La Difesa della Razza - anno II - n. 17 - 5 luglio 1939

, ido italiano e come tale ho sempre agito. Ma come ,·ero Ebreo chè tale mi onoro J}ure di essere, assai prima che sorgesse il fascismo io ero sionista. lo , cdo e sento rnua la OCllczza degli ideali dei fascismo: ne condi,·ido !'a-spirazione a. ,·alorizzarc )anamcnte ht1te le migliori forze della nostra Italia, comprese quelle del proletariato. µ<'r rasCl·nsionc dd quale ho sempre sim1>atizzato. \fu mi stmbra co~ mio t.'it·o dolore di scorgere 11n11/e11dcn:;d /"· scistt1 ad at"t·crs11rc il sio11ismo. Per i·incolar-mi con 111~•«ccctta:;io11c (ad accettare una caric.-i municipale) occorrcrC"bbc alla mia coscicn:;a r-sscre formal,nrnlc assic11roto che il fas.:ismo 110na;-::•ers..-nima fa- ;·orirò il sionismo, d,c COif il fuscisnw sN••c f'cr suo conio gra,idi affinislà spiriti,ali e simt,atia >;• • Abbiamo parlato dei giornali ebrei. Bisognerebbe ora p.ularc dei giornalisti ebrei che prestarono la loro opera in giornali non ebraici. Svolgeremo compiutamente l'argomento in altra occasione, accontentandoci per ora di <1ualchcccuno. e Può dirsi con Hrità - afferma la Cii·iltJ Cattolica, nel numero già citato - che quasi tutto il giornalismo liberale d"ogni grado, per diretto o per indiretto. è manipolato da' giudei (l"affuma:;ionc si rifrriscc al t&)o). )filano, Torino, Venezia, Modena, Bologna e Firenze vi,,ono dell"opinionc pubblica, fabbricata nei ghetti e nelle sinagoghe. I giornali così detti officiasi sono tutti. o poco meno, merce ebraica. v<'ndu1a al Governo. ~on parliamo di Roma, dove si stenta a imbatt<'rsi in un diario libcrnlcsco. che non dipenda da Israello. l più leni, come la RiforJ11a, la Trib,rna, !"Opinione, il Dirillo, il .\trssuggero, la Cupit11lt:, il Capita" Frncusso, escono dal ccn·cllo de" figliuoli di Giacobbe•· Si può pc1na re m.J un"esageraz,,,nc polemica. della rh+.ta clericale . ).la ceco liii passo tratto dall"overa di 1111 g,ml,-o, Eliczcr Ben Oavid l« Gli chre1 ndla ,·ita cu!:uralc i1:1h.1na »), che coll,m:, in modo im1uc)~i1o,1·,1•- tc con il prcc1..,ku · e E i giornalhti 1v brei) non mancano nemmeno: molti importanti quotidiani. ancor ogg, esistl·nti. cbbt-ro quali fondatori o dircuori, dl1,;h ('brc,. L"opera loro si svolse )pecialmcntc durante il pcrioùo delicatissimo del Risorgimcn10 e quello che immediatamente lo seguì. Ricordiamo il garibaldino Edoardo Arbib. di Firenze. direuorc della Ga:;:;cttu drl Popolo e della Libatà: Attilio Luzzatto. da Udine, della Rayio11c e della TribNNtr; Primo )..(',•i, che diresse Elia Benamoae,gib, d•cano del 9iomali1tmo ebraico In Italia la Riforma, e un t)alriota illmtrc (yiiì Sff/'/'iumo qm,l co11to sì dcbbu fare d,·- yli illlutri /'(llrioli l'brci), Giacomo Dina. piemontese. direttore dclrOpinio11e, imaprete della politica. e del pensil'ro carnri:u1i. I giornalisti ebrco-itali:rni scmpr.:- s; distinSt"ro per la loro illih.1. .1eua E I LORO SPIRITI LI BER:\LI >. Xella manomissione della cultura e della vita politica italiana operata dagli ebrei, la scalata al giornalismi) occuJ).1.un posto di primissimo 1>iano, cd è perciò che abbiamo voluto così am1>iamcnte (se pure a)S..'\iincom1>lctamcntc) documentarla, sacrific,u1do spesw le considerazioni )t)ggctti,·e all"ohbictti\"a csposiiione dl'i iatti e dei documenti. Soltanto da studi particolareggiati, che prosp-cttino l"evolu- ~ione della stampa italiana. nei suoi vari tk'riodi, o meglio, sohanto dalla rc\"isione, mtclligcntc e coraggiosa, degli studi già esistenti - e tutti molto 11uo111tlcti sotto i! ,iostro rig,,ardo - potrà derivare una. idea precisa della subdola e il pii1 delle mite dissimulata opera di propagaml.1. <..--ompiutadai giornali e dai giornalisti chrci in halia. lf. Ma,guliea, direttore della Sc.uola robbin.ica di Firense e ton.datore di di .. r•i giornali GIORGIO Al.MIRANTE

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