pcrchè- con ogni probabilità non tendono .ti ~ra~ini inferiori ma sempre a quelli superiori. La fortuna d'Italia esige che il Fascismo liberamente e trionfalmente prosperi, e conduca a termine i suoi programmi pre. senti e futuri; di naturale conseguenza oc- ..:orrc ch'esso identifichi sempre meglio e con certezu gli Italiani falsi da cui difendersi e gla Italiani veri sui quali poter coniare fino all'estremo limite.' I Nel definire gli Italiani e scindere i \'Cri dai falsi, tre sono gli elementi di giudizio: il carattere fisito, il dato anagrafico, il car::attere mor.ik. Quest'ultimo meno ::apparentrdi tutti, ma più decisivo. Per il Cllr.ittere fisico, quando la pelle di un indil'iduo è nera, gialla o cuprea, cade ogni dubbio: qucll'indil'iduo non è italiano. Quando la pdle è rOK'a il dato 1nagrafico acquista valore in senso negath·o, cioè qualora dimostri che J'indi,•iduo, per essere ad esanpio di famiglia d>nlCa, non è italiano; ,I dato anagrafico non è per contro suflicientc a provare, da solo, che un individuo sia italiano; più del dato anagrafico vale, ul taJ caso ancora, il carattere fisico. Direi cioè che fra gli individui a pelle rossa si.ano probabilmente ita1iani quelli che nel viso e nella corpori.tura si avvicinano o corrispondono al tipo greco-romano e più difficilmente iblliani quelli che più se ne allontanano. Per mia personale preferenza, più che g1ec0-romano, dirci romano scn2·a1tro. Col puro tipo della statuaria greca :assunto a modello, avremo degli efd>i, dei poeti (Vincenzo Monti), filosofi, esteti, opportunisti cd anche stolidi, a1ti e flessuosi: averne qualcuno va bene, per Ja fun:z:ione di superuomini, ma che non siano troppi.' Preferisco il tipo che prenlc nella statuaria r o m a - n a pcrchè- più tenace, volitivo, conquistatore, leale, virile, intransigente, basso e tarchiato, quadrato e maschio in tutta l'estensione del termine, così come il greco è più ova.Je, più femmineo. Il romano ci darà anch'esso dri poeti, ma del genere Parini o Alfieri. Con ciò ammetto implicitamente che il viso è lo specchio dell'anima, che ai complessivo upetto fisico di un uomo, cara.tteristico di una razza o di uno dei suoi rami, corrispondono nell'uomo stesso contenuti moralj e intcllcttuali carattC'fisti<i di quella razza o di quel ramo. Ciò che si è detto dell'uomo vale, ed ancor più, per la donna. Al Fascismo occorrono donne prolifiche, tipo Romane dei tempi aurei, non donne tipo ctèu. greca; donne al naturaJe, non artefatte e imbellet26 tate all'uso dj Sodoma, Parigi e Hollywood; donne dille chiome di color "ero, italiane, non di falso colore britannico. Appunto perchè, come dicevo poc'anti, i: dato anagrafico ha un certo valore solo in senso neguivo ma ne ha ben poco in senso positivo, noi siamo autorizuti per l'uomo, come già normalmente e ragionevolmente per gli animali, a giudicare dall'upetto. Anche per i cavalli e i cani di raz:za. c:si. ste l'anagufc; se domani, putacaso, un alle. ,·atorc vuol dimostrarmi coi documenti anagrafici alla mano che un levriere è di r2.u.a pura., ma dall'aspetto dell'animale facilmente scorgo che non ha i caratteri del levriere, posso ancon credere alla buona fede ma non all'autorità dell'anagrafe e non posso accettare per levriere un cane che non lo è. Debbo supporre cioè che mentre in linea di diritto quell'animale: è figlio di levrieri, in linea di fatto uno dei suoi genitori, o nonni o bisnonni (per un caso accidmt2.lc sfuggito alJ'allevatore) non era un levtierc. Come ci difende l'anagrafe dai asi accidentali del genere che si verificano (e come!) ancht' tra gli uomini e le donne? A noi, per il pie. -- no 1rionfo del Fa. b scismo, cioè per il pitno tnonlo Jell'ltalia, occorre :t.\'CrcCt'rtuza che determinati individui siano o non siano italiani, sapere se sono al c1so di agire 'O non agire d1 Italiani. Specie quando upimno a posizioni dc<isi"c: e Ji responsabilità, che siano italiani di diritto non ce ne importa un bel nientr-, quel che conta è che siano italiani di fatto. Ecco perchè, più dell'anagrafe, ha importanza. il carattere morale, benchè io creda che nella pluralità dei casi l'uno sia intimamente collegato all'altro, cioè che italiano sia e agisca da Italiano chi ha il fisico aspetto dell'Italiano. AJlora ne deriva l'opportunità di svolgere un'attiva campagna iconografica, per volgari.z.ure la più diffusa conoscenza del tipo fisico italiano maschile e femminile, al molteplice scopo di indirinare le preferenze sessuali, di proteggere: nella \'ita e nel la\'oro il tipo italiano, a detrimento di quello non italiano, di selezionare insomma la raua e di fare, per quanto possibi.le, anche per l'uomo (ani.aule grazioso e benigno) un allevamento ruionaJe, onde avere un prodotto italiano sempre più puro, e perdere strada facendo o adibire a servizi infe. riori i relitti non ita1ian..i, trattando loro come essi han trattato fino a iC'fi gli Italiani \'t"ri. ' • t nogra.6ca è tanto - LI.campagna ico. più indispensabile dq,o la prolungata tolkra.nza di quelle aberrazioni artistiche, Spa(ciatc per modernismo, che ancora vanno pet la ma.ggklre e tolgono agli Italiani l'abitudine di riconoscersi nei lineamrntt nobili, spec16ci della r3z..t:J.Non:.,. stanle quelle aberrazion, siamo ancora in trmpo a precisare e riconoscere il tipo fi. sico dcll'lt.ùiano; ben più arduo sarà il definire e riconoscere il c.uattere mor.lle proprio dell'lt;1.liano. Il prodotto quasi puro, fisico e morale, lo abbiamo già nelle cla.ssi cont.1.dine, meglio ancora nelle montanare, un po' meno in quelle operaie e cittadine, non semprrfacile a trovare nelle clas5i borghesi; appunto perchè dalla costituzione del Regno fino al Fascismo gli Ebrei e i loro complici (per questo soJo fatto so.spetti di es.sere bastardi d'Ebreo), avevano conquistato una ad una tutte le posizioni dominanti, tenendo e mettendo in disparte coloro che oltre ad essere Italiani di nome lo erano anche di fatto. Per fortuna, oltre e al disopra delle classi borghesi, abbiamo oggi le classi dirigenti del Fascismo; quelle dte sono all'apice e hanno dimostrato b. purezu del loro sangue con ciò che han saputo fare; que11eche 5i gettarono nella mischia fin dall'inizio, quando vi cra tutto da perdere, nulla d;i guadagnare; quelle che non furono fasciste per VIVERE SUL Fascismo, ma sempre hanno saputo VIVERE IL F~ismo pcrchè lo avevano nel sangue. Queste d:a.ssidirigenti, oltre il moltissimo che hanno compiuto, non potev.wo fare nei primi anni un completo repulisti, hanno dovuto chiudere molti occhi sino a che fu. rono obbligate a socchiuderne uno per il caso degli Ebrei al mille per mille, degli Ebrei talmudici, confessi e manifesti, cioè di quelli dai quali è più facile difendersi. Le classi borghesi, come razza, resWlo tut. tavia inquinate, iJ Fascismo non lo ignora e continua la sua ma.rei.a, per agire a tempo debito : non si tratta di gettar via gli impuri, nè di perseguitarJj, ma di rendere loro pan per focaccia, di fare a loro, figJj di Italiani falsi, quel che i rispettivi genitori han fatto in quri sessant'anni ai genitori cd ai figli degli Italiani veri. Si tratta di riprendere: l'azione del Risorgimento, di far sl che l'indipendenza non sia parola vana ma fatto reale, si tratta di restituire: integra J'ltalia agli Italiani dopo avere idmtificato e messo in disparte gli intrusi. li Fascismo vuole gradualmente affrontare e risolvere H problema. della purezza della rana in tutti gli strati della Nazione; col tempo non si contmterà più dcll"anagrafc, awi debito riguardo all'aspetto fi. sica dell'individuo, ma sovratulto calcolerà come già caJcola, il carattere mora.le dell'individuo, per scindC'fe l'Italiano vero da quello falso, mettete avanti il primo, spin1;.ereindietro ed eliminare il secondo. La Ri\'Ohu:ione --■ ;:t: 6;iit~j= ~;: costumt", del uratterc, delle distanu sociali è appena incominciata. UMBERTO ANGEIJ
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