La Difesa della Razza - anno II - n. 16 - 20 giugno 1939

o Hh1\'ÌO d1 Stato J, F1ren:te \CO. gono rnn~n·ati E,li StaJtlla Cor1011ae Am/. lJN.1 (la Corythum Virgiliana) del 1325 nei quali ~no riprodotte le leggi e gli ordina. menti dettati dai reggitori del <.omune. In detti Statuti si fa menzione di Ire ,°tJ;1/illl pei cambiatori piazzati ai piedi del palau.o comun.1le m Corton~ .e si riportano pr<'C1s1regob.mcnt1 che stabil1nno 11modo di controllare il cambio e fissavo1noi IASSi per il frutto legale. Si contemplano inohre lc pene per i cambiatori usurai c queste nei soli casi che avessero percepito il doppio lldla i.era soru cioè dcli allora onestissimo · frutto legale che si cleH,,a nientemeno che al ,enti per ..:entoannuo. Conseguentemente gli imprestatori che dalla loro mìscra clien. telA :t.H~ro preteso un frutto superiore al c:iuaranta per cento, sarebbero st.111multati ron una ammenda d1 lire cento e sottoposti alle pene canoniche. · Per qu.m1e ricer,hc abbiamo fatte non u è dato ,onoscerc da chi fos~ alrm1zio estrcitato 11 prestito, ma facìlmente si può arguire che anche in Cortona tale concessione foss,e stata fatta, come in altri comuni, ad ebrei. A .:onferma Jel nostro asserto tro,·iamo nei rogiti di ser Uguccione di Lando una memoria nella quale si riferis.:e che un giudeo, tal Dcodato, non meglio sp«ih. uto, il t• settembre 1404 a\·e...a accettato in pegno, per prestito concesso, oggetti sacri d'argento del peso di once 46, e alcuni parali a:clcsiastici riccamCflte ricamati, che il \'CSCOYO monsignor Giuliano Testi a,eva don:ito ad una chiesa. Tale accenaziooe \·iola.\·a le disposizioni statutarie che vieta. ,·ano nel modo il più rigoroso di accettare in pegno oggetti destinati al culto cri.stiano. Sotto il Principato di Aloigi Battista Ca. sali, con rogito del 12 giugno 140) e con inizio dal 15 luglio, ,•iene accordato a due ebrei di Città di Castello per il periodo d1 .1.nni 25 il diritt'> di esercitare il prestito Cortolla • Piau:a cl.I Comun• nella terra d1 Cortona solo ..:ontro pegno di mobili con un interesse annuo del trenta pt-r cento; tale pri,ilegio venne successi. ,-.unente esteso ad un terio ebreo. Alla concessione dell'esercizio del prestito ua abbinato resonero per i cambiatori dal portare sul \·estito il segno obbligatorio per gli israeliti, cosrnuito da un O d1 Stoffa gialla alto circa 15 centimetri, che do,·eva essere cucito in modo visibile StJlle spalle. Da un rogito di scr Angelo di Meo si ti• lc\'1 come gli ebrei si gab.assero anche degli stessi S1at11/4: infatti risulta che il giudeo Datt.1l0, uno dei detentori di tarnlello di cambio, ad onta di ogni inibizione, acquistò per 16 (iorinj una casa con orto in Cortona nel terziere di S. Vincenzo e più precisamente sulla piuu dello Spinlo ~anto. LI. in,b,ordigia di quei cambi;rtori òo,·ette CSS(re unto smisur.1.ta che si attir;rrono l'odio della popolazione, e contro gli im• pres1atori ebrei che a,evano forllJJmMme11te robbaJi t ingh:11111:11r1o,11111r11a1i " dlJ/.ztll gli h11omù11 di Corlona, insorsero i dc_legati dd Comune che r.tppres.enurono a1 F1oren. tini (cui Cortona fu "enduta nel 411 per 60 fiorini a La<lisl.10di Napoli, al quale si era arreso nel 1409 l'ultimo dei Casali, il pcrfi~lo Lutg,) come il prelato giudc.o O.atta.lo mclte migliaia de hre , molta r(lb. ba à 11J11rp,lla, J de,faui n10/1t h11omn11 romra o,me debll(I de ra;gùmt, t ,onlra Dio , la gò1111il,a, 111110dì 1to UJ/4 dt- /aro pigliare e riuh11cuar,, pe,rht ;·appro,. ;ima ti /me dt-1JNOlempv. Ne /11 inpi1, lt prt;giMt' h· 1'"/1, eh, ,,, sono, t nto//i p" della ch.ir_r(ioue ,u ;0110par/lii di là, e molti 11t/lam,o ,uuho.I' ptr umenza de ,u,11 es;er m,JJi 111 pre;s.iont sì f" loro ponr1à e mturla, e ;ì p,r,.J.i ,omra a onne debrto de rasgione riJ<h1111e da loro ,n11ra dt /'Nst,ra t deb111 p.1gh.11t., Il giudeo Dattalo nuto sentore del reclamo av:1.nuto contro di lui 011nt dì om1 J,slinn:u riuhuo/t a /4 gra1-er, i prtJtlli, e 11a11lassa /ora rarhogbar, ,I Jialo. Non abbiamo ritrovato alcun cenno o do. cumento nel quale si faccia menzione della accettazione o meno del reclamo da parte dei Fiorentini, ma sta di fatto che, scaduto il termine del Yenticinquennio di conces. sione, questa non fo rinno\•ata dato che 9uanle rluhtu.e t ampli pa1rimo11i del/a 1101/r.:1plaio/4 ptUria ha11110ha11ritt et in 1111104JJ0'1t Je 11e/a11dlllime 11111redegli ebrei, e po1li in ra/amilà e 11UeJJilà i PI'· drot1i e gùì pouenori di q11tllt, Il giudeo Oattalo, ben dcfinto uno di quelli ttri r4bbioJi f41Ji, ,he H noJlro sangue h:11111J011uhiaJo e JNUhia110 nel lungo pc• riodo in cui ebbe a godere della COOCCS· sione dovette avere ben impinguato il suo forziere se, c<>rne si rileva dal suo testa. - mento, rogito da ser Angelo ai Mco, lasciò eredi uni,·ersali i tre fi_Rlimaschi, legando 300 fiorini a ciascun:1.delle tre figlie e la abitazione ed il vitto alla ,cdova. forse preso da un inusit;i.to rimorso delle angherie commesse le~ò )O fiorini in opere d, pietà. Con la hne di D.1ttalo cessò in Cortona l"usura e ,enne istitui10 il Monle Pio tut. tora esistente. PIETRO FICA!-VELTRONI

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