La Difesa della Razza - anno II - n. 18 - 20 luglio 1939

... \\INNOVAMENTO C1'\'1LE D' ITALI! -- UIIGI I '°'11 '(1 ................. .-cu . ~ ........ ~.-• ....... ·" ... lUN~ E' que!!IO il ca:.o - nella sloria del nostro Hisorgimento· - di una cricca giudaica sedicente cattolica che con abile manoHa cercò. nel 18-18. ,d'aggirare \'inctnzo Gioberti allora all'apice della !!-UB celebrità politica. Le tracce di questa manoHa si consen ano nel carteggio gìoN'rtiano e costituiscono un documento del più alto intere;:st p•icologico per quan10 concerne la loua razziale. Si traila del signor G. d'Eicfo,thal cuhorc (a suo di,el d'etnologia e lingui.,tica. il quale 1,;011 grande ~icumera si rholge a Gioberti e non solo pretende d'indicargli lacune ed errori delle sue dottrine, ma cerca addirittura d'auirarlo nell'orbita d'una mirabolante e\entuale riforma del mondo europeo. La lettera -del "ignor d'Eichsthal 11i tro,a nel voi. VI delle /.,enere tli illustri !1.lmnieri a Vinttn::-0 Ciobnti edite a cura del R. btilulo per la Storia del R~orgin,f'uto haliano (Roma 1938-XVII e laM'ia inlrinedere tutto un retroscena del ____________ quale pur1ro1>po non po~iamo altri - dati. D'Eich.sthal. oltre a un etnologo. era JP~ol1t1are degli sforzi di un popolo. c-he per il suo riconOM:imento ed affer mazione politica a,e,a dato tutto se ste-.~o, può senza dubbio cs~re consideralo un lentati,o sonilmente diplomatico, ma è sopranuno un tentatho di eatti\'o f!U"'to.t"he rende pensosi del come certe tendenze raniali non !li smenliscano mai, nemmeno di fronte alla più e\ idente •t•:iltà. un puhhlic~ta: la ll,ua occupa1.io11epiù im1>ortanteJo,e,·a es:-.erquella di metter <iudei 11rogct1idi colorito ~ianico. Jj. ~ro.ceiulo e riracendo a suo modo la carta politica d'Europa. Con ogni probabilità non era estraneo alla tenebrosa organii1,a1,ione delle selle politiche e crede,a che i moti del '-18 fos.<iero~oppiati 1>er ren• · -.ler f)O"'"'ihilel'attuazione delle sue bizznrre idee. Stnmo a dirsi. il signor J'Eich-.thal puhhlica\a i suoi studi sopra un giornale. il Crédir, ehe dal titolo '-t'm• Rifug!io di Vinc♦n:10 Giob♦rti durante l'♦-ilio, doY♦ SC'r)N♦ il •·Primato•• CO# VJlNCJENZCO brerehbe piuttosto un periodico bancario. che non un giornale sociologico-economico. Ma non è improbabile cl1e il forbo ebrw fa~e un sol tutto tra la banca e la polilica, il messianismo e la sf}ttulazione finanziaria. Certo è che nella citala lettera al Gioberti. l'etnologo proget• 1i~1a dichiara d'A\'er pubblicato più di ot1 articolo in quel giornale e chiama ent'ahro suo amico il signor Du,·er!!:rur d1ret1ore del medesimo. La !licumera ron la quale egli si rivolge poi al Giobtrti è tale. da lasciar sospettare che dietro ·e sue !lpalle vi fossero puntelli non indif- !erenti. Anzi, tutto cospira a rar na~re J' idea che il signor d'Eichsthal nient'altu, rappre!!entasse. se non la lon&a manu.s dello stesso giornale il Crédil. che cer e;ava d'accaparrarsi l'importante uomo politìco italiano. per trasformarlo nel -doc'.le slrumento d'una cricca giudaica. e Voi siete eallolieo e italiano - serh,e- \'D d'Eichsthal. facendo uso d'una di~tintione che vale un 1esoro - ìo M>no cattolico e israelita. Non ho mai potuto din•enlicare gli insegnamenti che ho rica- \llli dalla rede della mia giovinezza>. Un caltolico, dunque. "condi.zionato ''; t'. quello che è più interes:>ante, un •· cattolico ebreo", perchè l'etno:ogo e sociologo d'Eichsthal sa. appunto, che l'ebraismo non è solo una religione. ma una razza. Egli è dunque di religione cattolica e di razza giudaica, come il Gioberti è canolico e di razza italiana. Ma rilevata quf'Sla distinzione. che anche noi accettiamo, bisogna osservare poi una cosa: che il furbo giudeo credeva -di !IOrpreudere la buona rede del Gioberti propinandogli la distinzione in parola a !I.Olo e$ciuJiuo proprio L'(Ulla&&io-Sulla base delle differenze razziali era possibile, cioè. portare nel Cattolicesimo (secondo il signor d'EtChsthal) tutto il bagaglio dei convincimenti giudaici. Ed era logico: la cricca del Crédil proponeva al fil~fo piemontese un piano d'organizzazione mondiale veramente singolare. Wa si appropriava le idee giobertiane, senta tener affallo conto dell'ambiente storieo in cui erano nale. e le rimanipolava in

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