.JRlA.Clì,JllUJD) A\11 CCA lii!!, PRIMATO M . GJ[f)JBUEJR'Jrl a~lrauo, ai Jmi d'un ,asto prO(l:dto f!'.ÌU· Jaico. Voi pen,a1e dice\« il d'Eicl1"!11al che Roma abbia a:-,orbito e ohttpa.s- ..a.10 in 'lè l'o~r• dei Greci e degli tl:1tti. e lo 11011 lo credo. Le metà oricn1ale del mondo eenlirà sem1ue che t"'-"-& de\e la sua iniziuione. non a Roma, ma alla Grecia ... e l'una e l'altra metà del mondo -.cntiranno ~mpre che a_~ de,ono l'ìn- ~namt'nto e ia fondazione dell"unità umana non all'Italia. o alla Grecia. ma alla Palestina>. Co"'ì il bra,o giudro, che:-11ieu fatto cattolico, mette,a •uhilo da parte <1uello che citi cattolicesimo ~ cerallc-ri,ttca precipua: la Romanità! Il si~nor d'Eich• i:-thal mo,i.trava, ci~. non pure d'~rt' in m1ola fede, ma di non a,er letto un solo rigo C:el Primau, giobf-rtiano, lui cl1e pretende,·a di ri,·olgtr!i proprio al Ciol~rti e -li raddriuarJli le idtt! Comunque. il colpo era l~n dirello: il fi~lio d"l!.raelc :i,cnli\·a che la \era, la d•~"ica. la ,torica nemica del suo popolo, era Roma e d1e bh,ognau dcpreuarne :'op~- ra. Perciò era opportuno architetta~ un piano nel quale ali~ latinità, e a Homa. fosse a~gnato sohanlo un mod~o cantuccio, alle dipmdcnic per giunta di una qualche intcmuionalc giudaica. D'Eichslhal &\e,a !anta cultura e tanto spirito di ptnetrazione '-lorica, quanlo può a,eroc uno &eioceo in mala (Nit'. Egli rimasticava i ~oliti luotc"hi comuni. co~ ad o;. quello del •upJ>O!IIO pro1e1to ùi confedcruione eurOJJCAallribuilo ad fnrico IV, ç ignoraq1; le rca:i co11ditioni l'ambiente delle singole nuioni nel • is. I moti italiani, secondo lui. a\cuno a\u• lo luogo 1-ohanto per dare agio all'imrenilcnte ~ian~mo giudaico di reaJiz.. tare i ~uoi piani. 11 po,cro Gioberti d~ andava dunque cianciando di primato d'Italia e d'ul&cio mondiale di Roma? l.ichsthal propone,·• in,ett una Conf~de• ru.:iont' europea, supcrio~ alla Confed~ raz.io~ itaHana, ani.i latina. p1'CSieduta dal Papa. Quer.ta Confederazione non do, ,c"a dimenticare che cii centro <lel mondo :Uri ~mp~ ~rusalemme> e che Roma. lutl°al più polri ~hanlo ambire aò r~•ere il cenlro del mondo latino, A <'hl' ('o-,,a lendc:\ano le idtt della cricca ,iu• daica ract"nte capo al Crid11 era dunque d1iaro: il tìgnor 0\1\er,trur e il imo cm,, .. ~e.rio d'Eichsthal cen:a~ano inJ1:Cnuamc:11te J"aocaparrarsi rc:minc:nlc uomo politico p1emontNe, il filosofo della no.stra J)RS• l'IOne nazionale:, nella •toha quanto arro,i:antc pttte-.a lii M>\ ral)porrc: il giuda i• t1mo alla latinilà, CeruMlemme a Homa. E" &:<!<&i prol ...bile fhe la lellera dei ro,eri illu,..i romµilata. fohl! dalla sto a 1eodazionedel CrMit, tia rimHla senza riiJ>O"'la. In ltaltll cm troppo da fare::vc-r pc.rder IMnpo dit1ro i profeti in ritardo. l...a ri'lpo-.ta tuttavia. t,e non l'ha sc:rill11 il Giol,c:rti. l"abbiamo l'Critta noi posteri. e: non al d't:ich,thal ~olamc:ntc:, ma • 1.utto il mondo ~iudaico. Roma, e non Geru-.alc:mmc:. fa O{ll(i la MORALEE CIVILE ... GioMrti (da un d11'99no di 8. Madou, nel IMO) 2a
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==