La Difesa della Razza - anno II - n. 18 - 20 luglio 1939

,toeu 1ne11taziont1' UN "PATRIOTA"EBREO Vi è una gravissima lacuna nelle nostre cognizioni sull'attività degli ebrei in Italia. Per oltre un secolo, dai pri• mi anni dcU'Ottoccnto - dall'emancipazione - a tutto il primo quarto <kl Novecento - al Fascismo - non abbiamo che monche e disorganiche e spesso contrad<littorie notizie, li che significa, per chi consKlcri a fondo il problema. che dclrattività degli ebrei in Italia non Slt..ppiamo effettivamente nMfla; giacchè quel che fecero gli ebrei finchè le mura dei ghetti rimasero in piedi, rivcstc un intercs• se minimo, ai fini di una r('ah~tica valutazione del problema giudaico. nei confronti di quel che fecero o si proposero di fare quando l'emancipazione permise loro di entrare nella nostra società, di impadronirsi di molte leve di comando, di irre• tire gli affari, di spargere il mal seme delle loro dottrine. La nostra ignoranza al riguardo non dipende soltanto dalla pigrizia dei rict!rcatori e neppure dal fatto - de~lore,•ole fatto - che i nostri studiosi del Risorgime11to non han ritenuto oppor• tuno fermarsi sopra un problema di tanta rilevanza; ma anche dalla confusione che fin dagli inizi è esistita, e si è andata dt mano in mano aggravando, fra il risorgere della prepotenza t'braica in Italia e il Risorgimento d'Italia. Vi fu, tra i due procusi storici, una concomitanza puramente formale, una coincidenza di date, giacchè le strade era[\ diverse, anzi opposte; ma ~~r!~k~i:~:• o 3 1de•;~~b~~f ri!~~~aor~~~~~~:i:1/ c!~~ci~c;::~ri~ tentativo ebraico - quasi sempre riuscito - di avaflare le spe• culazioni d'Israele con la validi!'.sima firma delle aspirazioni nazionali italiane e di gabellare per e patriottismo> quel che in realtà non rispondeva che 11d interessi ebraici, Come recentemente - e cioè prima che e scoppiasse•► secondo l'immaginoso termine u"!iatoall'estero, il razzismo italiano - vi fu taluno che cercò di dimostrar possibile la conciliazione fra giudeo e fascista; così nel secolo scorso parve i,ossibifc conciliare giudeo con patriota; o addirittura si accettò a priori l'ibrido connubio e si parlò di patrioti senz'altro, a qualunque rau:a e confessione appartenessero; qualunque fosse l'Italia da essi va• gheggiata, come se sì fosse trattato di metter su un'llalia pur• chessia, e non questa Italia, degna delle proprie tradizioni e ad esse coerente. Troppi attestati di patriottismo sono stati oonces!!i alla leggera. lJna revisione s'impone e tenteremo di farla. caso per caso; convinti che non soltanto il probleroa ebraico in Italia s.1.rà da essa chiarito. ma che talune complesse questioni relati\'C al nostro 18 k1'orginwnl0 ne ricc,·e ranno nuo,·a e- non mutile luce. :\"on patriota soltamo, ma addiriuura e mac~trO di patriottismo agli 1ta· lia111 d·oggi , fu definito 11 giudeo Giuse1,rc Rcvcrc dalla e Rassegna men. s1lc di lsrnel > (ottobr·• IQ.l]). Xè soltanto IX"lllle <:hraiche s1 atlatiearouo in lode del R~,·ere; eh~ di lm scrissero mira.bilia ti kondani. il Dc Guhcr- ,1atis, il Guerrazzi, tutti iodandone l'acceso l"' tr1ot11smo. Ecco d1111que, a prima \"ÌSta. u11asolcn110 smentita a c,uanto sopra dicc::\'amo circa rinconciliabilità tra giudeo c. patriota. Kon fidiamo• ci. peraltro, delle aJ>Parcnzc; e obbieui,·amcntc cerchiamo di giudicare. Alcuni ottimi elemcmi di giudizio cc li forni sce lo stesso encomio della e Rassegna mensile di lsrad , ; enco11110 non troppo accorto, poichè tende ad esaltar,: oont<."fTlporaneamente. nel Rc\"cn, l'ebreo e l'italiano; e s'ing~rbuglia malellcttamcnte, come dimostra la seguente frase; e Il Reverc portò nel fulto dell;l indipendenza italiana la nota ebraica, la sua psiche spiccatamt'ntc israelita:>, Adunquc, l'indipendenza i1aliaua non fu che il fatto, \•aie a dire l'occasione che alla psiche isrudila del Revere fornì la possibilità di manifestarsi; o, in altri termini, il e 1);ltriota • Revere concepì ebraicamente l'indipendenza italiana, la concepì. cioè, in funzione d'int_c-rcssi_cbraiçi. e Quando si dice - prosegue la Rassegna - che 11 Revere è in alcuni suoi aspetti, l'lleine d'Italia, non si dice una cosa vana,. Il che costituisce una spropositata <'d immeritata lode per il poeta Re\'t'rc, ma costituisce altrcsi un preciso ano d·accusa eontro il patriota, essendo quello di Heine un esempio tutt'..altro che insigne di patriottismo. r. questo punto l'arroganza ebraica prevale; e la Rasscg,ru gioca alla memoria del Revere un pessimo servizio. Occorre dimostrare che la e coscienza ebraica, del preteso patriota e non ebbe mai un attimo di onenebramento >; giacchè i lettori israeliti, dalle precedenti lodi all'italianità dello scomparso potrebbero essere stati tratti in inganno. Ma non temano: lsrael è in grado d1 pro,•are e luminosamente, che Giusq>pe Rcvere era un e ebreo eo1winto •• un e ebreo nell'anima•· E la prova è data dal seNOTE I) Gi\UC'p~ Tordli; Ricordi politici . 2) Nei e N~1i • (18)1) - }) In clPenone c Ombra. -4) In cOsiriJe,. 1 {1879). ,) Prefazt0ne :a e Persone-e Ombte • . 6) Jncrodu:tione •J « Lorenzino • • 7) ,Pttf.t.:t1~ a « Pn<one e Ombre •·

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