No! dunq11• non conoec:i(l.1110.. non una ao,!Q part• dell' .. Mnz.a dJ Dio, Ira le lnflm'.e. o vogliamo dire una sola dell• infin!1• .,ue ouen1.•. Egli ha precl.10men1e I• por• In.ioni eh. noi gli diamo: egli e,!tte v•rt0 n<:ii in quel modo che la religione lnw,gna. I 1uol rapporti nr,o noi. 10nO perfettamente quo.li denno eu.• veno noi • q\lCIII rl• chiede lo notwo del mondo o noi noto_ Ma egli esi11e In lnlinlti altri modi • .et ha lnhnite altre parti che non pou.iamo In vel\lna 1111:miera concepire. se non Immaginandoci que1to medulmo. La Religione Cri11\ona è dunque Interamente vera. o I miei non 1i oppongono. anzi lavoriloono I 1uoi dogmi ~t'educa- ~~ Michele LoadliaYo. 1tudenl• ·dì med11::1na de111Jm,ertltò dì Me$11na. Cl KT!ve. Non è dol 1utk> 010110. dM Il Cri11,one11mo lou• l'antite1i auoluto del mondo dauieo-romono,lmperiale, o non 11Cri1tio• nesimo, !orza ommenlemonlo otnlllpeta o non ~trihaga, ha ('Q9iona10 11 d,19.-.00- -nto dolllmporo, nè aperta la via 01 borbari. Il CrlttionMlmo, eon lo ■uo 1uponoro. lono aotole. unltono, o.-robbe M111m<U con• ~ o rinlOldmo funporo, - quesi1 non avHH. neUG 1ue basi glll!I mlna1o, ,eeoto il gonne dellg deo::.dttnt.0. Non 11 Cri111a• ne1imo trionfanti, n;a lo couYt.!ono ha d:• .,grogoto l'impero. ::io lo flocchezia nel ,1.do e negli agi OZIOSI, l'arroganici d1 un v,rUo orgoglio dogenorato In ■uporblo, alloreh♦• VLYendo601.tonto ■ul p0$IOIO, Il lii• bacchl Il gonu.ino 1pirito conqultlOtOr• • Roma 1ub,va I unm11s'°'1-o e quindi Il doudnlo dl ole111•nl1 •1etf'09•MOI, n.U _,C:110 1 nella 11010, • n•llo famiglia e nel pon• llero. e· yn po lo ,torta di tutti I t,aeolb .. dell• lamigli• o de91'impen: il cath•o co1lume, la man('Qnza di un vero oopo, lo perdita della dignitò, n1l NI\IO dell'au10rltò. della dilciphna, doll'equlUbrio e dello moderazione. dolio 911..11\i:zlma.a: In controppOSlo • l'abuso, li delirio del proprio volare I.no all'olbog\a, mentre all'Ideo non aa ri• 1porwjor• più r=ione. o..a,blto docil odi di porle di ramaolhtl ambl:zioli • ptÙ ancoro d1&1ipoto nelle l•:zlOM g1~II• della eoncupb,oen10, r.:o lo vtrihtò dello rCIUCI fl 101idoUo, umll•a ed ayyilbc,t na,g\l arem c:oamopolht o pro,autuisec, lo p,opna d19ni!à. ilo puro al ritmo uilvogglo di una danza 010tlea. Nè !alo 11010 d1 la\11 poteva .... ,o arr.eato dal c, .. 1lane1imo, OCC\lpo!o 1010 alla c:urc doli• anir:te, dal Cri1tianHimo in.uporato moo1tro di morato • 1uperio10 ,11a. n 00mo1ato Doloemascokl -ri non ~•n-1 ntenere ,I Rina■dmonto e Splendo,e cauohco. ed ogglUIIIO cho il Cri11lono1umo Cauolico ho c:ondannato Il Rinasci• monlo, Antltullo chi KTiHYa d1 ■plendore c:aUollco dol Rina:o,;1mento, dcrwa a quel c. Ca110Uco• ben altro 1ignllicalo: o<;111li1 rl• lortYO alla oallolicitò 1uppo.1a ln1i1Q allo Roma precrl.■hona. Mo anche noi 19n.a in• lflO do Dokemos.,;olo. lo cNdo 1i poua ogu,olment.1 ponSO!e alla ••rUò di quoll'o.• Nito: n6 riesco o o:in•inconni del contrario, quando 6 polca o padllco che li Rinaad• monlo t c:rbUor.o • oanollco. Criltionelimo CO'ltolico c!ie, erede IM!lla lladizlon• krtina ..cl l~pertolo di Ror::a. lo tntegra, lo pemo. f>, ben lungi dall'opriro la J)Orlo ai borbarl, n• t Il !fnOce baluordo, col ecrrocdo • con la dottrina. avverso il leno • a,v.rso lilo- .,e,!lo dotoriori. Ou•1la, coro ccrmerolo, è ■torio Cll.lSkunOnl• tu dici ( _ \ miei libri di , ... 11o._ I miei pt0Jeuorl >: perchè da oui e; vengono I• prhti♦ on>dlzionl. hno a dte. con la leuura • lo 11udk> pe,-onole, c,QI". q1.10lla eh• chlamwl fl'laturltà, non d tarmiamo 1 noalri per.onall criteri. Non Hmpre, pe~. 1'imbroeo:i: o primo ocehllo il 1en10 dJ un te110 o di una loiione, perlonto lae1lo no ~ la enoto lnterpret<D:lono. Onde io ml permeuo ofloodaro 1'1polffi od Il -petto, non per km!O ma!e.-oto, che tu abbia poluto lraintondere U peruio,o del luol hbri di tnlo e quello del tuoi mofflri. Ch♦• " c<ia-1 non è, puoi na,garml che pouano abogilar• e oli uni • 911 ahn? Mentre li Pllll90 di !anni oona.cere quelli tuoi hbri d1 tello. per fame materio di 1tudio ancho 10; m1 nliulo di aodore che I 1LK>tmoe,trt Il abbiano lnH9nato lo 1lorio o ro•eKiO; beneh6 dallo hlOIOfìa ldealilla ci li poNO Clllpt1• lare di P"9Q'lo. Ma. M coel t. ti 1con1iglio di J)C'OM9Uire1ullo orme dì tali hbri • moe1tri. OuHti. lnloni, ti oondU(!Qno olla 1ra9ico con-ou•nza di con11dero10 il rosc1■.mo in o~l1.ioM ol Criattane.lmo Cattolico. U ccmduaino do♦ al ridieolo porodoNo d1 c:redo,ti o prole■■or1i IQICi,10, mo lnveco, •io pure In tua buono lode, non euorlol J C<DI IOnO duo: M t vero cho IOflO I luo1 librl • maHlri a dire ciò che tu rllerl1ci, o aono in mololedo. ovvero conOICOnO malo forM per ,enll!O dire, -.io la clonrino cat• 10Uca (roba do p,erl, oai dicono), 1111a lo do:trino dol roadsmo (cho ffli lden11hcono aolo ool motl9(ffl11Jllo o ClOfl l'ordimento). A coatoro. pe~. non può 1!U91Jire N'91Ueho. nè Freud, nt 10111poco Mane 101\o nomi t1oppo pompo,d che al IOlo pronuncio:h davontt ad uno 1COlorns,co novelllna. producono maravlgHa e applou1i. lo gloria o lo corri1ro. Un ouordo, jMlr non diNI onOl'e luo per• aonale t. ln•eco. li YOlero auoeioro ollo più o meno h.lo re■pon10billk'I r,,vho gh alul. parlando ol plurale. fio. tu penMJlo. coeo Il 9ludWo. tuo o da,gli altri. li dello ma Mn dire. e Noi giovori\ "· lo .ano uno di qu•I glo,oni llalianl che non lo pon• .wno come to: e ■ono itallano, ecUohoo. fa. 1cl1ta convinto, o non oll'acquo di roeo. Quando pcu.al a parlare dol luo criterio di con1ldorore il Fa■ci•ll'lo, 1!0 puro tiguordo alla quullone di nnza. ml kri 1up1xmo chn tu d.ì■conold CM c:o.o ila voromon.1e il fa- ....... Il ra.e1al!W)ho uno donrinc.i dehnita noli• li.le HnM •uenziali dal IUO 11--■o klo<Jtor• Hai lotto gll ■ermi ed I dlaooni del Duoe? e Lo 11010 IOIC'i11a- KriH lro rohro 11 Duce - non rlman• ln.dilferen1e d.ì lronto ol fatto religiolO ili generto e o quella po:• tlcolaro religione p011tlva, cht è li Canollce1lmo Italiano. Lo Slo:IO !C11Cl1tonon ho una tooloqio. mo ho una morale. tlello Stato blcuta la tc1llçilone Yiono COMidoroto COJQO una dello monllollo1ionl ph) protonde dello 1pinto; non rione, quindi, lol1on10 ri1pettolo, ma diS.-0 e proietto. Lo $1010 la.ci1ta non creo il 1uo Dio, ca.\ come volle !ore, ad un cer10 momento, noi deliri Hllom1 della Convent.lone, Robespione, n6 cetCG, vanamente, ('Qncellorl.o dogli oniml. aimo la !I bol.lcevi1mo; 11 rascumo ri1pouo il Dio dogli OSNII. do1 Sonii. <M9li eroi. ed anch. ,I Dio, COii come t •lito • preoo10' do! cuore i"9on1i10 o pnmitiYO del popolo, [ onoora e Lo Sto:10 lcucit;IO rivondic:a rn pieno il IUO COlallero di GÙCUÒ• conolico. mo ♦ la■ci1lo. li ec110l1oes1mo lo 1n1a,gra o noi lo dlchlortomo oper1omen1o>. (1~~'29) Altro che anhte■I tra Cattoli,:e1lmo o Fa lciamol [d ancoro e Noi vodlamo noi Cat- !olicosimo la tr<Jd,t.lone di Roma, noll'Autoritb Md-onte In Votic:ano run!ea I~ un1vor, ■olo che 6 al mondo. Noi v.ct1omo noli"' lortYllfl del Cauohcosimo. le lortun. d, Roma> L In quHt• pon;,le lo e110llot-ion• lo:tenla di Roma. Quale fl dovo perciO lo conal,1onw d, quella divo19on1.a, di cui I tOOI ltbr1 e moe· 1tri? Nello quo1tionn d1 rouo? No Il roz• zi■mo. quale 011pe110del Fa.scl1mo e non del do1tnna1t d'~ione, deYe opero con ,idoralo o vuol• onero volu1010 con \'oqu. Lbrio tuno latino. proprio dolio ra:1.a. & non già col a11eno dei neo-plog10TI o 110eheggiatori d1 t.or10 allogene. monlpolo•o 111. dir.io di nebbia e olbogio 1olmud,co Il raui1mo loac:ilta ♦ quello che perdo con Sonoco e Noi 1iamo membro dj un corpo gronde; la naluro d le,;o tutti cong1un:1, (op 3~!12); 6 quello che relllflco o IIJl"· cillca con S Paolo: e Molti ,;ho ■lama. 1110:mo 11n 101 corpo in Crilto; gli uni membn dogli altri>; t il ra::u111moche !nlonde solo lo19Lore o COf.tl\llro, direi ancoro ritmo lo =onlohtò del c:Utod1no. 011J10 YUOloedl.>COIO non pe:, wguil<lre, Vuole rilTeQliore lo du,r11tà d, sè 1tH11 •· o t,a,eno n tempero10 0t909l.o dello genitura._ mantenere !noltffOli il co· 10:ttore romano o lo diqnitò civile In 1101 mentre quHIO pro::iuo\·e nel popoli, r1tor· do:10,i non per colpo loro Il rout1mo lcucl1to non balia fuori eome un mito. più o meno 9iy1tillcol,o10, nè dal delirio dello nazione, ma dalla 1torlo. do\ rre11~lo dolio ncu:iono. od 099lungo dal bl,IOII Ml'l90 • dalla TOlonlà della COf\SOr· •adone. Cur<rre il r:il9lioromonto del r,roprio popolo t comptto altiuimo ed utile; t dovere doll'uo:l'lo nello lamlglla. prlmo on c:oro c!ic dello Stato nello nazione; mo ri• iipet1ando 11 principio r,lle-o d! !oggi ftU~- riori e eonnoturcno olio vila 11 roul1mo vo eo.1 ln1010 in aon10 lotalo: < Meni sana in OOfJ)OrOsano>, cioè d1le1JOdello 1pirl10 e dt-1 COfl')O. In armonio Ira loro Andtul'o
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