La Difesa della Razza - anno II - n. 18 - 20 luglio 1939

... .. ,._/ ,- ...,," ,,. - ~,,/ Capo arabo <Mli' Africa .. «-trional• 28 Nella V Surata al 16• ,eDetto è dello: e E, mentre essi hanno violato il loro patto. Noi Ji abbiamo maledetti e Noi abbiamo induriti i loro cuori. Essi hanno 11lornato dal loro eemo le parole. Non c::etlNredi cercare e di conos«re la loro pc:rridia: ,i sono pochi che fanno e«eiione >; al ,·ersetto 40": e In quanto a coloro, che sono inredeli, .se tutto quello che sia sulla terra f09$e loro ed altrettanto ancora. e che con ciò es.si offrissero un riscatto 'J>Cf il castigo del giorno della resur• rezione, ~ non potrebbe .es.sere accettato da parte loro; ad essi (è risen·ato) un castigo doloroso :t; al n~rsetto 4i-: e Essi vorranno uscire tlal fuoco, ma essi non ne usciranno imperciocc.hè ad e&Si (è riservato) un cas1igo eterno>; e al veneno 45• e ... CMi cambiano le parole dal loro posto >. Quette parole si rifer-i9eono al versetto sedi«simo nel quale il Prorrta accusa i giudei di a,·er aherato jl &enso delle loro &crillure (Antico Testamento) annunzianti la ,·enuta di Maometto. Più avanti M:mpre \allo ste950 versetto è detto: e Per e.s.si la ,·ergogna in questo mondo, per essi nell'altrc, mondo un terribile castigo :t; al ,·ersetto 6r: e Tu ,•edrai che molti fra essi rivalizzano d'ardore nel pec· calo e nell'inimicizia :t; al 69" versetto: e I giudei dicono: e La mano di Dio è incatenata>. Che le loro mani &iano incatenate e che es.si siano .maledetti per ciò che es.si dicono!... essi percorreranno la terra per (spandervi) la corruzione e accenderanno il (uoco della guerra>; all"87 ,·ersetlo è detto: e Quei figliuoli d'Israele sono stati maledetti nella lingua d'Isaia e di Gesù, -il figlio di .Maria. Questo è perchè esei $Ono stati ribelli e malevoli: essi non ,•olenno rinunciare ai torti che facevano. Questo è il male che compiono». Più avanti al ,·erso ss· è riferito: I e Tu troverai certamente che i più forti uomini in inimici• z.ia di coloro che credono (i Musulmani) sono i giudei ed i pagani». Bisogna dunque, dopo questa brevis.,ima eeposizione, e ancht> tenendo presente gli ultimi avvenimenti di Palestina convincersi dell'abiHO che separa i musulmani d98li ebrei e riconO!la're l'esistenza ,di t0n ranismo islamico e dichiararsi ipronti a rispettarlo. Per il nostro paese l'impoetazione del problema di rana è una poeizione presa contro va:ste infiltrazioni e ipericoli poten• ziali che domani potrebbero diventare efrettivi e gravissimi. Della presenza degli ebrei, non solo in ogni ramo delle attività .speculative, bia nei gangli vitali della nazione, bi!IOgnaper forza tener conto, proVl·edendo a 1impedirla se si \'uole l'indipendenza e il potenziamento della Nazione. Ma J>O"Ìamo noi lamentare una situazione simile o pre,·edere eimili agguati da parte dei JedeH 'dell'Islam? Gli islamici non varcano che raramente i confini del loro continente. Nelle nostre colonie i sudditi musulmani non si cimen1ano quMi mai negli stessi campi di attività idei n<>&trcionnazionali. f.Ni disbrigano normalmente il commercio indigeno in concorrenza con gli ebrei. Il loro conservatorismo religioso, il rifiuto di .me8Colarsi a que1li che non profeM&no la loro fede ce li rendono alleati nella lotta contro il meticciato. ln conclueione: dal razzismo islamico noi non abbiamo nulla da temere e lo spirito islamico è sufficientemente preparato ,dalla sua tradizione e dalla sua 'mtoria a comprmdere la n011trapresa di posizione nei riguardi degJi ebrei. PASCAL PASCAIJ

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