna l'ambiente, cht: l'esecutore cosciente di 1111 piano più potrebbe desiderare affinchè 11nucleo, che im·e-ce professa e l'altra verità:., possa facilmente giungere ad una reale egemonia. Da parte s11a,il ~likorcy non esita a riconoscere nella stori:. poht1ca della psicologia ebraica del delitto un episodio preciso di quella lotta drammatica fra il gruppo delle forze bolsccvicochraichc e di quelle nazionali, che starebbe a dar al secolo nostro la sua fi(.ionomia. I mu1amcnti, le metamorfosi pre~ntate dalle formulazioni della dottrina in parola starebbero in relazione con congiunture- corrispondenti, prontamente individuate da 1111 si• euro istimo di razza, da coloro che, per così dire, fan da stat,) maggiore al fronte della sov,•crsione mondiale. Comunque stiano le cose, togliert' la maschera « scientifica> a simili teorie e riconoscerne chiara.mente l'influenza ddeteri:i. è un compito imprescindibile per le forze della ricostruzione; europea. J. EVOLA

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