La Difesa della Razza - anno II - n. 15 - 5 giugno 1939

questionario ~, ~. ~ O- ~ Il Pro!. Allonao de Sario ci scnv@ do. Mol• leito Il Duce, con lerme:ua vmle, ha pronunziato un altro dei .suoi bo:.ta, relegando 111 sol!itta, e per sempre. lo voluta esistem:a cii vincoli di gangue tra l ltoha e lo fronc1a. La credenza era !rutto di un sentimentali. uno fatuo, la!,o. servile. di bosso conio. or• mai meno 111 !uga. e ch"ebbe la suo ragione d, &s&ere in tempi di umiliante osserv1mento pohllco. Oggi 1I fo:ic1sm0 pcissQ ng,orosamente al crivello errori o false valutazioni d1 eventi stonc1. La Francia non à nosira $0rella e nemmeno sorellcutra. Vìltono Allieri, nel sonetto con cui chiude il M11<1gallo,h chiamò, e t>.n a ragione, Galli. G,omo v•rrò. torn,rò il 9,0,no. ,n e,,;1 Rad,,.,.,, ora:o, 9\·;,01, 11:,,(lllnO In ,;ampo audaci. • non col teno ol!ru, In v,l d1!ff(I mo de1 Golh o d<ll'ltlo A.I lori, hanco ll)l'Oftl orO.nt, d1,1I l.,:i virtù prla.,;a ~ i ..,,.; cormi. avrnnno Onde ,n inembror eh· .. ., 01.0 1,..r eh io 11.11 o·,nH,shb,I homma avvompernnno E ormah allo, d, qu•I 11.1,or«i.ai. $p,tolo ,n in• doll"C>Pf• d•t lor Av, rman !!ne r,me a Galho Haer h,t1.. •• Ma losciamo stare Allieri, e nor1 distur• b10mo a11ri noSlri grandi diamo la parola e: fr011ce111s.a1mgoenerale Pelec1er, il quale. in una conferenza sull'anima del soldato l!"Oncese, lenuto a Bucarost. il 2 1prile 1914 ripetuta, con ostentalo ot9oglio, il 3, 1\ 6, il 7 dello stesso mes. ed anno, a Braila, a Jassy, a Craiova, ed il 2 maggio, sempre del 1914, a Parig:, solennemente affermava t: I Golh sono i noslri onteno\1. Lo loro antica na~ion-:llitò non fu modificata che superhaalmente dalle invasioni romeno e franche. I tram dominanli del loro carotiere pn- ~it,vo non lurono sensibilmente alterati dai sccol., dalle guerre, delle rivoluziom, e, CQm., u::."'11 s:ori->grah henno provato, il sangue de: Galh è quello che scene anche OQ,Ji nei:e noatre vene. Quali sono questi 1ra1ti interessa conoscere. Cerio, la l1hazione è nettamente tracciata e la somighanza è •n· conlrwta.bile, ma i Galli ed I francesi non hanno Ira loro una gronde somiglianza, non sono I due Menecmi di Plauto. Il nostro capo (' ,m Colto puro sangue. Il nobile ontenato ~ nei hgh Y1venli. Sono I Galli modemi, A911 da braYi oggi non può non voler d,re sem• phcemence cne condursi come i Galli s1 con• ducevano un tempo :t. t cosl condude\la < :o v'ho mostrata l'anima degh antichi guer• rieri Golh e. at1rave1aoo la nos1ra stona r:11! lenaria. lho seguita lino ad 0991, nlevondo le 1ros1ormaz1oni subite per d1Yemr queHa del soldato francese. Dopo d1 che. o guer· rier1 Galli. soldati dl Francio, d un lempo e di oggi. tutti Vi chiamo a raccolta>. 11generale Pc\ecier, con lronchczza d, cui gli lacc1ar.:.0 meuto riconosceva però. che la spada di Brenno - & lui ]"antenato non valeva < quelle: d1 lerro temperoto dei Romani , 1 Ancor meno l'oro francese deve valere a petto dello spa:da romano. Catlo Cuma.no di Lenci ci ha scritto Ancora l'esperanto:> SI. ma per l'ultima volta1 Dopo di che non v 1mpor1uner6 più; nemme-no se q:Jalche esperonh:slo vorrò mandarn1i, ,nveco che opuscoli d, propagonga. 1! testo originale del Fundamenlo e lo totogra!ia del compian10 Zamenhol, con hr· ma autogralal Questa volta è do Cetonia che m'arriva un paechelto di 9iomali e d altri stampati. Lo speditore anonimo (pare che Ira costoro 1 anonimo aia dt prammatica!) ha segnato con la matita rossa I passi comprovanh l'ortodoisia lascista e razziale dell'inperon• 11smo 1talianOP Nulla d1 nuovo, in fondo; nulla a cui non sia g1èt slato risposto - esphcitamente o implicitamente - e da voi, con grande dottrina e maestna, e da me con 1 m1e1 pochi lumi. Sta 11 lauo che 1 esperan10 & d'ispir<mone ebro1ca; i::;erdò; nella più favorevole 1potes1. dovrebbe intervenire una cliscriminonte an• che per esso. In attesa della quale nmango• no <' noi il diritto ed il dovere di denunciar• k. come anli•rcmano; dopo la quale - se mai una ducuminante v1 earà - prvdenzo vuole che .. i conhnu,no a tener d·occhic gh esperanlish, come genie • che sta dietro la l)"'~siana >. Anzi reaperonto servirò a marav19ha per riconoscere un <:i!tto numero di quegli ebrei dcmdNtini, per Oltra via non lacilmente indtviduabili, 11 cui pericolo lu sognalato anche dalla nostro R1v1sta. con un articolo di Umberto Angeli. Sono het1ss1mo d·aver sollevata una que• elione non pnva d'importanza (direi, orm, ch·,t s1010 mest.o il dilo sopra un punto auc1 dolente de!J'mtemauonahamo ebraico) e vi nnçor'.:u.10. Per chiudere la questione pubblichiamo ,,-;e:ste all:e lettere su\i'esp,eranto. Il capitano della riserva Alberto Mengoni d: Rocca San Casciano ci ha açritto da Ge· nova quonto segue fl,;:::hco p(:r ,:entu•ore ,ullc 9•Y~er.'.l.1 q .. , to hanno scnt:c Cario Cu:r.ano d: Lor:ci a.;s.erendo c. l'uso e !'maegnomento dell'Csp,eronlo (r:- • j"ol conosce altra h~,gua un1ven1ale} :aµpc tentmo un vero e proprio attentalo alla m'.e• çrita morale e cultu:ale della rouo Detta d1ch1aroz1011e che l'aruco!is:a lo o priori per di~1 ar.ur,irato dell·opera aen:~ c.~"' ·tiene svolio da voi è mollo az;:ard<1::;: ,n quanto I unico scopo dell C,.peronto è quello dl fac11itare ogni re:az10ne Ira g uomtm. isenza dillerenza d, nozione. rozi(1 o lingua come ne la lede lo statuto dell·a. sociaz1one eai:eranhsta universale nelle :sue pm!le :igh(l acceuate all·unan,mltà in un<"> de-. primt congressi hno do] I. ottobre 1910. Lo studente Pasquale Aniello Jannmi cb Milano. dichiarando (anch eg\1 a pnonl Ò"' è d accordo pienamente con il camerate Cumono e che l'ebreo Ludovico Lczzarc Zamenhol ha adottato I Esperanto per la sut'.i propagcn<ia sionis11ca Ciò non è vero, dal momento che pe:• rone degne di lode che hanno avvicinato il Dr. Zamenhol (oculista noto il 15 dlcem• bre 1859, mot10 il 17 aprile 1917) assen· scono c.hc egli dopo uno studio non brevt si dec:S4' a rendere di pubblica rog10ne l:i: nuova hngua univeniale (propugnata lino dai lempi antichi do Bocone e Pascal) come corollario della consta1azione che a Bielo· stock (suo paese d1 nascita, alloro d, circe 3 mila anime) si parlavano diversi d1alelt\ che meuevano a dura prova la non loc1le comprensione de9h abitOtlli di detto paes~ nonché dei paesi hmitroh. Cumana in un suo successivo art1colo le notare d1 aver ricevuto dalla U. E. A. (pro• babilmence - replico io - dalla sede di Milano) un opuseol<itto da propaganda esperan1is1a, che dichiara ortodossia poli11ca e razziale 1I mono ]almo d1 cui si lr091a lo federazione Esperantista llahana appartenenle alla federazione Fo.sc111a Enti Culturali; ma non 150 precisore se detta apporle· nenza nsa!Qa o meno ad epoca an1eno:e alle recenti provvidenze razz1ah, mentre ~· so assicurare che ha il suo ccntrollo polinco. La insinuazione che una hngua universale offenda i senhmenh nazionali perch& neutra brutta. artihciale, insonabilmente grottesca, è un'aflerrna21one gratuito. personole e completa:nen1e falsata nel conceuo ge• nerico. come & inquahhcab1le quella che Roma non ha bisogno d"interpreu e pani• colarmente di un interprete eunuco. Rmg:a• ziamcnli anch<i a nome dei numerosi sam1• dean1 i quah sono certamente d'aeco!do cot. me nel dich1arore che Cumano po!ovo "'J::;;:~:. men, ben diven;amente. La contraddizione atride:ite è propr.o quei· la eh egli si s!on:a dt dimostrare. co:ilo~.

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