La Difesa della Razza - anno II - n. 16 - 20 giugno 1939

atiani, unto che il loro odio e 4 loro 1vveraiono ,,erso i cr~ti.uu t-i rete molto pakse. In ~to tempo, n:puhblicbe e principi inviuodo gli ebtti nei loro &11ti. &eaoci1ndoli, area.andoli e blttaidol.ì, non fcoero che trafftearli. Ne c1v1rono denaro in occuione di cara:tie. di pestilenze e di guerre, queste ultime quui. kmpre, prO'l'009Ce d. ei,si. E' anche W!ro cbe -.,eMO CMi abuurono delle larghezze avute, e molti furono giu&t1mcnto cond11U1ati. NeJranno 1494 furono 1utorinali e: con bene ordinate regole> 1d 1prire un \Ionie di Ptetà. Il l...eoraì ecrisw che c:-k •"V'eric e le 1ru!fe che e98i oommctlcvuo obbli,:,rono il SeMIO I prOCCMarlidopo ~ aMi dalla btilur..ionc del ~lootc, cond1nnandoU I pagare 1000 ducali d'oro. M, questo )lonu-, pur e&1endo usuraio 11 «,nto per cen10. ed in barb. aUe kggi r aUc pene, seguitò I funùonuc, 1pogli1ndo i cittadini baognoti di ogni loro a,·erc, fino 11 1547, q'!',n~ fu definitivamente chiu&0. $rgue la vicenda dei tributi e delle es,cnùonì. Il Cor.sii,::lioComunale il S \11gg.io 1498 decreta"• che in ogni anno, il ;;ionio di P.uqua r06lilil 1i eelcbraaecro i tciuochi della Sale.tra e che il l'incilOre a,-ci,K in premio una coppa d'argento dd 1)CIO di una libbra e che quct11 coppa ,·rniMC p,,gata da,:li eb~i della cìltà. Nel 1524 il Senato ordinò che tuui ,:li i~r-aclili ponaucro un brrretto @iillo•. M1 queUro anni dopo (7•2-152.8) lo etCMOSenato 80il,>e!C il dc· creto perchè Cfli contribuirono a tener lontano il pericolo di una oc,cup,i• r..ionc d1 parie dri fran«si diwti a Roma per liberare Clcmtnte: Vll 11ri gìonicro dei tedC11Chi (15,27.28), }"or,e per qUC1ti nuO\li favori cM gli el,"'i ~,.tno i,1 A~n•. o, in generale, perchè il tclVlggio loro fOMe dhenl.ato più n1ile qui che 11, 1rove, nel 15.>9.cacciali dal Ducato di Urbino e dal Reame N1polc1ano. moh8imc f.miglie si fermarono nella eillà dorica; tante, che ,i do,,cne all;,rgare il ghcuo e ~1ruire altre due Sina1-oghe. E questo è certo il ktro periodo mi,-liore, per quanto an-eno per i::li anc-1.ani. i quali, dopo a.·er perduto la libertà (15.)2) do,·cncro ~ubìre la 1iraonia del C..rdinalc Accolti. troppo di"""r&Odall'Albomono. \fa sa• pendo in quali mitcre cond~ùoni era caduta la popolazione ançonit.an1, Paj)4 Paolo lii coHC1'$1!C La franchigia del porto a Turchi, ebrei. e altri infedrli. per ri$011enre un JN) il C(lm~n:io che era anJato mo1tndo in quclrultimo 1,criodo. Ordinò 1nche che ,.li eb~i non fOltfero CO$lrcUi a portare il • aim1n > (&ignoJ. Ma dopo la citata bolla • ì giuòciu.anti por• tu,the&i abi1an1i i-n Ancona con,-cnncro col ~h,tislrato di della città in alcune con,'Cnr..ionie capitoli. che preacntati poi I Giulio lii sucCCltlOre di Paolo lii, furono 6a lui confcrmui con Krevc in da1,1 6-1:.!-1~2>: a,tcvoluioni cMI furono però ben p~to .revoca.te da Paolo I\'. · Q~to Papa, f~. ed 11 dire del Oa.anni, iracondo. fece paiz_arc agli ebrei anconitani le m.o,·e larkhnr.c. e pentito del Breve rila5riato il 28 M.:ttcmbre del HO primo anno di pon1iheato. in fawre del loro commercio in Ancon1. col quale si autoriQlvaflo i rnc<icshni a portare la loro merce in tutto lo Stato Ponbfìeio, il 12 luglio fSSS pubblicò ordine che f05...~ nuO\-ament.t chiuso il ~hctto e che queflto aveue un ,olo ingn,MO ed un, !,OI,, UKita, che porta•ro il .CgRO nel cappello. che Heut.ro una SOLI Strlapga: dandogli IO g;icmii di tempo per la ,·udila dclk merci: degli st.tbili urbtni e ru.stki. kÌ me.si. Non potcstero 1,·ere nè nutrici. nè acrvi o ttn·e cristiane, nè libri dei banchi e merean1ini luini o ital~ni: tola m,rrutu ... di cenci (tola irte &t ... zz.ariac ku eco· ciariae): niuno &tu dio di tcicn~. uh·o la mcdkina. da not1 C8Ctti1arsi 11t.rò acbbc.ne richie:&ti o prcg1ti, ,-.:no i criatiani: che faCCMCroi JDffl di giorni 30. e nOfl potcascro nè tenere, nè wndcrr, fin dopo 18 mc,i compiu1i. i pegni ricevuti in cautione. Nel me<ldimo anno un altra bolla di Paolo 1V richiamò una disposi• ti<MICdi Giulio 111, cioè et.e ci..,tcuna SiMgoga paguac IO ducati d'oro 1nnui, e che la pi.:a ri«- supplille alla più J)Ol'Cn. Lo alt.MO Pontefice. che chiamava gli 1pagno]i e eretici 9ci,m-a1ki e maledetti da Dio, 11C1De di Giudei e di Mori. feccia del Mondo>; mandò h1 Ancona Ceeare C.,I. nabl. commiMlrio contro gli cbtti, che, fuggiti dal Portogallo, s,·e,·ano iniziato i loro rnct:ttCl"idi atroziini cd 1ffama1ori in quella fenile terra anconit&M. Ll fece perquiai~, carcerare; li condannò al fuoco: soJo ecampo, il battclimo. S.lito 11 pontificato nel 25-12-1559 Pio IV, ebbero nuo--·amcnte tranquillitì. cd anche una certa libertà nel commctt;io fuori del gM:110,tanto ehe crebbero ancora di numero e nel 1566 li cootanno nella Mn-ca anconitana ben 34 Sinagoghe. Di qucsll libc.rù abust-rono 1cwerchiamente a danno dri cri1tiani. Il 20 maggio 1566 Pio V -proibì loro di Yl(t.ltt -per lo Stato pont'6cio. e e tutli U coelringc in Roma, A,ignone cd in Ancon• >. In q~e tre città li volle chiusi nei gheni, os,c"ando rigorosamrnle le an1icl•e di1poeitioni. 20 Guai, in quelrepoca, &e un ebreo &\"CSIC11lito le !lt&ie del J»lazzo Comunale per parlare col Pode&là o coi tuoi ulflciali. Non pott"'1no nemmeno c-hìamarli o Iuli chiamare rei- Iuli .ocndrre • parlare ton loro nella loggia o nel cortile di detto paluzo, pena 25 due-ah d'oro. Una 1uocee,i,w-aord.inania di(lc che: e: niun c.breo masc:h!Oo femmina dall'ora teru. del giovedì santo infino alla nona incluti,·a dc! 11ba10 MOIO. ~ 111ein: di e.ua ed andare per 4 città, '" nemmeno tener k pone e le flnfflrt aperte, 11lvo il caeo dì parto on-ero di incendio: pena ai contrayycntori dei dlle prt1eet1i ,-enticinqu,e libn: di anconit..ani piccoli. (l'anconitt,no piccolo era pari ad 1m aoldo e mttlo dc:rantic-a moneta juliana) per d11cuno e per ciucun21 ,-oha, da applicarti dal Comune: e facoltà a chiunque di accuMrli col premio di uru metà tkll1 condanna e con .ijCgreio dell'accu.u ,. Ai tribuli pagati in Ancona cbg.li eb~i, 1i aggiun,:cu il conlribu10 alle 1pel!tl dei giuochi d'Agone e Tcetacc-.io, in Roma, 01c fin dal 1465 Paolo Il neva inlrodotto l'use che alcuni giO\·ani d1~i, il primo lunedì del carnevale e: C<JrrN&Cro il p,ilio > a ctei deactinato. nel e<>r!<I del popoln romano. menlrc I fattori ddb Uni,-er1ità, coi fhbbini aceom1N1,;na1ida molli ebrei, precedevano II piedi la C1\'alca1a dei \lagisirali del4 ciui fino al Campidoglio. O\"c ~OOC\'ano ai me&e.imi eer11 :liii di 055equio. Spcndenno in ciò più di 300 ,cudi all'anno. Qua121 uunu durò per più di duc. M:COli,filleht Oem,nle IX con Outro,rafo del 2$.1-1668. e: cons.iderata la poca convenicnu eh.o: provienr dal ,·cdcni correre detti eb~i. ed il poco decoro che ~ multa nei Ma,:i 11rati. che cualcano pu la cillà nel CONO, preceduti dai mcdcsin1· >, t1»peudcv1 deua uunu, maotencn-do prrò que.14 di rendere ~quio in Campidoglio 1i Magis1tati romani, e di fan: ogni anno alrini,:ìo dd mc1e di genn1io • il DcpMilo del Popolo romano di scudi 300 >. AlcM,tndro VII, l\'Cndo il IO luglio 1659 dttrei.to che i:li ebrei non 1eneMCro e boltc,-he, fondachi. m1gnuni e rimruc fuori del ,hcno >. e vietato • a~uun1cntc il ,·cnden·i e nc«oz.iarvi. quand""111Cbciò fOS,M• penne~ dai VcACOvi.nt tenerle aperte, ~ pcm0t11n-i. nè tenervi eongn!ll,lli coi cristiani, nè CO(t.li ebrei rncdwmi >; vieu,·a inohre e: il p,e, riollare fuori del i:})CUO:t do,·e ciHcuno dO\·e•·· ritirarsi noti più lardi di un'ora di no11c. r la ma111na non J)OIC\a u.,,cime prima del ,:iomo fallo. '<!lto pena di 50 ecudi o di tre lnlli di corda in pubblico a@E uomini t della fru-.ta allr donnr. Richiamale furono dunque le 1n1icJ1e rnlrizioni. Fi• p,er il vi,cre. ,i, per il loro commcreio. Pio VI il S aprile 1ns a,·e,,• pubblicalo la proib,izfone 1,:li ebn:-i di com111Crciarecoi crisliani. Nonostante ciò. e: arrogandosi ffl.i la hbcni di prendere dii critiianì lezioni di mu~ica e ballo> e e: con lfronlaL«u Ji6'-snilc facendosi lecito di andare a giulX'are nei pubblici caffC fuori d..\ ghetto•: fra Torumuo Lorenz.oni Malteutti dcJrordine dei pr(:()ica1ori. lnqui5ilore Wncralc dcli, Marca anconitana e Dekga10 S11CCillcdella Sede ApNlolK"a C(Hltro c l'ereiic. pra,·ità >. il 14 ottobre \785, facendo UMI della ,ua 10lita clemenza, ordina • proibi!'«. cd cspre8MJMntc comanda. cbc. ncuun ebreo abbia ardirr di prendere d1 cri,.1ian1 la.ioni di ,cr11na IOrU d'iililnuncnto ,ia da corda ehc da fia10, e molto mr,10 quelle di ballo ,ccomp;i,Jnalo o no col 1uono del ,iolino. nè in ,ghcuo nè foori di ~hcuo.. cd ahreaì di non arbitrarsi di fare UiO dell'opera fici cri,.ti1ni specialmente ne i giorni di sabato e in quelli fealivi dd cri5t.iancaimo nelle cOK ac.rvili domct-tichc; totlo pena di ecudi 500 d'oro>. Oltre • ciò proibì anche il Jiuooo nei caffè e richiamò rosscn-.nu. com• plcta dei re,r:olamcnti confcnnati nel 1ns e 1pc,cialmentc in ac«no giall<- da portarsi dag)i uomini in ogni IUOf;O e in ogni lcmJ)O. dentro e fuOn del «h,etto, e rn tutti i luo~i abitati. e: topra il cappello ben cucilo snpn e tollo la falda, acnza alcun ,·elo o fa.tei1 se non in Cito che non fop.~ dello &1C910 colore>, e dalle donne e: in c.1po. &c:opcnainente:, acnu IDI'"!• 1crsi eopra il fau.oleuo o altra COI& con cui venp ~10. sotto pena agli uni cd alle ahrc dì .cudi 50 per ciucuna '"oha, della formale car, ccruione e di altri corporali ad arbilrio eom1,1latil'allK'nte>. I tributi che rUniVf:1"$itàisraelitica di Ancona paga,-, aMualmente ,ia alla Oucu che •' Comune, uccndevano 1 5668 .cudi ,emani, per fìuo delle stanze dclfarchi,io, della deputaùonc, dclroepizio dc,-li ebrei portri \';lndanli. e dei porboai del ghetto. e per 1hre lpCle &1ra.ordinaric.Do,~• poÌ"alla C.mcra Apostolica ecudi 287: per le fcs1e d'A,tonc e Testaccio ne (i.o\·e,-. 113: al Comune di Aneon.a per il duio anlico, e per le collene pri1:iler,tlk e della mercciuuo ebrea. 2.38: pei regali di Natale al Vncovo cd al 1uo Vicario. a.I Delegalo. al Scgreurio ed alrlspenorc di Poli.zia. al Colonnello cd •i Mai.giori di pia111, all'Inquisitore e al ,uo Vicario, ne 1pendt:n 1(1(1. Ai rei::ali di Natale si a,1,:i11n,:c.-anoquelli per la ,·cnuu di ~ni nuovo YCICO\-oo Oclcp.10. al quak do--eu eMCfT donati una e: 1Ctivani1 , d0ar,:cnl(I di circa onco 40. C<11t1lK'Chero m pani. cioccolato. cannella, ,:arofani. canditi, caffè di Lcunlc. in tulio libre 7b. più uno :rttehino aJl·anticamera ed uno ecudo alla sala. UMBERTO SORITI

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