~perialismo giudaico dica. politica. Formidabile è la requ~ilo• ria del~; ,·erM>la fine del ~uo «Tra• ctatU3 » redauo pu lo più in latino, in• elude qucsto ~ignificalivo ionetlo: e Cii. dieci e .tt-lle dadi in JU,n 1,cnlul"I, o popolo infelK'e. in,·oho Jemi. e per<"OMO dal Ciclo. oimè non IA':mi ani.i in faccb 11 n!ti,::o il cor 6indut11, L"orrihill' mNluu è rnnpia u11.n11, cht h rendi' iMen,i;Jlo •i m.ali f'~lttn1i, e f1 e~ in !')('De il PunilOf' non te.mi, bua in lf' la pttfìdtl, omai natura. St-allor che inttn,i al ,i1cl d"or por&Nli, ti fu con b "'1a poh·c il cor purgato. o,r lutt 3lralma il tuo "il fmngo 1p11!'Nti. •: t!ol' Nllnlo Ut,ll~&gilr fè ii:rato; Lkh adora il Redtntor, che gii u«;~i. f' ,i1 la tu.a fortuna il tuo IM'Ct'lllo. Vincenzo Hossi nel 1816 rileva che l:1 emancipazione dei giudei e nuoce alla 80· ciclà. che non sari mai • 9ualunquc c,·cn, lo tranquilla colla novella incorporuio• ne; nuoce alla eieureua dei Principi Cri, ltiani il cui go,·erno vie.ne dalle m1u&ime ebrak.he considerato come il più deletla• bile; nuoce a tuni i M:guaci della Religione di C~isto, i quali rimanendo cos.i ,·iq>J)iù ,•ineolati colla po1>olazionc ebrea, 1i troveranno maggiormente csposli ai pericoli di quell'odio mortale. c:he gH Ebrei potranno talora nucondc~, n1a non potranno cancellare giammai>. Poco più tardi Francnco Gambini si pone il quCilÌIO: e PO!ta la liberlà rli cuho, i giudei, come giudei. i>OSt!Ono tui confonder1i indistinlamcnl<- con ahri membri dell'umana famiglia, nell'unità collettiva di un corpo politico?». Al che ri!pondc che ,:ià gli ebraisti della fine del XVII KColo e del vrincipio del XVIII quali il Bar1olocci, i due Buxdorf. cd altri. furono generalmente d'opinione che l'indole giudaica e non poleva oonciliani col comun diritto politico e civile ». Nella tua opera e L'ebreo pos&idente > aff'~fl!l• il con«Uo dell'assoluta insociahililà ed inconfondibilità del giudeo la cui natura è di.spcniione permanente e dislaoco dagli altri popoli in mezzo a cui vh-c. E il Gambini ncll'o111en·arc che i giudei cman• cipati da Napoleone eono divenuti antinapoleonici ammonisce: e Con tutto ciò non sarebbe forte da consigliarsi ai giu• dei una gran confiden:r.a nella stabilità della loro attuai fortuna. Tutto c:iò clic è ttraordinario è caduco, tanto più .se è fondato sul falso; ed i giudei, come giude~ aono lulli intimamente coNCi che la loro anuale fortuna non è fondata che 1ull'errore ahrui. Ula ha per conseguenu contro di ,è la forza che nell'ordine morale delle cose, e la più polente: la fona della ,·erità >. E ,·cnmdo al s«0lo nostro ecco tutta una falange di scrittori giudei che si accanisce a demolire i"I concetto dinaalico quale continuatore ed e&trinsecatore della tradizione imJ>('riale. Stefano Zweig. Leone Feuchtwanger, Emilio Ludwig, Ltone 1ussbaum, Andrea Mauroi3, Alfredo Ncu. mann cd nitri, &erulano cinicamente nella ,·ila dei monarchi di questo e dei 11CCOli passati e c.lilatano e contorcono ogni cpi- &Odio che a lor giudU'jo in6nni il principio di autorità dinastica; altri C0111t Arnoldo Z"°·eig, Francesco Wcrfel corrodono lo spirito guerriero, che di quella aulorità è soetegno e decoro. Questa lencra• tura cada,·erica è ormai tepolta prCMO i popoli imperiali che que&to secolo faxi• ala innalu. sugli altri. i quali dcll'anlim• pcrialismo giudaico !li M>nofalli c05tume e che il giudaiYRo miseramente trascina nel ,-ortice della dispersione delle idee fondamentali dello Stato e a cui non in• tende ridare Jibertà •ncorchè es.si tullor~ ei illudano di CMCrne i eoli depositari. CARLO Bl\RDUZZI Frat.na.itd n~brcdca.
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