I, modo di comportarsi diverso delle Jifferenti razze umane dinanzi al fenomeno del lavoro potrà essere in1erpretato adc- ,:?uatamentesolo quando vaste e sistematiche indagini ci avranno chiarito i punti essenzialidell'antropologia fisiolOji!icaN.on sarà però inutile richiamare l'attenzione su alcuni falli messi in evidenza da noti studiosi dell'antropoloJ;ia. Il Millol. occupandosi dei problemi della dinamicae dellafona muscolare,ha scritto che dato che esistono delle differenze anatomiche nel sistema muscolare delle diverse razze, è logico an11nct1ere che delle differenze correlative nella dinamica abbiano potuto CSS(rcmesse in evidenza. .\1olto Si>CS50 anzi queste differenze dinamiche possono superare quelle morfolof~f:;;i'crn1~~:~~osi~1~i~i 1~1 1 ;a~ti:1r:~~~\ 1 :~ differente. Inoltre, intervengono nella dinamica, variazioni razziali nella struttura delle articolazioni. Il Conte di Gobincau attribuiva alla razza ariana una preminenza nmsc:olare su tulle le altre. Il Millot riconosce che un ~rande numero di OSSt'rvazioni a1>poggerebbe questa tesi, resterebbe tuttavia difficile s1abilire una classificazione dinamometrica tra bianchi, n'1;ri e polinesiani. Si può d'altra parte constatare che gli indige11idi America sono meno forti e che sol)rattuuo esistono delle razze nmscolarmente deboli quali gli Fgiziani (fcllahs dell'oasi di Kar~h) gli lndu e gli Indonesiani. L'antropologo Hrdlicka, un ceko, da lungo tempo emigrato in America. ha rac· colto i risultati dei suoi studi nella seguente tabella, in cui la pressione e la trazione sono state misurate in chilogrammi per mcz.zo del dinamometro di Mathieu.......... ... wz, ....... - -- -· -· Bianchi l u. s. A. 4S 37 27 Negti U. S. A. 4U 38.6 30 Indiani U. S. A. 40 34 2S Fellaho di Kargh 34 ·31 22 Interessanti sono i fatti ricordati dallo stesso Millot per quanto riguarda la capacità vitale. Nella quantità d'aria che pos- .... ZZA E t........,.. lf vuole distin- ...,ìàtorta, Inspirala in una horialt. l'aria compltmentare. ~ allCOC11 ~ere rimt..'SSn,d1 polmoni r r,.~uo di uua fos-pir-Jtiont forzala, ~ df ri,etva, t$p,irata dopo una èspirtdone nortnaiC-~ iucuo_ di una espirazione profonda. 11lftnlc'ana residua, anc.or• prtfflll:DtL' 11ci poftMni dopo respiratkwe __.ia, La ,omml! dtff'aria respi• ratoria. delrari.t-ccunpa.ntnt~ dell'aria di riserva costituisce la capacità vitale (Hutchinson). Ora è stato notato che. co111parnndosoggetti di razza dive,...,. a parità di altre conditioni. vana la capacità vitale. La capacità utile dl'i bianchi ~cmbrerebbe essere nettamente superiore a quella di tutti ~li altri tipi umani. Essa difatti sarebbe per le razze bianche di circa due litri e mezzo •>ermelro quadrato di ,super• fice corporea, mentre che presso i Siamesi. Cinesi, gli lndu essa 11011supererebbe la media di due litri, cioè circa il 25 % di meno. l..a capacità vitale dei negri, ste0ndo ~li studi del Gould, sarebbe ugualmente inferiore a qutlla dei bianchi e quella dei mulatti occu1>erebbe una posizione intermedia. Krishnan e Varecd hanno già cons1atato prtsSO ~li lndll il carattere razziale di 1ali differenze e lo allribuirono a un minore metabolismo e a un'attività fisica ridotta sotto l'influenza del clima; essi poi hanno fatto notare che selezionando ~li lndll, sportivamente allenali. sia possibile ottener: dei valori molto vicini a quelli dei bianchi. Le misure di Qould invece sono state eseguite su soldati n~ri e bianchi dell"esercito americano sottopo,;ti allo stesso clima e a condizioni :maloghe di vita, il fattore razziale sarebbe quindi innegabile. Qualcuno si è chiesto se tali differenze razziali abbiano la loro causa nel fattore anatomico. Ora - secondo diversi autori - scmbrtrèbbe che le cose non stiano cosi. Diratti, misurando comparativamente il Vfllume esterno del torace nei bianchi e nei n~ri della ~tessa s1aturn. ~ì trova. è vero, una leru;i:erasuperiorit;\ dei hianchi: ma questa non supera il valore di I IO, essa è dunque insufficiente a renderci conto cfelle varia1io11i di capacità constatate. E interessante poi notare come la frequenz.1 respiratoria nelle diverse razze umane presenti generalmente delle varia• zioni. Negli europei il ritmo normai~ sarcbhe di 16 respirazioni ;U minuto 1>tr l'uomo e di IR per la donna .. Nrlle altre razte umane studiate si troven·hbero invece cifre le,.?1,?enuentcs111leriori. l..a differenza, '-econdo llrdlicka, non s.,rehbe a1>prezzabilc 1>re--so ~li indiani di America. mcntrr invece sarebhc pili netta presso i moncoli, Kirghisi, fellahs e fuc~ini. Il Fischer a prnposito delle variazioni fi~iolo~iche delle razze umane si è csprcsso nel Set?Uentemodo: • E evidente come nella st~sa maniera che le strutture anatomiche sono ereditariamente detem,inate, cosi pure devono esserlo le loro reazioni (in altri tennini le loro funzioni)• In base a questo concetto quindi potrebbe e~screspiegata almeno in parte la differenza di attitudine delle diverse razze al lavoro. Strettamente connesse alle variazioni fisiolo- ~iche sono quelle di carattere psicologico1 sulle quali è necessario soffennarsi alquanto. I n~ri che pure - a quanto scrive il Lenz - si presentano pili evoluti psicologicamente rispello a gruppi etnici primitivi, come per esempio ~li australiaui e i pigmei, presentano una attitudine ridotta a diversi tipi di lavoro. Non dobbiamo poi anche di111enticarenella v;1lutazio11ep~ico• logica della cultura negra che c111estain larghe zone è stata fortemenle influcnz.,ta da elerm:nti razziali orienlalidi e mediter• ranei. Comparato:co,~ le razze dell'Europa ìl negro appare meno mchnato ad un lavoro pesante e continuo, ~li è in un certo senso piii forkmente influenzabile dell'tu• ro1,eo dalle immediatl' i111pr1.~iondid~tnsi, e sulla base della natura della presente
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