La Difesa della Razza - anno II - n. 11 - 5 aprile 1939

lAR ZZADEll,ARTE SacerdotNN iaccmtotrice di NrpentL io OMO • oro (arte CHI... del 17tl0 a. C.). Va.o a 1-ta umana. JWO(iotto d'cu1e lnd1,111tria.le popolmNCO (Creta. MCOD-do nullti:Utlo c:r. C.). La grande differcm..a che separa il carattere degli Arii da quello dei Scmili balta evidente. dopo d1e si ~iano vi~ti per un lungo ~riodo, i ri&ultati che gli uni e ,gli altri hanno raggiunto nell'arte. Ma non è, come potrebbe credcr,i. una diffe, renu di qualità. L'inleres&anle anzi è que&IO che, mentre per gli uni l'arte è uno degli aspetti più eesenziali della vita ci\•ile. per gli altri è così poco importante che. anche se non esisteMC, quasi niente nell'aspeuo della loro civiltà e.arebbe cambiato. Co8a che si può eonchiudcrc in generale per lutti i Semiti, cioè non aolo per gli Ebrei e i Fenici, ma anche J)Ct gli Astiri, la cui scultura, fu. per esempio, un riflesso di quella dei Sumèri, e r gli Arabi, la cui architeuura fu un rif1csao di quella dei P i i. Tra il carallere degli Arii e quello dei Semi1i, una d 1ù importanti differenze. è 110n che assai dh·enM>sia hllli i tempi il loro modo di sentire l'arte, ma che per u l'arte è una manifeetuione neoeuaria del carauere, per • · lri no. Per gli uni, l.ra le più alte attività, de\·e nonna). ente svilupparsi questa, agli altri mllllal la condfaione netts• uria per smtirla e per viverla. Posta, a grandi linee, c1uesta opposizione, che seimila anni d'e5perienu confermano. essa non ai muta se dai gruppi compleMivi, dei Semili e degli Arii. si ecende, nell'ee,ame, alle rane vartioolari, ehe compongono da.9Cuno. Col termine Semiti s'indica. com'è nolo, solitamenle il miscuglio di due rane del- )'Alia anteriore, l'orientale e la levantina: ora ciaacuna di ~ risulta per conto proprio poco dotala per l'arte: l'una per la sua psid1e d'una pa.Mionalità chiusa che ai nut.re d'utrazioni e d'acceçainti apparizioni. l'altra per la sua esuberanza tutla sensuale e intollerante di forma, incapace d'armonia: l'una e l'altra. conseguentemente, 1taocate dalla natura, e impotenti ad immedcsimarvi!i ed a riplumula. Nonchè la llCUI• tura e la pittura, neppure la poesia e la mu1ica, hanno u·uto opere dav,·ero grandiMime preMO di loro: paragonabili, per Nempio. a quelle di Dante o di Bach; e. bisogna qui ripeterlo. non solo per la dh·eru qualità data dalla razz.a, ma a580luta• r.lCnte,per l'allena mino~. Per lulte le arti, cioè per l'arte, appare sempre più evidente la superiore disposizione degli Arii. Ma anche gli A.rii sono un gruppo: almeno quattro raize, tra loro diverse. ne fanno parte: l'oocidentale o mediterranea, la nordica, l'alpina. la dinadca. E, pure avendo dato tutte infinitamente più che i Semiti, a~i diverao, sia come inten1ilà che come generi, è italo il contributo 'di cia!Cuna. Nell1in1ieme 1i può dire che mentre l'arte c1U8ica, nei suoi vari generi. architeltun, scultura, pittura, poesia, musica, è essenzialmente me• diterranea, alle altre tre raue appartiene il romantici1m10. I mediterranei hanno vivo e splendente il senso della natura; i nordici, alpini e dinarici, J>OMOOO esprimeni a preferenza nel mondo invisibile delle emozioni. Questo spiega il primato che gli Arii meditenanei, cioè i Greci dell'antichità, e gli,.Jta.lici di tutti i tempi, hanno# ed hanno avuto nella ac1.1lturae nella pittura. Sarebbe, infatti, imposaibile ogni eccellenza in queste arti, ove non ai ~ naturalmente il dono di immedesimarti nel mondo esterno, fino a rivh·erlo e a ricrea.rio; ove non ai foe&e cioè, per un mi.&terioso e quasi divino impulto, capaci di quella mimèsi mlla Sacerdol..cr lnccmtotrice di Mrpenti (terracotta amoltoto: arte crei ... del 1700 a. C.). YCIM o tffto umana. prodotto d'mt. induatrio:le popolCIJ'ffCG (Cnto ... eondo mUlenmo o. C.). 21

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