~no t.liffcn·nziatc, tronco a sua \'Olta nettamente differenziato da quelli delle raue r1011 ~uropet'. D'altra parte, il fallo che le razze cur~e p0ssono ancora formarsi cd e,·ol• veni, mentre quuto non può a\'\'Cnirc per le altre razze ormai irrimediabilmente cristallizzate nclk attuali espressioni; ,,ienl" ad essere facilmente spiegato al h1mè della teoria ologenetica che insegna come l'e,·oluzione filogenetica di una specie o di una razza non è indefiitamcntc reuili• nea ma è dicatomic:amcntc ramifica1a con diuimmctria dei rami gemelli. Di questi rami gemelli quello precoce non può 1>il1 dfridusi cd C\'Oh•ersi ma sohamo quello tardi\·o, quello cioè 1mh..-011tologicarncntc pili recente. Accemmdo la teoria ologcnl·tica 1101 siamo ancora s1ue1rMe r lilalaT& nriabilità dei ~a r1 &lici della IUM italiana come per nampio 4•• dli .,. k>re dei capelli e dccli occhi, ... ..., ricorrerf' sempre all'ipotcti che asai ..,_.., zionc di carattere fisico ,ia n~ te il segno di una mHcolanza di rane. Noi difatti dobbiàmo ammettere elle .ed tronco comune: de:llc rattt europee don,.. vano essere presenti tuni quei caratteri che in seguito nelle singole rauc Mriv&Cr. ai sono via \·ia eliminati od 11ettntuati. La teoria ologenetica quindi, applicat nelle sue logiche conseguenze, ptrmct i i11quadrarc due ordini di laui e lo ir. apparenza possono sembrare coat additori: 1) La co,,11u•oN.:Q di orig;Ht dt'gli clrmtNli ra.::iati cl:.elwn"o c,'"tribuito a /or- """'' il sMbstrot" antropologico dtll'Jtalia con qHclli drgli t1ltri popoli cHropri, la quale ci si rivrfo oggi con l'affinità fisica t psicologica chr i,, !/rado maggiore o mi• nore tali tntoli present,rno con il nostro. 2) La forma:ioPlr s,d s1,olo delle, nostra /atri" di 10w ru.::a tarticolarr, formu.:ioHt in.:itilllsi in era r,~motissin,u, r uct:ompognola da 111,a contin11att:ofo.::.ioneper cui url corso dei secoli I(, ru:.::.aitaliana si è scmfrr piri ,liffcren:inta dalk altre rc,::r :/fini, •uant,wndo 1· sdfop~mdo Jetaminah· rnrulleristichc fisicl,e e psicologicl1r Come per le grandi rane abbiamo \1Ì$lo che una soltanto, quella che ha dato ori• ginc ai r,opoli europei, ~ ancora capace di evoluzione, mcn1rc le alt.re si sono ormai da tempO stabiliu:ate dcfinith•amcnle e sonc, incapaci di creare qualsiasi nuon for1t1adi cultura, così dobbiamo riconoscere che dei numerosi rami dcri,·ati dal tronco ,il, ~ .ocduo, della,~~ polofi,c,o,~il, ~dtlle,~ ~munc europeo 11011tutti ,50110ancora ugtf':lhnente capaci di evoluzione. Accanto alle ràzzc gio\•anì, dinamiche, creatrici di una nu0\'3 ,•isionc del mondo, stanno te razze che hanno ormai esaurito le forz~ interne che sono la c:a,usaprima di ogni progresso. Esse si presentano ormai come dei umi che hanno incominciato a sc:cc:arsie che saranno schiantati alla prima bufera. GUIDO LANDRA
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