La Difesa della Razza - anno II - n. 9 - 5 marzo 1939

Froac-.co Gldcdcndi•l rUlt ~trarchia morale e la &UDmb!ionc di eh iltà: erano i capilani itslici. i 1&nli nO:!ilri.gli uni a ,uidare alle più grandi ,it• torie le armate pr(':!.\O cui militauno e ,ili ahri a ri!\e~ILlrc i cuori e gli animi inerti riconducendoli alla purtnl.ll ed alla inltn!'ità della fede; erano i politici a prepu11re e deuarc lf' grandi norme della 11oria e de11li1t.1ti, gli arti:,ti, gli ~ienziali td i na\ i.-atori ad illuminare ron le Opt"rc e e-on le iCOperte l'umanità. 11mondo guarda,a attonilo al no&tropo1>0lo. ,1...-dendoloman• tcnf're alla la fiamma della •ua gnndcu.a. Gl'imuori scorraz:• z.:nano pt"r le contrade nost~. infierhano contro ,i:li uomini e I<' C'OSC:, di.struggcuno con rabbio i monumenti della romanità e ,Id cri ..tianesimo: ma ,'erano tante cose indi<!òlruttibili. le ,p,'lli non i:>9teuno crollare, e c;u lulla I• rana, la rana ita• 8 liana che miracolosamcnlc: non suhl\a infiltrazioni e non inaridha. L'lm1~ro di Roma tra finito, ma a0hanlo poliliC'amC'ntC'. In Roma alt".,. il P•p•to ue\a --uhlimato la conttzionf' impe• riale latina. e conlinuua la 11uami--'4ionesotto altra fonna più ~piri1u1lt. La ruu ebraica non ha mai &\UIO rondouieri. Il primo cht ~ &eaturilo d•I ,uo ,rembo ~ alato an<:hc il ..uo di•trullort": tristo. 001>0Cri,10, San Paolo di origine ebraic::a si comerle e di,~lfl un nemico •pietalo dei giudei. I romani di.;1ru~.e;o110 (On una dominai.ione dtti:-a o,r1i u·lltità di ri!ICO'l.:1,11 politi<'l nel popolo israelita. Il quale. dall'ira biblica a,eu a,u10. più che condottieri, tnndi migratori atti a trMcinare da un coniinenie all'altro turbe dtt Oftni popolo m:11 tolltrau e eaociau ..enu pietà. ~la tOllo Roma ,:li ebrei rominci•no a s, ilupp.rt' quel JHOAramma cd •~mnnc quello caraueri.!IIÌC'acht ~~i• ~Ieri ~ino •i nostri p-iorni: la sl)ttuluione commerC'ial<'. O.:i allora ctrcarono di ptnetrne n~lla ,ita ,,uhblica allrau·r~o lt "e dei rommcrci, drll'wura e dell'oro. cioè fattndo~i •lrada nei rece61i più mi.sere,o1i dcll'n.nimo umano. Si cominciò a carat• teriu.art' la ~n1alità di quella ruta, a pJa..mar-ii in maniera inconfondibile il concetto di ,ita. l)ifTonderai per il mondo. OHmque fo,.'IC d11 guadagnare monet•. ~rruuarc ambizioni t di.~gra,:ic: quc1ta ru J>re-.io 11 1u>C'•> la parola d'ordine dc~li f'hrri che tro,iamo in tuUt- le terrt dfll'lm1H"ro. Vita di no• m•di ohli,1ui. ~n,_a J>alria, affinali in tulle le ac;tuz:ie1>tr KO· prire le d<'holc1J.e, f,. mi~cri("td i hi-10,ni delle pe111i;ron ... crulori ndl'o11imo di un Oflio \t°r"o chium1ue non (o .. ~ dtlla loro Nicol6 MaduaHlli. ,aua, abituati a htlle le offf"e e a lutti i di.,1Hcai, umili ed orgo~dio"i 11dlo &lc<i~Olcmpo, razzi!lli 11inooll'ccccsso, negali a molte , irtù come l'arte, la poe-ia, il lnoro dei campi. quellc \irtù che erano I<' doti dei 1,opoli pr~~ cui trou,ano o•pi• talità e tollcrania. Lo acopo ..1niC'o e nlilltnario: demolire. La 1>arola è-hre,e ma appropriata. ~lt:nlre ,rii altri popoli troul\ano e tro\lno 11 loro fona nell'uniti, gli chrti la trO\l\&110 nella di!-pc~ione. Fenomeno formidabile ma C\·idcnh~. Unili in un conlincnlt' o in una patria d>raica e&.•inon ureb~ro 3\Ulu più da C'Ofll• hatterc la loro OIC'Urabat1Hlll di u,.ura e di dt'-pet:•ffl<'nto; mentre di1,_~111inatint,:li .:,l•ti del mondo a,e,ano il terreno ada110 l)Cr il loro la,oro. E poi li aHchhf' aHamati il 1>rohlcrna ckll'arricohura cui 1<>no.:,tali ~mpre ne1ati t' ti 1>0trebbhedirl"

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