La Difesa della Razza - anno II - n. 15 - 5 giugno 1939

ne, \encti, è un",lltu prO\'a sch1accianle. Gh attuali medi terr.me1 ddl'hali1 del sud, imecc, )J("r b. persistente doliw. ccfalia che si riscontra, upprcscntano una nricti tip1camcnk 1tali;ma :nendo mantenuto una smgolarc purezza di razza. Se si è ammessa una re1lti morfologica delle razze diHrsc bisogna necessariamente ammettere anche una singobrità p$ichio di ognr razza. Ed il fotto che popolatiom iuliane presentino caratteri antropologici simili a quelli di 2lcune ,aried germaniche non ci dice che csisu. anche una idcn. titi psi<hica; per questo ho preferito p1rlare di varietà e non d1 r.u:za perchè ammettendo l'una anei implicitamente· ammesso anche l°.lltra, mentre è uni,ersalmcnte riconosciuto che se il complesso psichico italiano procede parallelamente .il ttdesco è anche ,ero che k tendenze dei due popol: presc-ntano caralteri ben lll\ersi, dornti soprattutto alle m. flueoze dunatiche, come ce lo mostrano gli usi e costumi cosi \'arianti da regione a regione. Il carattere del tednc-o è troppo noco per essere ulceuor. mente illustrato; 1 brachicefali nordici, diceva Gahoo, sono muse disciplinate che non si a_gitano\'lnamente dietro m1lk idee ed asp1raz1oni,essi s1 piegano bensì al buon senso dell.1 l'1ta puiica: amano i fatti, gli atti, i calcoli; i meridionali im·ece sono mobilissimi nelle idee, impulsi, i ed anunri delle ribellioni, prochn a decidere a colpi di testa gli awenimc-nt anche più importanti. I nordici in\cce pcrchè mancano d1 questa #tr.inde eccitabilità po~ggono I car.meri psicolo.i;::ici l"he s'imperniano sull:i freddezza e sulla lentezza, cioè.-o. utten dc:1tulto opposti a quelli del medi1eruneo. Non mai d1stratt1da banali emozioni hanno i nordici sp1ccatiss1mo il scmo pratico dell:t \"it:i non mai scosso dagli ur.1Fam psico. logiti di una frn·ida immaginazione. Al contrario del men. dion.de 11 nordiw non ha un'intelligenza cosi u.pida e agile e la mancanza dcli.a pronten.a nel con«•pire e nel compren. dere è supplit.1 d:t una dote opposta, d.1lla tenacia, ciOC,di s\'lscerare l'obbietto applicandOlÌSi con tenacissima forZ.l Ji \Olontà. t'influenza del fattore antropologico sullo S\'Ol~1mento della ùta sociale è spesso comb.muta, mentre im·«e è da con. sider.usi il substrato materiale della , 1ta socìale. Come spi<·· .i:::arsiad esempio fa , ira tumultuosa di molte repubbliche dell'America del Sud senza ricorrere all'm1erprt1nione an. tropologica, nlc a dire cioè all'incrocio dei bianchi con uzze d, colore inferiori che ha crc.ito nelle popoluioru di quelk repubbliche una psicologia collet11va O\"Cdomina b psilO• logia inferiore cd impulsn-a. dell'uomo di colore? Per cui la dnersa «citabtlità delle due nriet.à, uniu ai caratteri ps1. cologici che su d1 css.2; si imperniano possono giustificarci la di\crsiti Ji \'ita sociale presso gli uni e presso gli altri, solamente \.l tenuto presente che il prC'\·:aleredi de-terminati caratteri antropologici ne_gl1italiani <' n<'i tedeschi non con. duce mai a tende-nzc estreme m1 dal punto d1 vist:i psiclurn si tr1tta 1n\"eced1 una maggiore: inclinnione ai moti senti. mentali negli uni, mentre ncJ;h altri preulgono i nicol raziocina.ntj, Si s.2; bene però c:hc se ,,ntropologica.menc italiani e I<'• deschi sono <li\'CtS1,pur tutt,1.\'ia nella loro COSCÌ(-'f1?J. essi $000 stfllili; e da questa coscienu, do\·t: è ,,i,·issimo il scn. timento di fouell:inn. sc:iturisce l:i conmnanu delle idee e ddle aspir.uioni che, attra,·erso gli anenimcn11 storici e sociali, lega i destini futuri dei due popoli. EDMONDO VERCELLESI Rogano ted•-.ea

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