di quella roman1ico, improaa1omsla, lnll• mista dello acorso 1ecolo • di quella espres• •lonls1a do! nOJ1tro, cioè all'lnluort degli opporli di raue non italiane che hanno spinto l'arto olla aua docodonza. l'Estotico non rec;190.E non occono dire clè cho osaa escludo. Qualcosa como la scultura 9reco od etrusca e la pittura del Rinascimento>. E a proposito della diale111co e Col criterio delle tondom:e, non vi • me■ tiero, n• 1crit• turo, nò note. Ognuno lnven1a ogni 9iomo il 1uo. Puè ao vuole, lor ritornare la pittura e la scultura all'età della pietra o adottare quello di qualsiasi poe•o della torr<i; o. addirittura prendere qualunque CO&O che venga in mente, per pillura e .cultura> U90 Talamazzl c1 scnvo Hyacinthe Aza11, nato a Sorèzo (Tarn) d 1• marzo 1766, oculo lnda9atore. obbe a procisare in un 1uo apprez.zato 1tud10 publicoto a Pan9i noi 1824. lo qual116 istintive doll'obreo. Lasciamo senz'altro a lui la parola, che • lapidaria e che sta a documentare come 11sia sompre conaìdorala e qualificala una renio eçiolstico, inconlondibilo nel :san9ue 9uasto e noi bassi sonlimonli. Dunque, Hyadntho Awis disse Il popolo ebreo ha ncovuto, dalla sua c;osliluzione politico, una e1l1tonza triste, debole, inerte, sorgente di avvilimento individuale e d'oppreniono straniera. Il popolo 9iudeo, por ollello d1 !alo co1tiluzlono che ha perpoluato lo sua rudoz.za la sua i9noranz0 o per osao la sua eal• 1tenz0 è slalo, d0Wori9ine, un popolo realmente i9nobile e vizioso. L'ablludmo doi crimini senza elovazione, e degli orrori. por c:otl due, 11upidi, 911• t1010 lamiliare: esso ha hmto per formare il suo coraUere polmco; è un popolo ovunque disprezzato o proccrino. clè che basta por provare che. confrontato con tulli 911ollfl popoli, e malgrado il merito di qualeuno dei suoi ind1- •1dul, Q9li è 1tato veromento. genorolmenle. vile, detestabile; e questa proscnzione 9e• nerole. quosto disprezzo unanime, sotto il quale egll ha costantemenle 9emuto, l'ha a'lcoro più lortemente sottomesso all'azione primitiva dolio cause che l'hanno do9radato. ~2-ue-qli,~ Un lettore ci scrive: Nel rile,g9ero 11 romani.o Paolo Pelhccioni d1 f. D. Gucmnzi (copilolo Xli, Inmolato La sorella Maria) ho trovato ques10 brano di pensieri su9II ebrei; lo ricopio, latene l'uso che credete; E l'ebreo usci lregandosi le mani, 9iubllondo 1n cuore suo por avoro di un !rollo ticcoto nel terreno morbido la va ..90, o 1uttavia rcbbi0$0 di non averci poluto pian10,- anche Il manico; alloro gh ebrei cosi, oggi allermano mutati, o sarà, però non lutti nt dappertullo. Protonslosi 11 manile- •tano. e molto, sicchè nescono fastidievoli e molesti, po~ poco che tu li !occhi levano rumore come so 91\ scorticassi; e ai gellano p::mcia all'aria tacendo il mor10; qual ca• rità pe~ultaro I perse9uitali? Ohi o:ma1 corro il socolo che vi pro\·iamo persecutori. P.r me conosco un lu090, dove per la più porte degli ebrei, della libertà loro concel.tO al ~ lana arma per ferire chi volle .aiutarli lrotelli, e lo ln9ratiludino si posero 1u] petto come l sacerdoti loro cl molte• vano l'elod: Amalecill e Amorrei perpetuamente I popoli in mezzo a cui vivono a 9u1sa dei tarh; e tutti noi eslimano Egiziani per applicarci quel detestabile loro olonsmo: 11 ladro che ruba al ladro non commette peccoto. La pecunia risucchiata a9li 01p1h essi hanno ptollorta a tutte lo 1itann1d1 per saldare 9h anelh della cotona de, popoli; sarebbe vano negarlo, l'oro de, Rolhscild nocque all'umonitò più che il lorro delfAustria; anzi questo non sarebbe stato se quello non era. Guai alla c1116dove li giudoo prevalei Jn breve divento una blscozza, dove la 9ento 91uocondo inobiasa sostania, morale o d1gnito umana; dinanzi 01 macelli dolla avarizia tu mm pendere dal 9ancio della meua lira d1 nbauo, o d1 nalio del debito pubblico I quarti san9uinos1 dello Patria e della L1ber1ò Per me. la Dio 9razia. nè abbasso, nè lodo chi prolensce 1a9hars1 il prepuzio o rovesciarsi acqua sul capo; solo pormi la prime pratico cosi dolorusa come barbara, e lo relig1on1 cons1do:o hvreo più o meno barocche con !e quah gll uomim umvor11 servono un medesimo padrone. però non pouo a.111enermida considerare che Il mosai1mo al pan dello ialam1smo oduggmo a mo' d1 seh·a selva9910, dovo la hlotolia non pota m01 il mor10, il troppo, e "ti vano, onde ai lacc1a strada un ra9gio di umanita. fratelli hanno da esaero i giudei, e sono. ma Innanzi di accettarli libo• romor.•e nel conson10 d1 cittadini 11aham, vuolsi ovver1ire che per loro Patria veromonte II repuli la Italia, e la Libortò omino corno reta99io d1 tutti· assumono sensi d1 lratellanza d19nitosa o vera~; Si pur9-hlno insomma della lebbra. chti portarono di Palestina, o non per onco uscita dal loro 1an9ue. Out poi non sl conlrappongano 1 a1n9oli ccui, chè lo oc~z1oni non 1smenli• acono la rec;1ola, e presso I ma99ioren11 ebrei, 1 PoCh1 noti Ira loro d1 mano prodi o 1tud1oa1 della buono hlosol:a 11 hanno in conto di !olli o d1 empi. Noi luoghi pubblici vos1n. sopra le pareli dei smedru, pei solf1lh delle coso pnvate ho letto, ed ho veduto sempre 1nomorie o se,gm dt 0b1ez1ono servi.o, non mai, non mai segno o memoria d1 LJber1ò. Il 91omolo Lo Nacion d1 Buenos Aires, occupandosi dello scritto di Mano O.' BaQni su91'1tahani d'Argentina, che la parte del numero della nostra rivista dedicato all'emi9roz1ono, dico eh• nella lormaz1ono dell'Argontina, oliminondo quel che non co• s111uisce lauore economico doc1s1vo. Si 01eocino ol ma9nillco pa1rimonio territoriale questo lro grandi forze il 9enio politico ar9enhno del socolo passato, il capitale bntonmco, e ù braccio degl'itahani, che adottarono quella seconda paltio. L'autore dello sc,1110 ai chiamo Bun90, E a parto la ricerca d·un !alloro economico decisivo della lormaziono d'una nozione, che è una ricerca materialo e non nazionale; o parte il 9en10 politico ar9entino, che se è tulio politico non sappiamo come chiamarlo genio; o che • doto, ma non dimostrato noi •uo1 olemenu ori9inari; o a parte che De Boom parlava dell'intelletto o dt!ll'imma91• nazione o doll'arlo deg,l'ilaliani In ArgonUna lasciando •lare tultocciè, è certo che Bun9e dia prevalenza al temtorio e consideri l'impasto avvenuto sul territorio ar• 9entino, senza doro importanza alla razza, ci~ ai soli elementi originali. Noi non vogliamo allatto discutere questa maniera di capire un popolo, E più che altro una maniera giundico, coerente al princi• Direttore resJ)On,abile: TELESIO INTERLANDI pio ael 1us soli proprio della c11tad1nonze del dirillo pubblico argentino, o no! sap. piamo che se dovessimo ••are alla atona del diritto ben poco finiremmo per capire dei popoli, essendo il dintto la supe:hc10 nllessa e apparente dello li11onomla d·un popolo. Il diritto se mai c'invita a rompere la sua scorza, penetrare a londo. So non lacese1mo quei10, la coatituz.iono di Servio Tullio cl larebbe apparire lo monarcha romana 11mile a una repubblica aristocratica. mentre quella coatiluzlone è regia proprio noi mettere conhne al potere doi patnz1 e a contenerne 11peso Ma noi vogliamo soltanto domandare cho cosa ne pensa Bun9e che 91i ebun abbiano p1eso la via dell'Argentina. che 1'imml9raz1ono sia ora diven lato ebrea. Crede che basti il 1us soli a 9oran11r• lo noiione ar9entma, o quest'altra mescolanza. questa influenza le poesono alterare I connota!! dell'animo o del corpo? 'Ui,i, (aloo-che-dice, ta, oo\.ità, Nel secondo numero dolio scorso anno, pubblicammo un articolo d1 Antonio Petrucci, 1n11to!ato ne9ri o bianchi in Alnco o llluslralo, tra Ialtro. con lo riproduzione d'una fotografia di un arruolamento di negri, e con la leg9cnda reclute nero per I oserc1to di coloro destinato a salvare la Fronc1a. Un giornale olandese, cho ha un 111010 cho 119n1hca prus·a poco unitò democra, lico. ha a sua volta riprodotto quella loto• graha, dì~ndo che esso rapptosont, uri arruolamento d·opera1 e non d1 soldall essendosene 9iò servita la Berliner lllu1tr1erie Ze1tun9. per 1llu11rare una •tona d1 minatori d'Africa. L'ar9omen10 non c1 sembra alfattofdeci11vo, ma noi possiamo aver •baglialo. sia puro, o non abbiamo ~rio voglia di vantarcene. Ma 1I bello • che Il 9iornale olandese prendo queeta OC• cas1one por dire che noi non abbiamo acrupoh noi dimostrare le nostre teorie di razze E il più bello é cho doli illustraz1one e dello scrillo del consorte olandese s1 siano sub110 impadroniti I 91omali francesi. sottc il titolo un lalso con1ro la Francia. S10 un arruolamento d1 minalon negri sta d1 soldati ne9n, comunque 11 voglia lntorpreloro quolla lotograha. ai 1ratta d1 duo spoclo d'arruolamenti che v199ono in Africa. dalle quali non dipendono n~ la dimost:-azlonc, nò la negazione delle teorie della razzo, ma solo si vede cho l'unitò democratico annacquo il cervello anche in Olanda. Ma che dire del falso contro la Francia? forse non ò vero che la Francia arruola 10ld011 nogri? Che !onda la d1lesa nazionale sull'armata negra? forse non li il 9enoralo Man9in l'autore doll'Armé-e Noire? Non è Man9in che ha detto: e siamo un popolo d1 ~nto milioni >7 E di qual popolo parlava Man9m, se non del popolo negro, se non dei milioni di ne,g:i della salvezza fran~so? Dunque noi abbiamo commesso un falso contro la francio, dicendo o Illustrando cho la Francia arruola negri per l'esercito destinato a salvarla Un falso, di~ndo la veritò. La Francia ha uno 1lorico concello della veritò. Questa nazione giacobina che ha fatto un onoro della pubblica falsit6: o ha insegnato alle borghesie a lalsilicoro la storia delle loro nazioni; che ha Insegnato od 099rodire m cento un uomo disarmato, con cui usa londè il potere della lalsitò; che si è conlenota 9iacobina, senza lorc1 orrore; invece riuscendo a pen1uadorc1, a farsi amare. la franeto soltanto puè darci lezione d1 folaitò, Slampatori: Societò: Anonima l■liluto Romano di Arti Grafiche di Tummlnell! & C, • Lar90 Cavalle99eri 6, Roma
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