Stoehè tu hai ecritto: RÌ(1)fll).9Ceodmicome essenziale ddlo steflO c:ono9':c.re il riferimento all'e9k:re, Si mette m evKlenu. l'demento trasceodeotale dell'attività COII09Clliva,come il determinante di essa, m quanto valot'e di trasoendenu 1mn1anente aJ COr\OICf'tc. E inv«e credo che tu avtt$ti voluto du-e 9emplieemente che la cono9Ct!nza t.nucc:'nda. \la se lo aves.'i1 detto ti saresti aceorto che la conoecuu. co~ le COSI!', non tra.5«.nde. Che con08U'l'e è conoscere. N011 trascendere. Dio trucendc. _Pen:M non lo po,s,s1amo conoscere, Caro Gnfo, m1 sono fermato alle_pnme ngbe della ,econda delle tue quattro face.ate e mt'ato. Puoi immaginare s,e non s1 potrebbe continuare, a,.-endone voglia. VOf!:lia?E la Vel'gOgna dove la metti? Che brutto ~mpio abbaamo dato. ~on voghamo beghe penonali, non vogliamo pote. m-<:hcne, cd eccoci a spukiarc le J»,rolette di Gnfo. I vid ttrano al vitto, ,ono affetti del piccolo Non ,~liamo t,q:he e q,ue1Jt_la'abbiamo fatta, ptr la stima che abbiamo d1 Grifo, per l'~_pencnz.a ch'egli dioKlfi,tfÒ con i ~edenti ,cntt1. Nessuno -'i senza ~lo e b maggior parte di noi ha balbettato i hnguaggi utratt1 d'una epoca dura a morire: ae n'è liberato faticosa• mente. B~ liberanene. Liberarsi da un modo di elud~ il franco parlare, d'io~onare 9e stessi e gli a.Itri Considera k, magg:101'1 Optte degli scrittori d1 sckcnze morali. Comidera la piag.l di qu~to lmguaggio, qaanto è profonda. Considera lo sforzo aDChe del maggi«e ICl"ittore di queste Jcienre. 1.-tggi una sua pagina del 1905. ~ine uoa del 1935. Che ~ e conqul!lta d1 chiaruu. di lmgu;ap:io comune. Tutti abbiamo bi5o800 di riconquistare la patria lingua, caro Grifo. Scrivi quello che vuoi dird. in modo comune. Il penSJttO, la nflessio~. l'u.traziooe non hanno lin• gua propria La prendooo in prestito d.all'im• mag:ma:uooe. cominciando daJla parob Klea, che vuoJ dire visiooe. E 1'1mma,c:in.a.uone la prende dai sensi. Le parole troppo astratte sono cadaven. Noo sentono il si.gn1ficato, perchè sono remote dal sensibile. l~rciò fioi,cooo col for• m~ un.a lingua di setta, la lingua pn} lontana che ci possa essere dalla poesia e dal popolo. pcn::hè la pi1' lontana dall'immaginuione na.i:ionale, dalla patria. GIUMPI" Grteco di Vico EqueMe ci 5cr:h'e tn. l'altro: E: l'azione stessa, è il popolo. che richiedono ~~=i :i'.:ru~~e c~iu;.a: ~~~~ hall& - contro i borghesi importatori della nvoluziooe fraocae e dei suoi dogmi: Alwn> u,e:4 ,autiu cofrPolaU11.iales'4 Napoli ,~Ka ,._,,. ,esJ4. Napoli ~ restò repubblica. percl\è nulla durevole si p~ fare senz.a il popok), ~io aocora, ~tro 11 popolo. Coe-1 d,ce Grieoo, ma dedica troppa parte del suo Kritto a rispondere alle OMel"VUiooi cbe gli furooo fatte da Franco Tarchl. Non manca però di anoun&ian:1 1m altro suo Kritto, col quale, luciando sta.re li torto e la ra,giooe delle dilcUWOni ptta0nali, siamo ttrti e.be Griecoaludlevele. ~ cU ~~ Edoardo Prnsenda, tenente di va,ocllo, d ba IC:ritto da Sapri (Salerno): Premetto che 1000 uomo di mare elemento del 1uaJe aempre diffido e per tal motivo bo acquistato. al ~ dti miei camerati, una vemke ; d~ su tante coee che ci capitano ,otto Nelle: argomentazioni cbe i liceisti ed avan• guardlllh d1 ogni pane d'luha vanno ~ponendo nel ,1uestionano su teone filoeoficht,-,tt.liglOSt', affiorano spesso negaz10oi sulla veri<bcità dogmatk:a della tthgione cattohca, mantfnta• unni materialistiche che richiedono una pttp,a• rarione assai profonda non ancon alla portata da un senipliu l1eeista Sorge allora 1I dubbio (a parte 11 ca.so d1 qualche pruocità xn1pre an1miM1b1\e) che alle \'Olte tah qubtioni siano pilotate di sottomano da menti non adu~ e n~ pi~ab,li all'alto concetto fi~fico-rcligioeo dell'etica fuc-bta. Ogni unto spunta <1uakhe dcca volteriana ed enciclopedista, vengono a galla quei luoghi comuni aspirali dal misuro 01rVana d1 quakhe po.u:o ntro massonico; i tol1t1 meui con i (juali il dcmolibc-rahsmo giu• da1co--mu,onico alimentava l'aotagomsmo (iJt 1/lo kn1po,e) fra partito e partito, la fa,iM,tà 10vvert1trice di ogni online :,oci.ale e lo l(.Ompi• glio M8h animi che rimanevaoo divisi. 09o dire e questo mi si perdoni. che tale è una formula di propaganda subdola per coloro che ancora celatamente svengono davanti alla statua della dea Ragione e non s.noo o non vogbono vkere nel chma fucista nel quale è forgiata tanta nobile, gagliarda gio\'entQ Jnnesablle è 11 diritto d1 sapere ciò che a lei rimane dubbio,o. :\la allora pe:n:hè perdeni io vane qui1quighe filo9ofiche religiote? Perché fare ritorno a cute tenebt-e del passato, mentre la luce del Fucivno iUumma il cammino? Ha fonti sicure nelle quali attu1gere edilisetare l'anima, e se per mera curiosità sp1gola.s,e nella Tomistica di S. Agostino, quante sgrade\'Oli ~ si risparmierebbe I lo 1000 un vagabondo del mare, un GaJ)IUl'IO marittimo che in cin:a cinque lustri di vita. sui:;li oceani ~ \'enuto a contatto d1 paesi, genti e costumi di\'en,.t e spes.,o agli antipodi fra loro. ~r questo motivo, noi naviganti. consideriamo quasi sempre la vita dal lato pratico; mai ci siamo 1m~ti nei palloni volanti di talune filo5ofie od abbiamo vagato nel tenebrume della ~iOne con Lanterne spente nelle man,. \'i\'l&fflO una vita 10 comune, a contatto perenne del no6tro piccolo popolo marinaro, del quale siamo profondi CODO!Clton ps1ooklfl:1ei e nella sua gnmde semplicità troviamo spesso la spiega• tione di amletici dubbi che fanoo chinare la fronte a tanti can camnau Dividiamo giokc, dolon. pericoli e l'alea della Dk)l"te, Spesso preghiamo nella tempesta. Crediamo ferma• mc.nte, perchè se Dio non ci fosse nemmeno ooi ci saremmo. Ho 11empre amato la gioventll. In met.io ad ess.. respiro l'oeti'!eno della vita ritornando indietro negli anm pii} belli. Qinndi oso dire ai camerati l1Cel5ti: luciate un po' i vostri tomi fik:iso6c.i e sia pur momentaneamente fondetevi, senz.a vieti prcooooetti, col DO$tro uro popok> e troverete in euo la chiara spiegazione dì quanto tortura le voetre anime. Nelle sue spontanee manifestazioni e nel mite suo animo v1 è un mmicismo che conquista e convince. Correndo dietro a «rte ch1mtte filoeoficbe, a pervertitrici neguioni religioee, si perde il tempo anziché utiliuarlo. La gioventb che si educa al clima di Roma. ~lia di quella del C&no e del Piave, sdegnosamente deve respin- ~ ciò che non corrisponde all'etica religiosa dello Stato Fu:ista che fin dall'iniUO della sua gloriosa ascesa ha rime.o io onore J'cducuione religiosa della gioventb te00ndo la prua.i catt<>- lica e oon aeoondo lo stato ateo. Ripeto: certe precoci manifesta.rioni di ateismo DOD ,ono alle volte .spontanee, ma il riflt's9o di v-ecchi rimpianti di 9CCO!Xlamano in giovani menti per deviarle e tenerle scis,e. Agli aoonimi auertori dell'ateismo: n.negnatevi, diremo: ma la puola ra.ssegoazione si dice al malato per il quale DOD vi è pii} speranaa. Pad" Oavid• SkOndO Porattl dtlla Mm10ne Domenicana d"Oriente ci ha mandato dall' ,\1sancak Katolik Kil~i di hmir (Turchia) un'al• tra 1ua lettera, e nel pubblicarla, vogliamo ripe• tergh che la sua parola cd il suo coiu1slio 9000 da noi continuamente attC'\i. 1-.:gh ha preso nel m1ghore e piil alto modo qunta nostra di)CuSsione. e 001 abbl<lmo bi~no che un uomo delta sua rehg10De_ cd esper~nu, un soldato della Chie5a, ci 8$8.l~ta. parh alla nostra mespenenu, ucoh1 i oostn e 1 <li!t00r"$1deni ostri collabora.ton Padre Poratli dice: Dalla lettera di Dante Colombo (crudele ironia dei nomi) cui deste subito una prima effi. caoe nspo!lta, J)C!Ulettete che io tra!(.l,;a alcune cooclusM>!l1: 1) t 1nnei-abtle 11 beneficio che vtene alla chiarifiuuiooe degli $tali d·animo e al l>rOl,'ttMÌVOaffttruan.i ddla \'C"lltà dalla libera poiennca promossa da lh/tsa dtll• Rana. mas• ilime quando, di n1euo, in cima e ali.a tine di essa. si trovano una rcttitud111e a tutta prova e una cosi vut:l e sicura esperienza come 1e v011tre. Non. è questo l'encomio borghesissimo d1 prammatica, ma il noonoec:1mento caldo e leale d·un camerata. Se non che un dilemma tira fuot'i le sue corna:_ esporre in vetrina, sotto gh sguardi dei d1!1Cret1 e clcgh 1nd1..cret1, ettte ~g~~~!i!~~I !i a~~::• :;; !~':!,"!t:'~fe ~i chirurgia, costituisce un ,·antaggio o un 1ooonven~nte1 1) Le due lettere (<1uella prima dcll'avanguar• dl5ta e quest' altra del neo Dante) rivelano quanta parte della nc:wtra gioventù Ila fuor di strada prima ancon d'esscn;i Dle!!i$1 in viaggio e quanto perciò Dect'S61t1d1 una chiara e fenna educaziooc, incentrata nel Cattohcnimo, conoa,ciuto e vi'llluto nella sua genmna mterena. Come v1 po,ssaoo essere, (lfl!gl come oggi, itilliam che conocpi,cano e 90Snino pur anche di at• tuare una ltl)$b1t grandezza eroica imperiale fuori del binomio dant4'9CO: Giustizia e Pietro. Aquila e Croce, Cesare e Pietro, non vi sembra un eni_gma? J) Ad onta di tutto, mai come oggi, si deve avtt fede negli spiriti generosi e 11uofkrenh di medlOCn_tà della nostra gM)vinerra del e.ampi, delle ofhcine e degli Atcne_1. E metto, a ragton veduta, tra gh ult1m1 i g10vam della tc1enu. della letteratura e della cultura; r>0n perchè DOn appreui, com'è di dovere, coteste co,e, ma perchè, d'accordo con \'01, sono convinto ~~= :~~k~:~11=!e;::/~nlt~;~~~ nale, la nostra llumaM,14$ classka-cattolica. A \"oi i miei pu} fervidi Alalàl 'J ~,a,~ p,'W!,- Gfflte, Un lettore, che si è sottoscritto Arri Go, ci ba mandato da Cossato (\'crcelli) la 9egDente lettc:ra.: is!:: 0 ~::O ll C: ~~ =z:f~ capire la Vostra bella rivista che trovo attraente, istruttiva, piacevole; doti queste rarissime a trovarsi insieme nella maggior parte dei libri e nella qua.si totalità delle riviste. Ho letto nel n. 13 la lettera indirizu.tavi dallo studente t.olornbo di Milano e s.inc.ttameote vi confcs,o ~~~ 1::o~u. all'isuu:tione proCr-edo che l'i.Dchiesta fatta dal suddetto fra le centina.i.a di Studenti, sia uguale a quella di t_lMI g,ornalista francese (di cui Kris&e tempo ~~~t,Ji11) in )lilano, per trovare Per conto mio ho provato ad intcmi,gare al· çun.j miei oompagni di lavoro (non centinaia pttcbè ho altro da fare) i.o merito a quanto pensa il Colombo, e tebbene ignoranti quanto :\:~~:~ :iete di~J:o~e
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