DEBLAMBINO I C LON versi fattori ambientali e si realiui in modo r:ipido e favorevole l'acclimatazione della no. stu, razza sull'altipiano etiopico. Questione importantissima e degna di studio è perciò l'alimcntu.ione durante i primi mesi di ,·ita dd bambino italiano in Colonia. Se è vero quanto afferma un v«chio proverbio che « 11011 ; mddrr tol,i rh, parlo• riu,, ma to/,, rh, alla/la», non è dcsidenbHe nè consigliabile che un bianco e tanto più un bimbo italiano abbia un"indigena pe:r nutrice, spe::ie oggi che le leggi pc-r la difesa della Rana hanno stabilito nel nostro Jm. pero non solo delle differen2e, ma delle superiorità razziali nettissime. Vietano inoltre il baliatico mc-rccnario indigeno r.agiom igieniche e profilattiche data la grande diffusione tra quelle popolazioni delle malauie infetti,·c. specie le lue, SO\'tnle in forma subdola e se nel 111 stadio non ri- ,·elabile neppure con la siero diagnosi. li latte, oltre ad essere frcqumtCfflfflte causa accidmtaJe di epidemie per contamina.z.ioncdopo la mungitura da parte di gcr. mi patogeni può detcnninare la trasmissic; ne di molte ma.Jattie. Galtier, Bang, Gaspcrini hanno sperirr.cntalmmtc dimostrato la prese-nu di ba• cilli di Kock "irulenti dopo parecchi mesi nel laue di ,•acca; Dcummc osservò contaminazione di 3 bambini da parte di una nutrtCe tubercolosa. Un'inchiesta di Kohlich ha nettamente stabilito la possibilità di trasmissione del. l'in(nione tubercolare di origine umana anra\•erso l'allauamcnto. Si-atistiche di Thuner, attribuiscono al la.Ile il 17 'X" dei osi Jj febbre tifoide la quale insorgerebbe in tal nso con particolare \':irulcnza. La febbre ahosa può essere trasmessa per mcuo delle mani del poppante, per contatto delle afte delle mammelle infette. Il pneumococco è .suscettibile di passaggio nel latte di una nutrice affetta da pncumococccmia. Lo streptococco emolitico, del tipo .scarlattinoso, è stato segnalato come agente rcspoosabile di una epidemia di scarlattina. Infatti Marfan nel suo trattato sull'allattamento cita mohe osstn•azioni di medici inglesi ed americani, sull'insorgere d1 tale affezione, cstcsasi ed originatasi d:11le famiglie di lattai. La funiìone di trasmi.ssiooe indiretta, per meuo del latte, della rosolia, poliomielite, difterite sembra più discussa. M. Alfred Petterson, nel suo rapporto al lii Congresso di Pediatria di Londra dopo di aver ricordato che il laue è un eccellente me-zzo di coltur2 di molti batteri, studiò la modalità della trasmissione della t. b. c. ptt mC'UO di esso. Egli fece una distiniione tra bacillo um::i. no e bovino e constatò che, contrariamente alla opinione di Koch 'che ammctten che il bacillo di tipo bo"ino non sarebbe nocivo per l'uomo, numerosi recenti )a\'ori hanno dimostrato che esso è capace di causare la t. b. c. nell'uomo, pur COO\'cncndo sull'innocuiti del bacillo umano per gli animali. Affezioni tubercolari dovute al bacillo bo,·ino os.scf"\•ate,sono specialmente le ade. niti specifiche intc,tinali, mesenteriche-, le lesioni ossee, e le affeiioni meningee (secondo osscn•azioni di Jansen, Pettcrson, Wang, Parn etc.). Secondo Petterson non si può escludere la trasmiS5ione attra,·crso il latte della (ebbre ondulante-, della dissenteria, del panitifo etc. Il latte ~ in sost2nu uno dei migliori terreni di sviluppo di tutti i microbi pate> gmi, ragioni di indole igienica ci vietano quindi, come sopra dicC'l•o,di giovarci d1 nutrici indigene poichè l'igiene è ad esse sconosciuto, e solo attr-2\'erso le prowid<.,nze sanit:me del Go\'erno italiano , J 2.ffcrmandosi tra quelle misere popolazioni dc<imate dalle malattie infctti"e, abbrutite dalla dominaz.ione negussita. Ma anche sana una nutrice indigena non ~ da consigliarsi. La mort2liti infantile- è ek:,·atissima in ogni parte dell'Africa a causa dell'incongruo allattamento e delle insufficienti cure che le indigene 111nno ,·erso i propri figli. Quesfultimi portati raramente in braccio, spesso dietro le spalle, dol'endo la madre acrudire a lnori manuali, .i frequenti sbal. lotta.mmli sono loro causa di disturbi inte. stinali. Frequentemente poi muoiono di polmoniti, pttchè seppure lav.ati ogni giorno con acqua tiepida non vengono asciu. gati, sono facilmente soggetti a raffreddamenti. Oufour e Goory (2), inoltre, d1e hanno chimicamen1c- e clinicamente analiuato il l:itte delle indigene a(rica.ne, hanno notato che in esso la quantità di grasso è ipemormale nel latte di 10 giorni (gr. )I, 94 contro i gr. 30, 20 della madre europea) come in quello di I mese (gr. )2.40) ed in quello dei mesi successi"i (in media 49,91). L'esame con il metodo Friedman ha ri• ,·elato nel latte di negra una ricchcua ipcr• normale di globuJi di grasso non facilma1te digeribili. La catti\•2 digestione che determina il latte di indigena, è causat2 an. che, per la completa ignoranza da parte delb nutrKe di elementi di puericoltura, dal 15
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