La Difesa della Razza - anno II - n. 13 - 5 maggio 1939

PIONIERI La conc1uisla dell'Abissinia compiuta dall'Italia nel maggio 1936 può giu!lamenlc coruideranii il c-oronamcuto di una lunga e gloriosa tr11dizione di viaggiatori, pionieri. cd e~1}loralori che. ,:i prezzo di ,a.crifici imrumerevoli. hanno. fin dai tempi remoti, dato agli Italiani il dirillo di estendersi verso una terra. rNa sacra dal loro s.a11guc. AJ>rono la serie delle esplorazioni verso l'oriente africano, nel Medioevo, due Ccno\Csi: Ugolino e Vadino Vinldi che nel 1291. come narra un cronis.ta contem• 11ora11eoccoeperunt facere quod aliqui5 usque nune focere minime attem1>1avi1»; f'ì,11repido viaggio che ne:15uno prima di loro ha tentato di fue è quello di cercart: 1>er l'-\tlnntico la via delle Indie. mediante la circumn:wigaiione dell'Africa. E' un ten1a1ivo gr:rndi~o. da1i i tempi. quello di itpingersi in mori sconosciuti per cercare la ,ia marillima delle Indie: il tcntath·o fallì, chè lo piccola spedizione di.;i:pane nell'Oceano. nè più ~i ebbero notizie di e,1,sa,e ncsuna traccia potè tro,·are di lei Sorleone Vh·oldi. figlio di Ugolino, partilo alla ricerca del padre. J\1a l'eroico lentath•o dei Vivaldi non rimase senza frutto; ~CO 01>re lo ,·io ad 11110 ,.erie di spedizioni per la ricerca della via maritlima delle Indie, spedizioni che hanno inoltre il mt-rilo grandiMimo di permellere una conoscenza meno confusa del conti. nenie nero, intorno ol quale fin qui si erano o,·ute 't1otizic di sapore prettamente _ leggendo rio. IJ merito 1>rimo <li queste spedizioni SJ>elladunque agli Italiani, sulle traccie dei quali correranno poi Spagnoli. Portoghe-ti e lnglC$i. tuui apportando grande contri• buto al In conosc:cnq di !erre ancora ignote. Solo due secoli do1>0 l"eroico lenta1h•o dei fratelli Vinldi. V8S<'ode Gama riuscì a raggiungere, 1~r la via ,dell'Atlantico. quelle Indie tanlo o lungo cercate. )1a il periodo aureo dell'esplorazione Italiana nella parte orientale dell'Africa cade nel ,;r.ccolo~orso. Gli Italiani stnlono fin dogli inizi della seconda melà detl'800, quando ormai va prendendo forma uno vern coscienza nazionale. che la grirnd<.'2:ZDtlell"ltalia. è legata alla eua es1e1l!ione verso l'Oriente africano. E' un bis.ogno qu~ta e,tcn!ionc per gli Italiani, è un bisogno imperioso che ,cah1• ri,ee dalle più 1>rofomle radici dell'animo; è la tradizione della razza ilo.liana ciac spinge j nostri O!-ploratori a percorrere le ,•ie giit percorse dai padri, non appena risorge l'idea dì una IUtlia che affermi la sua unili in nome di una glorioaa tradi• tione spirituale non mai interrotta. Quando nei primi decenni dcll'8(X) i nostri esploratori, a,·,·enturandosi nelle regioni del Nilo. ~ndono ver&O l'Etiopia. ripercorrono strode che già precedentemenle i Veneziani a,·e,·ano percot':K>. Sentono ~li Italiani un des1i110che li spinge ,·erso l'Oriente africano. ed è con un prc::.enlimcnto i1aliano che Negrelli 1>rogetta il Caale di Suez. Figure di Italiani di incomparabile altezza t-mergono in questo periodo. Sono uomini che nnno a cono• !l-C"N!eerre Ionia.ne. ma l'ardore che :i spinge non si arresta al desiderio di una spe• culazione ~iL-r1tirica. c'è in loro un sentimenlo più vasto, 1>iùumano, il desiderio di portare in quelle zone remote la luce 'Cli una ci,•ihà più alto. Sono figure dell'ahczq di Guglielmo M.1..-saiache per trentacinque a.nni compì opera di aposlolato in Abissina, di Orazio Anlinori. che lolla con il Go,·erno per otlenere i mezzi sufficienti per compiere le ime i,pedizioni. In questo periodo è un :11u&Seguindi i figure nobilissime di pioniCTi, ma un risalto p:ulicolare ha fra queste 1,, figura di un giovane Abruzzese: Gio\'auni 01iarini, che nell'arduo impre6a trovo la morte. Partito. gio\'anissimo. come membro della spedizione Antinori e Ilo1arlini, è fedele allt1 consegna di piantare s.em1>repiù avanti la tenda. ma l'ardimento gli è fatale. Ca,luto prigioniero delle. regina di Ghera, resislc con diniego cosl.snte olle pro• paste della regina in\'aghitasi di lui; è in questo diniego il simbolo di tutta l'altezza morale di questo giovane pioniere che ,opporla lulte le 66\'h:ic pur di non dc1>orre l'alto sentimento .di dignità razziale, che gli Ca sentire quale abisso lo se1>ari dalla crudele regina. A qu~to nobile ~nlimenlo, di dignità ,·eramcnte romana. sacrifica egli lo eua gio- ,ane ,·ila. chè la sua Cibrn non forte non regge ai lunghi tonnenti. Carll) P'.a99ia al Cairo lcr 1

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