questionario ~~ Paolo Zb.rbano d1 Lentm1 (Siracusa) c1 ha scritto. Il loubndo ero possibile 1n Sie1lio quan• do la popola:zi<me ruro.le ero poco nume• '""'· Ora che eUCI è cresc:1uta occone uno tpazio v1lale. L'evoluzione dello masso rurole comi;orta sviluppo lisiOQ creando validi lavoratori e vaJorosi soldati, i quali lormano una ra:u.a !orte perchè ben nutrila e ah- .,.., _.;.... da $eOlimenh sam e morali. ::omporta sviluppo hnanz1ono creando un lor:1 numero d1 contribuenli che incremenl(mo la ricchezza dello alato sia direttamente con le proprie imposte, sia mdìrettamente facendo nsor9ere l'Arti91anoto individuale che, :nentre oggi agonizzo. domani potrà, Jovorondo e produC$ndo, 30pportare benissimo tosse maggiori. I! lahlondo inv&e& dà una produzlono agricola a.corso, richiede un mm1mo impie• go d1 g1ornale lavorative con SXJQheneces• sariamente basse, dò allo stato un 1n1ro1to :ninimo di tasse. I passali governi erano 1 complici dei \ahlond1st1 che Si mantene• vano a galla dando larga d11!us1one alla corruttela e facendo perdere credilo e pre• stigio allo stato. Il F'a,cismo ha posto un argine al loti• londo, lo ha costretto alla bonifica, lo ha md111uato alle più r<n:1onali colture. Il popolo che dal 1876 s1 era visto rapire ìe terre alle quali tende con sovrumano desiderio di lavoro e d, possesso, ha se• 9u1to la polihca agraria del R09ime con ansia e consapevolena. 8i3-09na però riconoscere che ancora il lotilondo grava sulla :l!a f- l'es1stenzo del contado siciliano. n Duce dò le direttive, e I Suoi comandamenti devono essere applicali da Italiani di volto e di coscienza. C1 vogliono fascisti p,.iri d1 cuore u d1 onimo 1nlleasibile, sordi .:iL.. lusinghe dei bor9hesi, decisi a tulto osar, per redimere un popolo costretto a re::sta,ù ur.pi.:.:ullivo. Caro Zàrbano, dal 1876? E' mollo più antica la piaga. Piega del posa.ss.o e della colt,vazione. Non questione di proprietò. ma d'cgriooltura. Garantire il possesso della terra al contadino hnchè la lavori, come f•• ce Pompeo Neri, con l'alhvel!az1one. in To- &cana; come fece fabrizio Rullo, con l'enhteus1 perpelua, quando fu a capo del governo ponti!icio. Ma la questione del pos• aesso andò d1 pari passo con l'agraria e la bomhca. Miracoli non ae ne fanno. e tu non li devi pretendere; ma noi li abbiamo latti. Non vedi quanle lamighe prendono ogni giorno posseS$0 della terra. in ogni contrada ila.liana: quante nuove città de\l'agncoltura? Ne! andiamo necessariamente verso tutto il popolo. La Sicilia deve esserne cerio. E h vorrei dire che questo andare al popolo. lame il line e 11 corpo della no• :r:ione. è tutla la nostra ragion d'essere, la ,agione dello guerra che ci fanno le ricche democrazie, ìa ragione che abbiamo di combatterle, la ragione d1 vmcerle. Perchè, che abbiamo da opporre agli allevaton del popolo scimmia, se non il popolo? Questa è la ragione d'una g1,1ert<1che non è stata vinto dalla Francia, con la rivoluzione, come credono ancora assimilati e assimilatori del commercio intellettuale e materiale e le F=•raoncme tanto per hf)ne. E' una partita aperto. Ancora aperta. Una questione posta dalla scuola politica ilallana. qua.si due secoli lò, quando l'oligarchia borghese aveva completalo il suo monopolio, con l'imp03sessamen10 dei leudi e lo spopola. mento delle compagne. E' scuola italiana la pohhco i:opolare deile monarchie. comin• c!ota allo studio di Pisa. fu reazione sco• tenata dai borghesi alla nostra classica scuola. la rivoluzione lranc«tse. Fu reazione del loro dominio m1naccia!o. La scuola ala• liana r;erdettc allora la partita. La perdeHe? Di e»a non ci furono che elhmeo. marni, come la rilo,ma inglese del 1846, riassorbita dallo spirito mercantile d1 quella nazione. Le corone che Cobden venne alloro a deporre sulle tombe di Salluslio Bandmi e Pompoo Neri, ora ci sembrano un'ironia. Oppure furono ritorni memorobihn1mi.. co• me 11decennio piemontese. seppellito dalla nvoluz1one parlamentare. E d1c1ama pure, come l'opera d1 Stolipm, il quale inlerH una cosi profonda ferita al socialismo e alla dialettica d1 degenerOl:ione rusao.. che fu per que.uo ucc1ao da un ebreo. La pnma sconhlta, d1c,amo piuttosto il pnmo passoggio al nemico. fu l'eversione feudale, tranne che per la Toscana. Lo se• conda. e diciamo piuttosto vendita dell'Italia al nemico, arma e bagagli, avvenne con la rivoluzione parlamentare. Cht pass6 al nemico? Chi vendeUe l'Italia? Lo acuola ita• liana forse? fu la borghesia. Questa duge• neraz1one di lulli i paesi penetrati di rivoluz1one francese. Cambiammo dunque il hne nazionale col mercantile, coccionào naturalmente il poPolo dan·1talia. e sai come 1occammo 11 fondo dt quella depravazione? Con l'assimilanone. I signorini assimilavano ed erano assimilati. I popò tacevano buoni ollari. Ma non sai che quelh delrassimilazione c1 sono ancora? Una metafora gastrico degl'in. tellet!uali. Un programma. Noi dobbiamo assimilare. Credi che le nazioni le rovinino i b1rbanlii' Sono gl'imbecilli. A parte che la furberia è un'allla specie d·imbec11litò Gli assimilati nostri assimilatori hanno vieto crollare il loro s1st,ma in ltaha e lo vedono ancora ritto nei paesi nemio dell'Italia. e sospi.rano. ma non possono lare altro, non possono cambiare la necenità della aitu<n:1one. I loro buoni papà tennero il popolo col piede sul collo, lo misero alla dispera:uone e gli aprirono la porta. co:sl lo cacciarono da casa sua. Questo popolo maesacrato e disperso venne a dare pure il sangue e a vincere per il re di Prussia francese e l'oligarchia dei borghesi, perchè non erano riusciti a ucciderlo. Una nazione non vince senza it popolo. Non esiste. E non è vero che i borghesi non avessero lan• to da far vivere 11popolo. E' vero invece che bisogna dare al i:opolo quel che ia borghe· sia gli tolse, perché 11popolo è la nazione, la borghHia ha invece lini materiala e de+ corat1vi. Questo fu il concetto della scuola Italiana, al tempo di Bandmi. Pompeo Neri. Tanucci, G. M. Galanti, F'ossombroni &ce.; questo è il cancello della scuola Italiana. al tempo di Mussolini. Allora la scuola italiana cominciò con la bon1lico e il p05sesso della 1erra; ora Mussolini ha cominciato con lo bonihco e 11 poe.sesso della terra e la re• staurazione del popolo. Allora la acuola ilahana difendeva il Popolo da.ll'oligarchia, oggi Mussolini restaura il popolo e la guer• ra alla stessa oligarchia, avendone già de• vastalo il sistema in quattro punti vitali, la democr<n:ia italiana, gli ebrei d'Italia, la Soc1etò delle Nazioni. la democrazia spa· gnuola; avendo alleato il popolo germanico. I borghesi hanno dunque da sospirare. Mo nulla da aspettarsi. Presto il popolo, no:i aolo l'Italiano. non correrò piò il pericolo d1 easere legato alla mucma. La rivoluziono francese è una depravazione durala abbastanza. La questione posta dalla scuola .ta• liana alla melò del settecento è piò vivo di prima, perchè Mussolini d.lShnto l'ha klll~ sua, Ed è lo quesuone della civiltò. E' lo fine della rivoluzione e del! oligarchia borghese. <fJ«,è,~'? L'avan9uardisla Udo Guc:rloodi dal hccC' Vugilio di Roma ci scrive . Quanto olla risposto dota allo Iannim, nei N. 14 Anno Il. permotteteml di non esseri" dello ,tesso parere; e vorrei che mi illuminaste ancor più 1ulla borghesia e sullo spirito borghese da voi ripetutamente nomi• nati, a proposito e a sproposito. Se lutti I borghesi (gli Impiegali e gh Sli• pend1ali cioè) hanno spirila borghese dovrebbe venire ad eliminarsi la piò numeroso classe della vita moderna. Non solo ma mi pare che si vada molto in lò, nell'af• fermare, per esempio, che il Man:ioni o il Nievo. o ancor piò il D'Annunzio, soltanto perchè hgh di borghesi, abbiano sicura• mente spmto bo:ghese. la qual cosa pare che voi andiate da tempo cercando di ca• pire. E' inutile che cerchiate, 1anto credo che non riuscuete a trovare ciò che non esiste. Dice bene dunque 11camerata lannini nel volere che si determini la dillerenza tra classe borghese e sp.1rito borghe.e. E' borghese di fatto (con ionio di sparito) colut che guarda dalle lesaure delle finestre. senza avere il coraggio di allacciarsi e mostrare il vollo per allermare il proprio pensiero. E hn qui andiamo d'accordo. Ma è un po' ITOPPOdire che dalla borghHia non escano che uomini dt spirito borvheM. Prima d1 tulio determiniamo quale è la classe ch1a• mota borghese. I professori. gli in.iegnanti, i medici, i giornalisti. gli avvocati. gli in• gegnen sono borghesi? Sl (dite voi) e a:. loro ben pochi si potrebbero chiamare non borghesi. Un professore non può pensare se non da borghese e con spirito borghese?
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