Un ~ .. ind.Uito " alla •anlera democratica. tutte le J»,rti angosciosi. appelli si levano per i nostri pc>!i.Sosi d1 oltranace che la crùi, a poco a poco, riduce in condizioni che divmtano pericolose per l'equìlibrio «ondmico, politico, 50Ciale. La questione- si aggnva tutti i giorni 6no a donrsi porre questo brutale quesito: Vogliamo o no corucrvarc le 006tre colonie? Non faa:iamoci illusioni; se noi ,·ogliamo :i.l>wndonare i nostri territori d'oJtranarc, quali es.si siano, coloro che li prmdcranno $000 n, pronti. Gil es.si ci N.Ono fatto più che delle offerte : minaett. La prcuiooe è costante e se la Metropoli, l"clettorc o il parlamentare O\'\'Cl"O il Go,·cmo stimano che le nostre colonie son.o un peso troppo grave, essi non avranno che l'imbuauo dcli.a· Kclta per sbaruu.rscne. Ma che non si abusi: l'abbandono materiale e lùwu;ario delle nostre colonie equinle all'abbandono mora.le. Delle due cose J'una: o la Metropoli tnttttà le sue colo. nic comt si conviene o C$S.2 dari un nuoYo moci,-o e molto forte a quelli che proclamano la Francia incapace di metterle in valore. E' di 'l'"JIO 11bba,,Jo11m0111,rilll, morili, rh, oiii siflmo rolp~voli. La fr.tneia d"oltremarc non è l:i, Fr.mcia, e ogni giorno si constata una nuovi indifferenza, per noo dire un nuo,·o disamore per ddle terre delle quali non si sa dire 2Jtro che sono um delle principali forze dd pu:st". Qu2ndo si tratta,·a di r«lutare dei $Oldati per difendere il territorio della Metropoli, l'opinione pubblK:l non era cos1 difficik Noi apprendiamo che il go,·erno ha l"intcnziooc di fare votare una Jeggc, per cosi dire in bianco,. per CS$C1"C 2Utoriuato ad an<W"C ;n soccorso dei dipartimenti e dei comuni in caso di sinistro. L, rolo11i, franusi Jono siniJlrlll, ma 1101r1i sono so«orJi I" ,su. E quJ&ndo si domand l un prestito di n milioni per salvare nue che npprtStntano 13 milioni di uomini, vi rispondono: non c"è denaro». Ed ecco che cow a88iungc l'autorC\·olissimo articoJista francese sullo stato delleterre d'oltremare della sua patria: « Allnfll1'1tn1,11on1h1i 11111010,,0 di fan1t in Afrira • ;,, A.sia so/lo kt bdndina franuu. Per scampare alla morte essi cmigr.mo in territorio stnnicro. Dom.ani ,·oi ,·orrtte fame dei soldati, ma C5$i non saranno più là, e quelli che restano SU21\no in uno stato fisico e mora.le cM suà mc-gHo non far loro indossa.re J'unifonne, A1tlropoli inrosrù,11,, i11ir11111.' L'opinione pubblia. non sa n.cflte e nimle si fa per renderla edotta. Preoccupata dai suoi problemi quotidiani che sorio grni, e~ lascia scavue a.bi»;». L'2utortvole direttore dell'autorC\'olissima Q11i'1zain, Colonkd, fr.mccse, cosl testualmente condudr-: « LA J.;/11aion, d,11, coloni, jr11J1rt1i i 1,11gir11 ». C'è jooltrc la testimonianza di un personaggio uffici.aie.Un go- ,·crnatore gcneraJe dcli' Africa Oo:idmtale francese - che è la p1rte più estesa del dominio d"oltremare della Francia - Martial Merlin, nel misur:lto linguaggio che la carica gl'impone, sintetizu lo st.ato di scmiahbandono dcllc tnre eh lui arnmini$1rate in questo si.;ni6c.atl\·o raffronto. « Nell'Africa Occidentale fra~ - egli dice - nel 1914 il SttViz.iodoganale era affid.atoa 248 uniti. oggidì non se ne hanno che- 181. Il migliaio di amministn.t:>ri e di agenti dei servizi ch•ili che l'A.O.F. contava nd 1914, oggidì si ~ ridotto di 200 persone; di amministntori, cioè di dirttti rappresentanti Jell':uitoriti SOVW'la ed esccutoti di tutti gli uffi-:i di natura amministrativa. non se ne h.a che uno: 11(:1 Scne8al con 2000 km:i e p:r 18.000 abitanti; in Guinea. per 3700 km' e 2,.000 abitanti; nel Sud2tt per ,100 km' e 32.000 abitanti; nella Costa d' A,·orio per )00 km' e 2).000 abitanti; nel Da.homcy per 2,00 km' e 19.000 abitanti; nell"Alto Volta ·per km' 8000 e 66.000 2bit.anti >. Ma è per lo meno superficiale il giudizio che s.i dà cù. alcuni, per rui si vorrd>bc spiega.re questo sb.to di cose ndle colonK' francesi come generato da. disintercuc, da dis..,more crncmtr- da parte del12 Mrtropoli, da spercquuioni nelle asscgnu.ioni dei Cmkutura pubbllc:uta ul IIOS dal pmodjco bo.nc.t, .. L'ANlette au beu.rn .. in ~tct alla notida che a lrauGTU1- due hm.d.nart hua~ per diatra:n.L cn'HCIIIO fatto .sa!U?e W1 u,gro ooa. la dillamite. La d.icitu.ra della 'f'ig:Mtta era c-.l concepita: .. Com, cl al d.iHrte lo colonia) vi.o la repubbllcul ... bilanci; per cui tutto si rimctterdx>c a po- $10se ricresces.sero in Francia amore, interesse e fondi per le terre d'ohrcmatt. Le cawc - ciò ~ di 1usofota evidmu - seno più profonde. Vanno ricercate nel declino in cui ~ C'lduta la ruu francac. Declino che Ju via ,'ia nssottigli:atee poi del tutto proKiUB2te le ener8it- creatrici all'esterno della Prancia. Gli uomini tr2.- v.w.no -- dici:uno cos1- fuori dd lr-rritorio nuionalc quando hanno 5Upcr2.lo un.i. dat.i. 1emionc intrrna: ma se il go- ,·crnatorc Merlin fa il quadro che abbiamo riferito, egli è pcrcM la Francia non solo non possiede coloni e opcflli da mandare a f«ondarc il suo impero, ma non ha più per esso nemmeno ammini. M.ratori in numero suUicimte, Le energie prorompono all'esterno di là da un certo limite di sa!uruione interna; le attività di un paese si manifestano all'ntcrno sul12 pranessl e sulla mJC di rigoglio e di vitaJitl interna. Ora. 12ruu francese h2 perduto queste apacit:l..Se la Francia. in una crcsttnte tragica abdicaxionc, cede
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