C.ò \,ttTI\ft.80 SI potrebbe dm, che 111 al modo 11rau1.t-mo ita.liano hen conto ne-Ila ~ua concezione d1 due ratton, e <h due reahà im~abili ed IOOl>J)U,Cn.ab,h: il COt'J)O e l'aQima, l.;1 maleria e lo tp1n10; due ,;;ampi ne, (IUah 11i•v~c la. v,ta ritlCll e 1non.le, l'attn 11.ima1criale e !!IJllri• tuale della rau.- 1tlllhana. Co!-1 mentre da una parte -.a, coltivano le doti fisiche, le proprietà somatiche- no11trane, dall'altra 11,pi ro\•\·rtl" alla rtlucuionc del ,cenlo creatore itah.11no. In tal modo 11 ra:u.1~mo itah.an<> rohiva e tramanda ai ,-1tt1 11duphce pa1.rimonio de.Ila noun. n.u:a: 11 l"'tmnonio materiale, ,fot~i di tutte le J:>roprietà e pttfeuom pn::uhari ao.1ubtat,: lungo d cono 1lella 11,uamillenaria csi11tenu; ,I !latri• 1U()fl10i-pmtuale. l'mmme delle pifl altt' maui· fostai.loni dello "'"rito in tutti I r,mu delle di• verse atth•ità u,nanc CoeJ 11tal.iiliti I OO!ilitulivi C!l'!Cn,dah del r.uxi!<mo italiano. :IJ)J1'1rcch,ar.uuente •111ah siano , n."'-1111!>.iti nel CbO p;artkolarc per ap1l.1.rteM-re alla. r.ul<! 11ali.ln'it. Non buia infat1.1 che nelle artl"fk flu111cad puro sa.n1t11eitaliano con le J>n>prietà b10~K:he ,pedali della noliitra rana, lltt ~ consider11110 tiJ)O r.ui.l,k. ma l! 11<Ji)nlllutlo ~do aver l'animo itali.ano, oomciden.r.a pill o ml"no 111exl"n• tuata con i grao,Jì della nixza. 1-'C'l"ll're spiri• tuale de,·e 11entini impafl"ntato e <1uasìin conh• nuatione della klf'o e9iM.en.a: esi saranno la noetni mèta, unin:i a loro ed uguag!Wli ari il nostro IO.'l"piro e termi"~mo col superarli spingendo innanzi l'opl"rn da esd iniziata. Cosi ~i=""se':1~: a~;:aO:::\~ \~mJ:'Jn a"v:~!::; \'COO nuove coll(1ui!te in una ctttna primaven. l>ostc in tal nlOl.lole 11ietrc builari dt'I ru• :tismo Italiano nse C081ituiranno l.i J,ro\·a del fuoco dì Qklli gr.1nde, di (lfl:nuno che si ,,om\ lmpom, alla l!-lima t.'<I alla imitazione delb n.ua U.liana. La tli,crimìnazionc dei grandi, dei ~mmi llt'I llCn!IO razziale dai solo aJ)tl.1.ltntc• mente grall(li, s'im1)()fT'à con 11naevklcnz.a !IChiac• ciantc. Ctb posto 1i risponderà anc.hc facilmente al tt'no c1ucsito .IOJ>ra ac::c,cnnato: come non ~ J'I06Sibilc la coe!-istenn di due COICche a vicenda si espdlono, 008! non è ~ibile la coni5tenxa llt'llo Sle88o ill(liYid110 del bor1th~ e tkl tipo ra:ui.ale: i due tem1ini antitehc:i li e,c.ludono a \'lccnda. H1tornando ora all'inizio de.Ila Cjll('StiorJCdalL1 c1uale apJ».rcntcmente d •iamo tanto llbtac• cali, potremo facilmenle rul)lvere ciò che Ctf"· cavamo. che C06a doè dobbiamo sentire di Carducci. t «!gli un grande realmente af>i,XU-tc- :::t1~ ~~:.S~m:i:·,=~ir;;:::u~ 1 ~ della grandeu.a e della t""lidooc dell'anima italiana, Che Can.lucci aia app;utcnuto alb nu.1 bioJnsicamentc italiana non potrà l'SM':renegato, ma che egli abbia avuto inoltre un animo ita• nano 11tl semo già espo5to (l tutt'altro che inconlf!Stabik. Nol'IDl!tantc infatti lo atud)() assiduo e l'ammir.uk,nc del nostri 90fflmi v.;,.ti fortemente sentita ~I suo CllOlT, CJlì 6 rimasto foori della. gra1Kle1.u. e della traditione italiaoa, Che C,:)$,1 avre~o dello al cantore di Satana il ca.ntore .dei beati ~ni, l'autore delle Hime, e perfino 11poeta ~Ila g1TI("!!ltrcahe ~uitato tb un lato contro 1l11ualc cosi !IOVC.nte sì rh-oha. tuttav'-' not1 manca mai nelle ,uc lettere ai suoi u.ri dì 11COprìre il lii.IO animo crUtiano e cattolico? l>t-r conchtd('Tc diremo che !IC cg1 in Italia per bor$11C9C inte1Kliamo colui che vive e inteni:le vivere I.i sua vita ordina.ria, quotidiana ~~~:~r;:i:!da~1l:!:!:! 1 r~o~;~~~~;r:~i derisione per tutto ciò che \'Ì t, di pill .acro e ~~ 0 :!1:ictc 6 r:irosi: 1 <t't~1;k:~1c~~~:ata/it:: ghNi anche il cantore della Chicila d1 Polenta :;;,:u~:•6~7::,t~1/;,!~b,kc~· ~e! indiYkluo JX!Manello 1teMo tempo e,w-re a.i«itto tra i borghesi rtl t!liSt.'tt C()n!<klerato come tipo ra~::r~:~h;~~t:t~i'~c~~~ che non ha :~ 1 fcìli~~-d~~::~ 1 ~~':1:~~ri~7;:tc:::. qucn~: A propo,.ito di Can:lu,:ci, debbo fàr not·are: CanJU<'Ci fu un borghelc, pokhè anch'eglì ~~t':,i:;:: aud\~ :t r: 8i ,:tlni ptt i. Nel 18_s9,quando i 1uoi amici partiYano 11tt la guerra. prc,;c l1lO(llie; nel 1866, 11uando la patria chiamò un:altra volta, egli rimuc a Bologna naurendo tutto il suo amor patrio ndlc di,c:us..,lOni delle logie maDOniche. Con quale diritto potc,·a 1,oi cantare: I.a no!'itra patria 6 vile? Il mito Carducci dc,,e e!IIICrerwcduto. Xor, inlC'le la grandexu dell'idea cri!lt.i.an.ae callo- ~~~~~~ !~co~'=\~!~-=j~~~I~'. • tw: ;~~~1!" r.::;:· e ammiro rnolta della 5ua produdonc art~tica. ma ancbe i grandi cp1akhc ,·olla b~na tottlicrli dal piedistallo e x11ardarh da ,•ic.ino, negli oochi. 5(-guo l,1 polemica !RI Rana e Cattolicffinw. Vi mandt,rò in 11egulto 11uak.he eOlla anche !IU 11ueeto argomento che è di grandeimporta,ua. Sotio ,l'accordo coo lo i.tudenti f:ott'cri che la Hi,•i!ta si è aiuta di tono. ~1c1ta è la ,•ia maC!Jtra. \'1 a.irò (tr.llO !le \'orrtte pubbhcare flUC!llta brt.,,e noti.. Vogliate ICUl'itrt', per on, l'anonimo e abbiate saluti fa..,cilti e augun per L1 l<ivista. A q~ta lettera di lettore anonimo dobbi.an10 rispondere che c1uando •i profctsaoo opinioni che J)(ll!l80nofcrin:, le opinioni e gli affetti di altri lettori e collaboratori, biqna !IOttoacriVffClc 1wo,wtt', con nome e c.ognomc. l>ivenamentc non IÌ ha ~810fl(l di prendenela COfl <1uelh che se ne 1tanno dietro le l,en,ianc. Oiqna allora nan,cne dietro le J>en&aM, pcrch~ peg· xio che alarci è di tinlrc il sa..-., e ~ondere la mano. Ctb diciamo. pere.hl! l'opinione di <11lHtO ano• nimo oon è priva di fondamento, tebbellC priva di con-l(gK>. CanJuccl ha tanto rugato, tanto rimpro\·era10 i \'ili, senta aYere rDChiato oulla d11rantc b ltucrra mONa dal l';cinontc al coklMo amtriaco. Ma ptt fare c1uesta. oacn.·axione, biso-,t•~ C18C11te degni. Di!ogna non .,k, a,~r fatto •111alche<:osa, difflOIStrato all'auo pratico d'<:tier pronti a morire per l'Italia; ma almeoo parlare a \'l«:I 1eoperto. Di\'enamcnte che <:o-- ~tume 6 il noliitro~ C1 IOOO tanti <:ritic.i di ~ e di arte, che non 11anno do\-e Miaoo d1 casa il sentimento poetico e l'1mmagioa.done. N'oi combattiamo qUC11tidiritti ,ldl'uomo alL1 letteratura. lnvt«, dei diritti, \"Ogliamo acntire un pò di grazia. Sin1ilmente ,·oglia1no coatumc. per piirlare del OOll:tumc di Canlocci. Cristo diue: oon 4iu<II• car-e. E noi ci pttOOCupiamo tanto non d1 giudicare. ma di colpire un bersaglio. t:. certo che la eloquenza di Can:luoci è tale, che ti fa venir voglia di don~OOareall'autoce: ma tu che ha.i fatto? SenoncM dobbiamo 11t1re a\'c-re carit·à COI poeti. E b prima carità è d, oon prci.cll<kre tla ea;i1 piCl della ponìa, che 6 11 ma.Mimo dooo di Dio. awi altro ,·uoì ptttcn• ~Ò a~guu;~·':'1.af~ ;i 11 ~1e~~f;r Q~~~ altra grandezza •MRgiore della po,etPa? Nc,:suoo ha potuto fare all'Italia dono 1n.agg,orn della Divina Com,nrtllll.. Si tratta dunque di ,-ec.terequal dono ci abbia fatto Carducci. Oclla !ua J)OC5ia. dobbiamo in .»tanxa dire que.1 e.be di«: Uoccitto. Se tu conMeri quanto Carduoc:i 10111igli ai giacobini. puoi farti un'idea di ciò che I.a 1ua IJOeSia è per l'Italia. Se tu pen.V di quanto romanl"fòimo erano fatti i furenti raziocini dei repubblicani di 1-'r.tincia. puoi comprende-re il punto di vi!la di Carducci e 81udìcare 11e li il punto dì \'l:!lta dell'Italia. Biqna che i 1k)&tri coll.abontori comidcrmo <1ucsto punto eMCnziale tle:lla tlilrultura poetica cardu«:i.ana, se VOf1:Uono <:ontTibuire a chla.rirc la '1UC11tione carducciana. FeNoe Orulanl, uniYersitariodi H:0111ac,i 11eri• Ye che vuoJ ricordare ai suol camcnti, a propl»i• todcll'atellruodi Carducci, un'afl'ucinante p&f{Ì· na ca.rducciana sull'idea divina, qual'~ quella che M tro,·a nel di9cono pronunciato dal l'°':ta nel 189-4, alla repubblica di S.n MariQO, mlitolato Ubertu Perpetua. C<Nnc Gruiani ricorda, Cardu~·ci di,-ltC all<M1: • lddio. diMi, o cittadini: pcroa:.bl! In repubbh, , buona 6 ancor lecito non ,~n.arsi d, Ili,,: anzi da l.ui, ottimo, ma.--.imo. si co,wtl"IIC v,c.-ndcre i cominciamenti e "li a11!pici, conte non l>t•re i nc:i.tri mapiori dc, comuni, ma 11ta,·ano ~li antichi JIOl!itrldi Horn:\ la ({tande c.- d, Gft'\'b la bella~. ccc. E Grazi.ani commenta: In mcuo all'atclAn10 vanitos;amente imr,e• rantc meno ll«Olo addietro, fjut':l:to non era un Dio da borghe!ii, 11t-da GL.cob1111, nt' ,ta frolli qualurkltte; era bensl il Oio 1i,tintÌ\•11ftK'lllf" av,-crtilo dall;,i ,crande amma italica che, col Manguc e cuu l'croLSmo l\\'C\·a ritnwato le \ M.' dcli.I \'ittoria e della J,ek>rb.. Tutto bt'ne. caro C.rniiani, ma 1ion er.- hkho dei comuni ilaliani, che en clell,1 Chn Sonusliava a Gio,·f' ottin\O llll!.li-,,11110. i-: llhiOllllllll c'era Yolu10 l'Inno a Satana e l'c lo cm 11t,ll'aninio IUCde chf' lutto n1Uore e muor per M:nll}r(' ~. per approdarf' a una divimtà, che non è quella di Da.nte. HaRaello, Mk:hclan~lo. Non <1uclla di cui d~ l..«ipan:li. E 1tiacchè ci 5iamo, clie ,·e ne pare 1h ,1uel dire in rcpu~ica buona. dì 11uf'I prell(k:fl" , cominciamenti e ,icli ausp1d, d1 (IUCllil l{oma (3 tt:ntndc e Grecia la bella? Che ve ne J».re dlOO elci l'I06tro ,'Olg;u-e finito i" <1uellc affcttuionH OluNppe Orieoo di neo E,1ucn:,i,c<:1marKla il llt'8UCnte acritto: A pili rirreiee noi gio,·ani abblAmo clucs10 un·accentuazlonc del tooo polcnuco della. \'o· !ilra rh•ista, ma i"vario. Intanto \'oi ri9en·:at() tanta parte del \IO!JltroQuestionartO a 1111 lungo ecritto di Artuto Grifo. Premetto, a Aean!IO di cqun·oci. che 1W molte COie 8000 d'accordo con Grifo. ll:i. non è cMI <:he va imposu.t~ la <111C· llk>ne. uutc.i;u~ o flO, è f<>rlìCmeno borghNe la borghet.ia? l.~hcse o no, Il forw meno • ebreo• l'ebreo? H.i!pondcte a 11uesle dom:uwle. l'er me tO Afl"Ì pronto - 1113 non lo faccio, !'atik:ura.1c,•1- a·1erh~re ahnf'no (1uanto Crifo sulle 11ue.tioni borghette ed cbnka. ma d:'11 punto di vista di cui sopra. Intanto \'orrci far\li un.'\ proposta. Voi dite di cerc;a.rc 111,t,n• ,icro dea gK>vani, di q~I gio,•ani che inlpcr$0• nano l'ideale fateista d'un'ltalì.a che tragga L, llUa ru:1>i~iione dal patriQIOnio inc::omparabilc della r,ogtra tradizione, ebbene, pcn:hè non dedicate una J»,gina - una liOla pagina --della c:!e polemica della Vostra riYU:ta alla collau"a = ~tJ~;~~ri~t::t~.t~~..:~ indicare Voi llt'MO i temi a mano a mano che ,·crrebbtto esauriti. Si chiarirebbero cosi. molte oo:,c. So,ntutto si llaPfebl.ic \·er.tmenle f1ua1·~ il peMicro dei glo\•ani ~u 1anti e c~I dit-ttutì pn_,bkmi. t inutikl f.lr..i 1llu,i.io111: la b<Jrxh~,,1 non com• prenderà ma, lo 11p1ntoche mforma ,I <.On.:ruo del niuillmo. l""r esi,a 1\ raubn\O re,:1a t' re~ter.\ t'e1npre un fatto n1a1C'f1al-e, :,ta\'O Pf'I' dire b,oJosk:o, e mai un.a dire:;., ,ipirilualc 1ntf'Q .1 ,-· ,erv;tre da conta,mnaiiom 111nin1ere 11 11atn· monio acro de.Ila nostra nua e 'iuinJ, anche del nostro icnio claMico. Tutt'al pifl conctdcrà ad t,MO i t1toh d'una 11pc,cietutt'affatto nuova di 11:k»•1ni,;;moe d'un nucwo modo per ri,olvt'rc bnnalnll'ntc l'an~ questione ebr.u,::.a. Ee<:o il punto princ,pale: ,I boq:heile confontlt' fac1I• mente il raui!mo con l'anticbnn;nw chi, non !~ou:n~· !~'. 11 ,:ra~r~~:e,::: riduCCMC aoltanto alla lolla anltebrl,c.a, ur~bbc certamente una gran CO!ia. ma non 11arcbbe quel graodiOIO movitlll'nto ~pirituale che ,•uol cacre, )la cOII non •. Il popok, tjUCllo 111\flO non guuto da l'll'tllWn.a forma d, esterofilia - lo ha compreso fin dal primo momento e per • 11ucsto l'ha ~ito. l.>.en:hè il popolo, JIC\)J>ure 1peNO inconl!Cia.mcntt. è 11 pif'I ,·alido a lcato del raui.vno. Ciò si •piega quando 1d pl"Mi che il popolo. alvo nre eccezioni, 6 stato acmpre ram.sta. La borghe-aia nò. 1,._>untat' la dirfcrunta. Una diffttenza IM"Ofonda,come ~i \'cdc.-, ma naturale.
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