dalavoro il ~tc-JS('I mwh. 11~,rgtrc dtl giorno, hanno auaccato gli ubi1 agli antri. e na J'N!'r I c:amp1. I pt'<atori di .M('Cad1tct0 stanno ocn1nndo • .\Il,· M.I t muro 11'tllc splt'fm s:u tutto J'lm~ro. l'1/lltr.1 J:K'lrn.1ta d1 ).-,oro C ro,ninciata m un nuo,o mondo chr na,cr. \11',nmo dtl H>ji i n.uionah rc-.Kitnti in .\dd1s .\btba cuno 15o8, al primo luglio dd 1938: 25.1.-7. Cn.a. 1111i11ia di pochi ~.orni addietro S('gnala ctlt gli ahitan11 dtlla cap11alcdcll'lm~ro hanno ,.,ur,-cr.110 i 30 mila. La !ltu•a cifra, su pu giù. degli o~rai che a dicicmbrc dtl •9.;h. f01111nciarono acJ afnuirc IM'i cantiui ohrt 11 ~larc-b ptr b rostrut-Onc, e~ t.ff• ,olgc a tcrmilM', <ki 3510 chik,mcm Ji \IJ3tlt. (1). I 4~J c.umcri, -t.,J ccmri di , i1a 11aliana nella ,confinata terra ;.iricana, toa,mJ 1ut11 la loro uor1a, Storia che è quella, sì, del tim di rr,• 4,co •111liom: d1 quintali Ji ~nto e dti ire milioni di :norm cubi rii p1c1ramc e~ mani callose han iauo d1Hmr stnlk t· ponti e murrt11, ma f' anche storia dt'lb. ~c1r:uionc-, inttor,1,b1lc-, m un territorio quasi dtl t111tosconosciuto, fr:t geni• 11nmi1i,t e <1ualcht ,olta os1ili, sioria di ,acrHic1 ciutM1di!rn1. 1h ••111'orc d1 ;..;..nJtUt t,>uanclu il pcrtl'klo ,11 la,oro era più 1mc·1so, accamo ai i.l 500 n.tt, m.th, ,4.,,00 1nd1,,:t1u,attraiti dall'ucn1pt0 e dal dtsidcr)() d1 ~uatl..Jno hanno dato di mano a p;1la e picco, hanno apprtso, <1tn1;1. t'S'-tn i t1hlrdti. :1 la\"Orare. E qutsto risultato 1p1ri111alc C: lor"( 1h 1llòluio,tt· imponan,a dtlb 'ltts~ utanica 1mprtsa condoua a arminc da quel la,oratore italiano che 'Otto 1ut11 i cicli ha piegato la Kh.icna a redimer la terra, tante ,-oltc ingrata. ... Jn tuna 1'.\fr1ca l'uomo, indigeno, non l· che un cooperatore nel lavoro della terra. 11 peto J)rincipalc è caricato sull:a qon. n.a. L'uomo t si, come d1cLamo JW)i, conta Jmo, ma fmo :ad un «rto punto. L'uomo è, specie ntll'Afrka Or,cntalc, pastore e guerriero. L'uomo libero, s'intende. Ai Ja- ,ori agricoli hanno 1cmpre atteso le donne e coloro che lino a poco tempo addtetro, <~ fintanto che Tafari. si. chiamava il U'Oflc di Giuda, erano Khiavi. In qualche rt'gtOu~, 1)()policon~iderati di razza inftriorc, come i Sid3.ma e i GiamGiam ad eM:mpio, s1 aono dcdia.1i e si dNlicano con passione all'.acricoltur;i. Ciò oonfcrma che in generale. il nC'gro ,rabissino, ricordiamo, e con qucs10 termine indichiamo amara e scioani, non è 1:qro) ~ coltiva1orc e chc, a IC:COflda dd clima e dcllt condia.ioni del suolo, coltiva più o mc:no bene:. Egli, ad esempio, stima necessario, anzi indispc.ns.abilt, bruciare la itcppa e la bo,cqlia non toltanto per liberare la tc:rn dall'intri.eo di erbe e tronchi inutili, ma JiJl'CCU,.lmcntcper fc.rtiliuarla. Consqucn. ze di <jut'sto sistema tono la distruzione 19
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==