~ . ,.-- ...--- _.--~-- :--=--= ~-·~~ -----== JP!ichè è do,ero!a norma darti ragiont. ain dove sia conceNO dall'odierna visione ACir.ntirica, di ogni fenomeno di natura e poid1è anche quello giudaico è intima• mente connn.M>colla natura che ha creato taluni animali. H!gelali e minerali bene• fici all'rsi.~trr1u della 11pecie umana e tal'altri noch·i. così ci dobbiamo chiedere •pi~azione del come il giudaismo sia &lato ttmpre. in ~za, an-cno all'idu imperiale. ,·aie a dire a un potere accen• Irato allonio al quale grnili e dal quale allinga energia e direzione la compagine 10Ciale dello S1a10. L'origine nomade del gfodaW'no co.li• tulM.'i· 'nndamr-nlo alla comprc1Uione. O.i rifug~--- dal fi&Ursi in una terra e lega afftUo superficiale anche a quella de' auoi progenitori, non può darsi cura per una solida costruzione statale che 11ridi i tecoli; ~ppure in Paleetina i giudei hanno 11Apu1c0onlenere la natura ,·orticosa e dilanianle del loro spirito. Pur rimanendo legali tra loro da un naso ideale e biologico si aono lasciati travolgere da un imperioso movimento di aHontanamenlo dalla base disertando ogni luogo dopo quak:he lempo di re&idenu. Per questa • 1ua atruhura. il giudaiamo risuha •ntim• pe.riale; lo è sta.lo contro la 'romanità dei iH Cee.ari. contro quella dei Papi. contro quella di Muy;olini. Laddo,·e tMO è penelrato al vh·o nel tangue, nel costume ntll'abilo mentale di un popolo, gli ha conferito quui un istinto centrifugo. quale si av,·erte nel popolo inglese cht non aa che a malape:na tenere a,•,•inte al tronco della nazione parti che pu~ ne derinno di recente. Dante rinnovella l'idea imperiale ro• mana, e deriniM:e i giudei (Paradiso XXXII, v. 132) e La gente ingrata mobile e ritrosa», con quel suo genio nri!ta che rese: mrclit-e ehi punte co' ,uoi 1tr11li e l1n10 ~IW cui ru coru:ae, chi nella polve e chi tra ~rim. oruli. e Cino da Pistoia col auo Maestro: Meue:r Bo.on, lo ,Olllro Maniaello 11ot111itando tcrror de la tua ltgp ~10 è ndtinfcmo e p'°'·• quello Mtr1ir ch'è ckto • chi nOII. 1i eor'ftgtoon con hlll• la comune ettUe ,... ton 0.anle 1i ltaNeJla lupa. vedendo il simbolo della avaritia: che mai non etDPie la br11moM.rogli.a e dopo il r,,1to ha piU r•nw: di p1ia il Poeta condanna lo spirito divoratore che è rMmza più tem.i1N:a che ariana. Nel noto ,·erso: e Pepe Satan, Pape Satan, Anti - aleppe > che lradotto dall"el,raico signi• rica: e Qui Satana. qui Sa1ana. è principe:> ,·e.de la ,ignoria del male; in quell"ahro: « Rarcl mai amech uhi almi> che pure dall'ebraico ,i legge: e Non \'O• lett. o Dio, Annie.nlare la mia potenza nel mondo» prcsagi8ce forse il tramonto della malefica potem.a d'Israele. Infine la celebre tcnina: Se mai. c11pidìgi• ahro ,i xrida UOPlini ti•te f' non J~C(H~ fflllle 1i dtc il Giudeo Ira ,·oi di ,oi non rid.. suona monito a chi lrniato -dalla bramotia di beni terreni. non avverte lo 8Chenio della 1thiatta d'Israele e che di 18"110 mal fu matre>. Dall'epoca dantesca risalendo ai giorni n0ittri è presente di continuo nella ttoria l'av,·cr&iti del giudai5mo ad ogni principio di autorità. in 1e sles.,a, eimholo di impero. Umanesimo e Rinucimcnto non aono affatto fil05emiti; anzi per meno loro lo spirito morale e &eicntinco occiden1alc ai viene libt.rando dal rellliosismo utrologico, superstizioso, antàstorico. tullo mon• do orientale in genere e giudaico in ispecie. Carlo Sigonio. K.rcno storico umani• sta, nell'opera sua e De Hepublica Hebraeorum • illu,tra ILI negatività della e&J)erienza Jl0li1ieo-religiosa dei giudei nel moodo romano e -del Rinucimento, e conclude citando come contingenli i veni di Rutilio. priefetto SOiio l'imperatore Onorio nel teno eecolo doPo CtUto: Q.a.nt11nqite la Giudea Il• •tal.I toltofflN.N. dii~ ~,r dì Pompceo e d;alla , iUorWl di Tilo iM rJl",~Ìano più libcr111tcnle i COfltaJidella pene [""" e la nniortc vini• opprime i auoi rineiimi. Un altro dolio, Fran~ Carboni, nel 1672 manda pu le 9tampe un libro dal litolo « Flagellum Hebraeorum tupcr iudaican, J>erridiam » in cui espone gli ar• gomenti più ,•alidi -a dim08lrare l'inimi• cizia eterna de' giudei agli ordinamenti che conreriM::ono pruligio a chi è inn~- atito -deWautoriti politica e ~ligiosa e de&crl\·e le empietà più notevoli della legge ebraica e e alcune delle mohe inrinite abbominazion.i del dannatLMimo Talmud, epecchio d'inganno•· Poco più tardi Pietro Pinamonti nel 169-1 pubblica e La ainagoga dieingan• nata> rkalcando i conttlti della piena co,cienza che haMo i Kiudei del male operare contro i cardini sociali. Si giunge poi all'opera valorota di Ciu.seppe Sceea che considera il giudaismo nella sua eapra.aione economR:a. giuri•
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