• C.•e H••• M■e t■-.rs■ale ■ne n..ue. 1U ellottl ••H• pe.llleel■• l'eeee• ■ltà ae■ti•e■tale I T-.Ue le .. e■tt•• n e le eeaQ•••••I "I, •• La ,.., •• 4el 1••&111 lload ... l'•Ura11es••·•• l'e■•rme .,........ •••• .. 1".• L.••.t•f>.t.JN"E L'ebr.o •peC:WO, l ne,vri a~ au.Uo Kllenno D ti~ Carlo Loemrale 28 Cime è un pa;no, C6ine i.:~gua. Cilinc ha il gusto, )'ar• t..:. la finazione del ~radossa, le! E sia. Lo dicono tutti. Come si fa a non cro:lc:rlo? Ma, la"Ciamo st.arc la citazione su 1n aJto. prendìamont un'altra meno apodittica, più esplicita, ragionata, quasi documentata. Eccola qua: e Osservate che tutti i film francesi, inglesi, americani, ~ ebrei. sono infin11amcn1etendenziosi, sempre, dai più benigni a1 più a.mora li! ... dai più storici ai più idea• listi... Non esistono e non si diffondono che per la maggior gloria di brade ... sotto dh,erse maschc:rc:: democrazia. ugua• ghanza di ratte:, odio dei cprc- ~iuditi nazionali•, abolizione dei pri\'ilqi, marcia del progreno, ccc.... l'annata delle panzane dc:mocra11che, insomma... 11loro scopo preciso è di ahbrutire il goj sempre più... di portarlo il più presto possi• hile a rinnegare tutte le .sue tradizioni, i suoi disgraziati tabù, le sue •superstizioni•• le sue religioni, a fargli abiurare insonuna tutto il suo passato, la sua rana, il proprio rit• mo a ,·amaggio dell'ideale giu• <laico. Far lt/lS(U(' ;,. INi, CO,. a film, il gusto irruisttbilc bt1t presto f'rr t11ttc lt co,r rbrafrlu: rlu si comfrcitto, della m1Jtrria, drl IHIIO, trrclai ti fobbriclti cosi lNI Situo, l'Ariuo, lt t·tr• 9l1r f'tl" batttrsi r lt caltNt f'U impr1pi0Narsi, che paghi. per colmo, cammin factndo. e con quale esorbitante • sonapprez• zo >. tutto fapparcc:chio dtl suo scr\"lggio e dtl suo abbn•• timento >. Certo Céline ~ un pau:oide, e se scri,·tssc oggi di qucstl" co~. con le mK>,·t lt>gg1antirazdar1 ~finirrliht, COfl ,gran gioia di Blum, in gattabuia, ma se, dopo a,•er )etto quanto <SOpra, si pensa al contenuto dei film che s'è ,•eduli le cose cam• biano aspetto e non si può dav• ,·ero dire e~ abbia proprio tutti i torti. Che il cinema sia nelle mani degli tbtti, che gl: ebrei ragionino apertamente o nel segreto del loro io alla nta• nÌ'cra, ricordate?, del Benrubi del Gag di Papini, non e•~dubbio. E allora pcrchè i principii ai quali la cinematografia internazionale e internazionalista si in!pira e 1ante, tr<>1>1>e \·ohe, inutilmente deplorati, denuncia• ti, document&ndonc le pcmicio• sie conseguenze sullo spirito delle folle, non do\•rcbbtro ts· sere dettati di proposito dagli ebrei, padroni dell'industria e del commercio della pellicola? Si parla m generale, s'unendt. Poi c·~ la moda, il gusto dell'imituione, la faciloneria della scimmiottatura, la frenesia di ballcre la s1rada già percorsa per l'u•idità d1 far quattrini, l'imbecillità, l'ignoranza, la cecità, l'amoralità dtl produttore non ..:brco,che pro\·• vede a far dilagare qul"t prin• dpi1 00\•e l'ebreo non è arrivato o si trova m m1nora.nza. V «h il caso del cinema naliano per molti anni. lo non so i nomi degli ebrei che han bauuto cassa nei ri• dotti della cinematografia nostra. Qualcuno cc- ne urà pure. Ma non importa. Quel che importa è lo spirito, il conte• nuto dei film girati da noi m tanti anni e specialmente in quel periodo che è stato detto della rinucua, elci risorgimento, del ria.fTa.cciarsi alla luce dello schermo per la pellicola italiana. 111 quel periodo che n, press'a poco. daJ 1930 al 19,36. La mistna morale di quei film, a pensarci bene. fa :1pa• \·e1110,anche se si tengono prescn11 le eccezioni costituite dai tentativi di Blaseui per dare un contenuto italiano a cer1e pellicole. A voler fare un t'lenco non urei che a sfogliare la collezione del 1·n·crc e rivedere le: critiche: scriuc allora. e gli artiroli ehe mi frullarono tan1e cordiali antipatie non ancora smentitesi, per mia personale: edificazione e s,oddisfazione. Ma sarebbe forS( troppo lungo e troppo noioso per il let• torc: rinngarc al filo d'erba quel pa.ssato ormai marcito. Ba. sti dire che dopo alcuoì, pìU o meno disgraziati, tentati,·i, an• che se coronati dal succuso delle µlatcc:, che andanno liete di ,·cdcr facct e udir ,·oci Ila• liane, la parola d'ordine fra i quattro gatti produuori imprc.,\'yisa1i fu di ricalcare le or• mc, per far presto e con una prl",·enuta garanzia di successo, della produuooc: straniera. E di quale produztOnc? l>i quella tedesca, allora completamente infeudata agli ebrti. La ugretaria frit:olo aYe,·a fatto colpo e scuola. Autori di d1akichi, :-cgist1, auon, ~r2tor1 e persino elet• trieis1i passanrno dalla sala d1 proiezione 111teatro di posa. 1 quattro palmi d1 pcllicola nelle mani, a copiatt J>e<hssequamen• te gh sgambeui, le smorfic, Il inquadrature del film detto le• desco che servin di modello. ~(a se non fossero s1a11: la sccmen.ta di ecru aueggiamenti, la con,·cnzionalità e la mi~- ria d1 certe mes5e 1n scena, la guitteria di la.luni auori. la bruttezza di pili d'una fotografia a rendere indigeribili Quei prodotti, quale spirito avrebbe, rn diffuso nella ma~ dl"g:li
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