- ... 'S ---._.. • .... -- • ~ ~ .... ~ , '. kchg1one? Fede? e:Certe cose.non J,.-mi fanno caldo nè irc<l<lo - confessa il giudeo -. Me ne sto nudo e crudo come nacqui. e credo che sani e foggie si somiglino da per tutto, e passino di moda col ,correre dei tempi>. (7) Tra k prose. del Revere la più interessante, ai nostri fini, è il proemio al volume di versi e Osiride>, ove del problema ebraico l'autore parla esprcs.samente e lungamente, immaginando un dialogo con !Mosè, un Mosè che discende dall'alto suo scranno e non disdegna di disputar di politica come un ebreucolo del ghetto di Varsavia. Varrebbe la pena di riportare per intero il )ungo dialogo; ne citiamo qualche passo, tra i più significath·i: e Non t: bisogno vi di<a - lamenta Mosè - ciò ~he l'età di mezzo fece del povero giudeo. e che cosa egli i{ossc per Roma or fa pochi anni ... Qui lo fecero doventare il ludibrio, lo scherno della ciurmaglia, la vergogna della civiltà, dalla quale le leggi di Santa Madre Chiesa lo ponevano in bando>. Segue una digressione di Storia Sacra: e Tra i nu0\1i e i vecchi ebrei (cioè fra gli tbni t i cristiani) la fu lite domestica. battibecco fra parenti, e di poi guerra scellerata di fratelli nella quale gli op-- pressi, ingagliarditi dalla conversione di altri popoli, si fecero alla loro ,•olla oppressori. Laonde i fedeli alla mia parola (è Afosè clic porlo), i quali non vollero ammettere la edi.tionc del mio libro accresciuta dalla giunta (la ... giu11lti è il Va11gclo) e ammodernata secondo l'andazzo de' tempi E LE NECESSITA' DI NAZIONI BARBARICHE CHE AVEVAKO AD IKTENDERM.I (le na:ioni borbaricl1c sono, ,talural,ncnlc, quelle civilit• :ate do. Ro,11a). que' fedeli, dico, scontarono e scontano ancora la fermezza dc' loro propositi e aspettano. E da mc a t~ se mi vedi seduto qui a far l'indiano, gli è perchè aspcuo anch'io qual• che novità; ma intanto un po' di guadagno s'è fatto•· Il guadagno, spiega subito dopo l'autore, consiste nell'e\'er• sione della ci,·iltà antica per opera del Cristianoimo. Mos! scende 'poi a più umili argomenti e parla dei robivecchi del ghetto di Roma: e Insino a tanto che durerà questo commercio esercitato di tal guisa a Roma, e non verrà la civile e pr~,,·ida mano dc' nuo,·i tempi a correggerlo. quando gli stracci e le mahtriz1c sgangherate non saranno pii, il solo rctaggm della plebe giudaica, ma sì più feconde industrie ,·erranno a rilevarlo dalla sua miseria, allora soltanto potremo toglierlo a· :moi riceuacoli dove l'han confitto senza alcuna sua colpa, e a suo dispetto, la fame e 11 mal governo de' secoli caduti•· Se 11p.assato è carico di tristi ricordi, il presente è, per l'ebreo. più propitio; anche troppo propizio: e Di presente non v'ha più per l'israelita di"ieto akuno che possa condannarlo aJ silenzio del pensiero e alla prostrazione dell'anima. Jmpcrocchè le dl\'ersc vie che gli stanno innanzi sono tutte schiuse per lni; esso può andare a scuola, entrare nella milizia, reggere pcr6no un Mini• stero. Ke abbiamo senatori, deputati, poco meno o QUASI PIU' DI MINISTRI, E FANKO ALTO E BASSO COME LOR DETTA IL SENNO O LA COSCIENZA. ANZI, ALCUNI DI COSTORO VORREBBERO FAR ESSI TUTTE LE CARTE, E, QUANDO SI TRATTA DI QUATTRIKI, HANNO GRA:S VOCE IN CAPITOLO. Alle Camere fanno udire liberamente la loro parola. che è ascoltata con quell'attento rispetto c.he si conviene alla loro autorità nella cosa pubblica>. Ancor più propi:lio si prucnta il futuro: trauandosi di nn ebreo. la tendcn:la 'TlCssianica non 'J)Oteva non farsi sentire: e La vecchia Solima resterà eternamente consacrata dalla fune• bre ricordanza della loro storia gloriosa; la nuova sorge per essi oramai do,.e il pensiero si leva libero all'infinito, do,1e per questa libertà molti di essi diedero veglie, averi e sangue; qui hanno le 1ombc de' loro maggiori. qui affetti e speranze in quella Gerusalemme pohtica che unirà in legame d'amore tutti i derelitti della terra•· QuHte p.arok furono scriue uel 1879. Pochi :umi prima Bemarnino Crémieux a,•c\'a fondato l'Alleanza lsra.elitica Univer· sale, c.he si riprometteva appunto l'instaurazione di una e Geru· ~~l~~,:l~iic:~e~U~u!~\Oe~:~r;!t~~~t~ei: ,::U:~tOj~~r ~~ liano, a,·e,·a le idee ben chiare e ben definiti i propositi, quando si iratta,-a di lottare per l'internazionalismo giudaico. GIORGIOALMIRANTE 21
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