La Difesa della Razza - anno II - n. 13 - 5 maggio 1939

' E notorio che la malaria è la malauia più cslosa ,ulla aup,crheie della tc-rra. Ili.suita inf.alli da tl1t~1k.he ufficiali che, ogni annot da cinquf'lttnlo • seicento milioni di individui .10110 aUeui <la quuto morbo, e forse le cirre che ai rifc-r"°°no all'Afric.. e all'Asia. o,e l'indagine e il controllo risuhano ~n più di5cili, 10no ancora al ditolto della realtà. L'importanza sociale dc-Ila malaria è dunque fuor di dubbio, e la prou più eudcnte ritulta dal fallo che nei pat'li civili la lotta conlTO il paludi,mo è Mala a.uunta da lemJlO dalle amminiillrazioni pubbliche che 110lc polc-nno H.ilicurare i mezzi e la continuità <li luoro 11eee-Mari per iniziare e porlare a termine quel complCMO di prowedimenli che ,·a dalla bonirica idraulica aila bonifica inltgralc-. L'imJ>ortania delle bonifiche per la lotta contro il paludb.-ino è Kropre ,1a1a ricon0&e.iuta. anche nei lnnpi in cui non era nota l'etiologia della ma• laria O• &eoa~rta del para.Mila malarico è del 1880, e ancora JJiÙ re«nli sono gli riudi che hanno dim~trato fflt!ere l'anofele il vetloTe del ,,arauita) e noi troviamo i primi aett1u1i a-d optte di bonifica ,·ere e proprie nel e De re ru,1tea • di Catone il Ccneore in cui, dopo ntt parlato di paludismo e i.nMluhriti. raccomanda di far defluire le acque ,uperiiciali e proec:iugare gli 35uagni. Sci1>io11eEmiliano luciò legato il aoo nome all'opera di bonifica delle Paludi Ponline per ner dissec:cato c:on macchine idro,or~ le e clau.slrt rO• mana •• e portato così a tennine l'opera di p~iugamenlo iniziata da Cor• nclio U'-tgo nel 160 a. C. Le bonifiche per prOICiugammto m«CAnico hanno quindi un"origine antichis•ima, ma è 150hanlo con lo studio della biologi• degli anofeli che ti è potuti arrivare al concetto llella e bonifica integrale• che ha come fine 11011 150ltanto il prOM:iug&n\ffllodella J>aludc, ma anche e IO!)'Y'•flultola razionale utilinu.ione •1tri• gola dei tentni. Q~to C'Oncctlo sancito dalla l~s,:e 30 Dicembre 1923 e reso di JJratica auua• zione nel 1928 con la legge 1.ui pronedimenti per la bonirtca inlegrale.. ha rts0 poMibile la redenzione dell'Agro Pontino e che ti condu~ c&.>.i a termine l'opera grandiOM che auuno ,ognato Coruoli e Pontefici. Ma nei climi subtropicali, e sopratutto tropM:ali, carauuiua1i da lunghi periodi di 1icci1i. le o~re di bonifica idraul tea. ,,roJC.iugando i 1erreni. aggravano i danni della ticcità con l'OAtacolare e rendere difticili.99imal'agri. coltura. che è condii.ione tMCn.siale per la ~grCMione della malaria. QuftllO è dimottralo anche in halia dalle bonifiche di Ostia. fiumicino e Ma0t11rese, località che, proec::iugate nel 1889, ma non ra1ionalmente cohinte rima8ero inlfflYmttile malarich~ 1ino a pochi anni fa. Si era nel 1889, OMÌa ancora molti anni prima della scoperta che la lrasmiNione della malaria aniene per meuo degli anofeli. Gli enori de.I paM&lo, do,·uti alla buona fede e alla mancanza di cogni• .i.ioni, tono fruuo di ammaestrammlo e oggi. forti dell'operienza del J>U• MIO, Mamo in grado di non ripeterli in terra d'Etiopia. I.A coloniuazione italiana dell'Impero è appena all"inizio e in fa~ di studio; ,iamo in tempo quindi per im1,edire l'eventuale e pOl'lillibile rrore di imJ>Ìantare aziMde agricole in l~~ità malariche. (),e l'Africa aia la culla della malari,, è opinione comune a molli ,cien1iati, ma tralaeciendo la genesi di quella malattb è indubbi() che il dima, il regime delle acque e forse anche la costitw:ione geologica del terreno di molte zone dell'Impero favoriscano con1idere,·olmente. lo .svilu1>po degli anofeli. crundo così le condizioni adatte 1,1erl'endemia mala-rka. Ma l'Impero per nOllra fortuna. ha tale estensione e tale ,·arieti. di climi che si può a.Nerirc. Mnu tema di .mentii.e, che ione non malariche e adaue alla coloniuazione bianca aono ben lungi dal far difetto e potranno QIOr• bire una quantità con1i<krevoliMima di ramiglie prima che ti plflffllÌ il problc:m11 di dover compiere opere di bonifiu in località malaricl1e. Ptt que&io•i rende 11eceMariouno atudio profondo e accurato delle 1'egioni etiopiche dal punto di vista epidemiologico, climatico e perauitologioo. E' ,opratuno tulla biologia degli anofeli che dovranno eMCre indiriuate le ricerche perchè è noto che non tutti gli anofeli tra.smettono all'uomo l'in• fei.ione m.alarica. 22

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