La Difesa della Razza - anno II - n. 14 - 20 maggio 1939

RAZZA E NELLA POESI \''è certamente differenza ira l'a!-::,o.1luta. imransi.~C"nza del n~cchio Catone C' le couC(zioni del poeta Orazio. Basti ricor<larc <1uanto dice Cicerone nel libro l delle Ttuculana.: Disp1'1alioncs :i.llorchè parlando del tardo S\'iluppo che cb1>c in Roma la 1,oesia, ricorda come questa foss..: tenuta in 1«0 conto dai conscn•atori, primo dei quali Cato· ne, il quale e fece colpa a Fulvio Xobiliore d1 an-r condotto M.-Co JIO<!h nella pronnc1a >. In rc;dtà Fuh io :-.;obiliorc non conduss<' poeti nclla 1>rm·incia, ma un solo JH)tta: Ennio. Quel poelas nH.'S!>(l al plurale da Cicl·ronc, che riporta un gmdizio lii Catone, sta a dimostrare come llttcst'uhimo nutrisse disprcuo per I poeti. E' onio dire che a questi estremi 11011 ).:Ìllnsc Orai:io. n(· potc\'a giungcr\'i chi, come lui, si sentì Sacerdote delle ).lusc ~ fu tan10 ctlnsa1>e,·olc dcll'o1>era sna da pott:r con giu)to orgoglio esclamare: lo /io t:rcllo un mo,mmcnfo pi,l duroturo del bron:o. (Libro 111 • Canne 30•). Xo,,ostantc le di\"ergcm::c, che devono aurihmrsi al carattere di\"Crso d<:i due romani e alla tJiycr:,ità del tempo in cui , i,,tro, tro,·iamo che tra cli c~si punti di contallo n~n manc,'1110. Cau,n,: rinnegò lutta la grecità con un ri~on· t·ccn!lÌ\"O, m;1 i moti,·i chç lo :-.pin• -.1·rn a ciò, cc , ogliamo intlagarnt• k c.1.u "t', non ,,0110 poi lontani d,1 laute conce• 1ioi1i che 1ro\'Ìam<• nei ,·cr,i del \'enosino. H;1~t;1il eonironto di un pa:iosodell'ora• Zhlt1t' di C1tone in fa,orc della l.<:gge Op· pi;1, ri:)ort,tto nel 34• Lihro ddlr Storie di Ti10 I,i\io. con il Carme 4·• del Libro JJI• ddk Odi di Orazio. Dici! Catone n<"l luogo citato: e Lo Stato di, il'nc piì1 florido di giorno 111 giorno: ccso fa continuamente nuo, i llrogre.ssi: ha già distc<;O 1I suo dominio :sulla Grecia e snll'.\sia, pae~i opulenti e pieni di tntti gli incentivi. che possono ri• sHgliarc le pas!-i,1ni: noi abbiamo gi.ì posto le mani fino sui tesori dei Re. Ma ap• punto questa opulenza è quella che mi at• terriscc e che mi fa tremare per la Rcpubhhca. Temo che le spoglie dei ,·inti ci sia• no funeste e che, da rapitori di lame ricchenc. ne di,·entiamo gli schiavi :t • .\ qucs10 brano dell'Orazio1;c di Catone Gu•rri•ro lati.no d•I (V .. c. a. C. (sopra) - ia riscontro un p.. 1.sso del citalo Carme di Legioa<rrioromano d•lla fin• d•llo repubblica Orazio: 12 Pindoro, Oro:r.io. Anacr.ont• (parll~C'.a:'!

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