La Difesa della Razza - anno II - n. 11 - 5 aprile 1939

a ~1.•1..-onch..ela , enga presso in considera• iione il fattore. etnografico-linguistico o <judlo antropologico: N o n. .,, • e I - - ~ ~. IN~ I, .. ~ .I - =:; ..:i -.l [T.1$BA J, MED NEI Co111csi n·dc da 11ucstu schema le di- , 1sio111 H•rticali stanno ad 111dtearc le dt· , isioni linguistiche e quelle oriuontali in- , <.cc le didsioni antropologiche. : 'cr s.ip<'r:trc 11uc!1:d1i.scord:uu.a fra dati anLrOJ)Ologici e dati culturali il Mon1andon ha crea:o il termine di c.: etnia>, rosi egh per ,:scmpio parla <li una c.: etnia francese>, intendendo con ciò indicare lo i1;s1emc.<ii rane anlrOJ)Ologichc cementa• tt· òa un'.\ sr('lria e da una cultura comune ch1.• formaao la poJ)Ola1::ioneattuale della Vra1x::ia. e coii pur<' parla di un'c etnia italiana \ noi scmhra i,wece che la teoria ologenetica di Daniele Rosa pcrmelta di giun- )!•·re a eonseguem:c. di ben mj\ggiore importanza di quelle alle quali è gi,mto il :,l11111amlon. a noi scmbrn in so~1a111ache, 1•11rche ci hhcriamo 1111 mo111e111dOalla m,mt·nclau1ra e dagli Khemi tradizionali. 1 \IUali offuscano pili che chiarire l'esatta , ,si,)ne delle co5<', sia possihilc intcrpre• tare il processo di formazione e di conccn1r:,zim1r. ini1ia1oii in cpoc:, rtmntissima, IO e tuttora in corso di c,·oluz.ione, di una 1 aua J)ar1icolare sul sacro suolo della noSI ra penisola. La troria ologenetica innanzi tutto c1 insl'gna come l'cyolutione della specie :w- ,·cnga per forze interne, indipendente• mtute fino a un certo punto dalle condi• ,inni amhientali. Quello che ,•aie ~r la llj.CCic\'a.le anche per le sue suddi,•isioni che sono le \'aric.tà o le rane. Appare quindi chiaro come sia inutile i1woc.are sempre l'ipotesi delle trasmigrazioni dei popoli o delle ,•arie origini rauiali J)Cr spiegare le- \'arianti che nncor oggi si os- !>(.·r,·nnonella nostra razza. Valga ~r 1111ti l'esempio dtHa brachicdalizuuionc di una parte della popolazione italiar.a che si è iniziata \'Crso la fine dc.I neolitico c. che comunemente ,•iene spiegata con l'a,·• vouo di masse imponenti di genti cstrallC1! che a,•rebhero distrutto e si sarebbero :.o,·rappost,.: alle popolazioni preesistenti dolicocefale. Con ciò non vogliamo in maniera assoluta negare. che anche in quei tempi lontani ,·i sia stata qualche immigrazione estranea. ma crediamo di poter affermare che sia tuttora un gra,,is• simo errore continuare a contra1lporre ir. halia dolicocdali e brachicefali, prctenllendo che l'origine degli uni sia di,•cna da quella degli allri. Se il 1iµo brachicefalo si presenta più recente di quello dolicocefalo questo sta scmplicemcnlc a <limo• s1rarc ~he a un certo momento, per forze c,•oluti,·c. interne, si è inizialo un aument(.• dell'indice cdalico. Qul'sto che dc,•e c.sscrc avvcnuto nella nla della. razza. 1ro,·a il suo corris1)011dcnte nella , ita dell'individuo singolo: infatti noi tulti sapJliamo ·hc fa forma della tesla di un indh•iduo si modifica nelle di\•crsc età della sua vita. D'altra J>arte la teoria ologcnc1ica ci in- ~gna. come in p.usato le forme umane fo~sero meno differenziate che attualmente e come le aree di diffusione delle sin• cole rane si sovrapponessero ,•iee.ndevol• mrntc. l legami genetici tra le diverse razze europee non dC.\'OllOquindi essere ricer• cati 111<1ucgli C.\'cntuali 1>roccssi di fulliOnc. caus.ati dalle tra!migrazioni da un ter• ritorio ad un altro, se non in minima rartc. I legami genetici delle di\'crsc rat• 1.c curorc:c dc,·()110 essere in,·c::ce tro,•ati in quel 1ronco comune dal quale use si

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