DISTRIBUZIONE DELLA. MA.LA.RIA. NEL JIONDO Se la bonifica dei terreni .può in molli casi nell'Imp<!ro non essere economicamente co1wenicntc, non altrettanto può dirsi della bonifica umana già prcconizz:ata da Camitlo Golgi. Il metodo più rationafc per prevenire la malaria è senza dubbio quello di impcCapillari del cHnllo pieni d.i porauili della forma HIÌY0-0\lhlDOal• dire la trasmissione del parassita dal 1113• larico ;1lla xanzara. Ma q11cs10 che J)er Golgi e Koch e Gosio era soltanto un'aspizionc oggi è una realtà. Pos~diamo infatti il medicamento che steriliuando il malarico rende impossibile l'infestazione dell'anofele. Jerace e Giovannola in un bellissimo lavoro sull'azione stcriliuante della lllasmo44 china sui gameti dei parassiti malarigeni hanno potuto stabilire in modo incontestabile che gr. 0,02 di J>lasmochina son<> sufficienti J>Crprivare con certezza i gameti della loro facoltà di riproduzione, e questo in un periodo di 7 giorni. Quindi bas1a dare 2 centigrammi di J>lasmochina 1>er il periodo della stagione 1,.•pidcmicaa tutta la popolazione JX"r ammllarc i scr• hatoi d'infezione. In qualche ca:,o però la plasmochina. somministrata per un lungo 1>eriodo di tt'mpo, ha dato luogo a fenomeni tossici. Missiroli e ~osna sperimentando la e: certuna>, un nuo\'o prodotto apJ>artcnente alla serie della plasmochina, hanno dimostrato la possibilità. J-)ratica c.ldla bonifica '\unana. La e: certuna• è infinitamente meno tossica della J)lasmochina pcrchè manifesta la sua efficacia nella dose corris1>0ndentc ad un sesto di quella tollerata. · L'esperimento pratioo di ~lissiroli e ~1osna fu comJ)iuto a Zapponeta (Foggia), paese di circa mille abitami con malaria ipcrendemica. Il medicamento ,·enne somministrato dal 1" maggio al 15 ottobre del 1937, ossia nel periodo in cui il numero d<'gli anofeli è tale da assicurare la di f. fusione dei parassiti. Il trattamento ,·cime cste:so a tutta la popolaz:ionc pcrchè gli Autori hanno osscr\'ato che è praticamente impossibile trattare i soli porta1ori dei gametociti. Complessivamente fu sottoposto ad es1~- 1'imento il !)O per cento della popolazione senza che si verificasse alcun fenomeno (J,. a.,,,1. ,h Ilo,_.,..,....,. . M.t•rW.0) tossico negli indi\•idui av1mrtcncm1 a qualsiasi gruppo <l1 età. Durante il periodo delJ'csJ)crimcnto non si riscontrarono portatori di gamctoeiti del Plas1110di11m Fa/cifN1r11111. Il iauo che il medicamento ha invece una azione transitoria sui gametociti del Pfos111odi11m Vit'(lx non ha im1>0rtanza pratica (luando esso \'cnga aggiunto al chinino <>all'atcbrin che agisce sui gamctociti di detto J>lasmodi11mVit·(u. E' quindi pOssibile arrh·are oggi alla sterilizzazione com1,le1a di intere popolazioni. Il fatto poi che il 11110\·0 medicamento agisca meglio sui gamctociti del l'las1110di11mFcrlcipamm ha ancora maggiore im• portanza per le regioni dell'Impero ove predomina appunt~ ~1';sta forma. Ed c.-ccoci al teno argomento: studio degli anofeli dell'fm1>ero. Poco J)il1di trent'anni or sono gli anoieli non erano conosciuti che da qualche entomologo spccialiuato. I.e scopcrte di Grassi e Ross hanno dimostrato che qnc• sti insetti sono dei terribili nemici della 11manità. Si sono dunque studiati J)Cr poterli combattere e se ne sono descritte sempre nuo\·C specie. Queste spcci differiscono fra loro non solo per la morfologia e la biologia, ma soprattutto per il carattere importantissimo della loro sensibilità all'infezione dei J>fosmodi umani. Se rimane sempre vera te legge di Grassi che cioè non esìste malaria senza ano-
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