:u duu.rio. Dvbbi.uno di,iinguere la sottoru.u dm.aria da quc-lla 1llino. li J)OIIOlo Albannc: appart1MC nella sua quasi 1ou.lità alla ,ouorn• u 111,ria, anzi possiamo d1tt che nt' sia l'unico disccndcn1e, La raua 11lirica ~ si la muhante- dell'unione d, ctppi ttni<i d1veui, ma è anche ve:ro che d.,; s«oli ,i è .stabdiuata. Sfflll subire ulterU>ri im• missioni ntrantt e pe-rc:1ò è una soctorana Jc.. fimta.. Abbiamo avuto occasione di vN«C molli tipi da albanni durante la nostra pcrmanen:u in Albania, e quasi tum «ano di bdl'upcuo, ron tratti li$.lonomici ca.r-attcristici, ~fa.no comuni agli altri tipi della pcnuola belcanica, con viso ovale, pcch, nui e naso leg&ttmcnie arcu.a10. S1 scostano anche da, Montme-grin,, cl.e WflO pure di bdl'a.sp~tto, pcrd~ hanno una statwa N una corporatura. p,ià elegante cd una rnmo marcara anp>los,tl dt, liocammll. Gli Slt.ipcttari in via d1 massima app;artfflgo. no :a.I biotipo lon,Y.hnco .stt"nico, relativamc:ntC' mioosplancnici. k-ggermcn1e ipt:rlirodci, buc:hicd'ali e mcsa1icd'ali, m ttt1e regioni anche doh('()(cfali, normalmente fecondi t' Knsu.ali, a pttpondcunza. simpatica, e· il biotipo che ,i n• s<ontn nelle r,.ue atlantaro.mtd11ttra.ntt ed adriatiche. In alcune zone vi si r,scontra il tipo tarchiato, ,I biotipo brcv,lineo stcruco, che dcr1v;ii, probabilmente. dagli irw:roci ~romani. Ma pndominan1t è il longilineo stt"nico proprio della rana. 1llmca. Gli Skipttta.ri (ck ShqypEnia che signi6ca aqwla) o Amau1i o Albanesi si dividono in due gruppi e pr«isammie a nord vivono 1 •Ghcghia cd a sud i • Toschi •• divisi dal fiume Shlt.umb,. Questi due .sottogruppi ettuci vivono in conii• nuo antagonismo e parlano due d11k11i diffc.- rcnti. I d1alc1ti Ktlmttionali. pur a,cndo molttvoci twchc, JonO i ptù antichi cd a.oche- i più puri, mentre i dialetti toschi hanno molti elle,. nicismi. Ma la lingua. albanttc è indoc:uropca. Alcuni glottologi la volevano far ck,rivue dal sanscntto ( F. Bopp o dal pelasgico (Camarda) o dallo slavo-ltttonc. Nella lingua albanne ol• 20 tre che radici greche e turche ,·e ne sono anche laonc e slave. Fr,. i TOKhi si osseo-a un numc-ro d1Krctu d, btood.i ron occhi gngi I quali dnivttcbbcro ~, lontani incroc::i con i Celti o, co,nc, alcuni studiosi afftmwlO, dagli Slavogoti. In quanto abbiamo poluto pcf10nalmtntt' ronstatue gli AJbenc,i $000 di aha statura, sndh, ron lineamenti regolasi e belli, OC'Ch1neri lamp('ggianti, cas,,tll• ncn o cutani foci, ron naso e 'CnlUo regolari. Sono viuci, Sftllptt in amu, pcrchl hanno Kmpre vissuto in gunra. sotto don'lm,1.1.1oni d1- ,e~, ,n continua insidia, senza lcgg.i, pn 111v1.smo. OMi vivono nel Regno d'Albania circ,1 un rruhonc di Sk.ipcttui dei quali ,I 70"A- mussulnu.n,, ,I 20',t grtto-ortodossi, con nto ellenico, N ,I IO"'"k ouolici (M1rditi e M1l1J.SOri). Ch Alb.tncsi sono cmincnlt'!'nmle ~~fori. l'agr,roltura Kn1e appnu per 11 n«nsano, e ncllc rcg.on1 meridionali è più coh"'lta. La t• ,:_ : d,ffus;i nelle marine. Non v1 ,ono mdu• ••• ~,-,o C:.iHU!iorartigiamuo, rioomito quel. lo dei lavori di filigrana. L'AlbandC è molto sobrio e fa scuso consumo d, bevande- alcooliche. In certe tribù ancora niste 11 • &r1ak1u • (alfiere), che noo è ahro che un rt'Slduo della H«h,a di.streuuazi~ turca. I &rjaktaral1 era• no _Pi«ole rtpubbliche a c;1po delle quali stava Ragaua criatiana in C011lum• f-■ti•o. ,I &r1alt.1ar, per,on.a sawa N 1nflucn1e che fun. gcu da giudice condli11ore N ;n caso d, guer• ra. d1vcn,va il capo della mbù arma111. I lbr1aktari ancora ~1ud1cano s«oodo 1 \CC• chi codici traman<bti di gmnui~ in 8fflt'r•· :.,onc. Ndl'alta Albania vi~ an<ofl il codice di LC"ke Dukag1mi, ugg.io .s1gnoro«o viJsuto al ttmpo ckla rinti«'flu. Nei Mirdit, ogru uibù ha 11 propno ,a.po • Prenk • cd a c.1po d1 ogru pac,e è ,1 • myftar • ( podnd1). Ufficialmente J'Albenia è dist.rcttuaca in Kaimakana11 con I capo un Ka.imakan ( prclttto). I.e hm1,11:liealbenni hanno una ronligurauonc pamarcale. Anco,a ,n Ct'flt"1ribù si I.inno ,I r.u. 10 della sposa e la vendetta del sangue-. I rNll piU comuni sono b. ,·NMkna e l'abignto. Lo slcipcttaro è guemcro na10. valoroso e gcncrMO, ospitale, parco, s.cmph<~. ma mnorabile nella vendetta. Po,sit'dt' una. pr1m111vav.1lu1a tione dell'onore. La vendcna di un11uc va d, gcncru1onc in gcncru,onc e non ,, n11nguc che dopo u.n dctcrmina10 numero di ,·,mmc d1 ambedue le pa.rti. Alla vtr,(ktta ~&UC il rosi detto • perdono del .sangue •· l..i promnsa. è s.w:ra tanto che la famosa • Bcu • (f;iul'2fflt'fllO di .prot:eggtte wu pcnona. o di manccncrt' una rromcssa.) è il oposaldo del <odia morale dt'I• l'albencx. T:alvoh.a si schierano l'uno contro l'altro in tNi •lis • (clan). Vi sono i così detti • opcrai del ~guc • che- formano dellt' bandt" compo,le da tanti .cub • (operai del sangue). Sono ptr lo p,U 1 .sanguinari, i nu.lrontcnti, ,gl'irregolari che, anraui da una irrn,.slib,le f0r1:a, .si uniscono, ql4ndo e''" da compiere una suagc. I più 1rriduc1btl1, i p1U fier,. i più 211acnti alle vt<chiC' 1radi1ion1 $000 gh ab1tant1 della M1rd12.ia. Ma 50JM> anche i unialmcnte piU puri pcrchè pro1ttt1 dalle mont.1gnc, pcn::hè ostili alle rnnov.uiom. e pe-rchè p,ù 1n1ran,igcn1i ncll'c»-- scrv.inu delle v«chic tradiliom. La vmdctt;a del unglK' ~ la le~ Jclla mon• tagna cd imposta dall'ambiente- sociale. E' um qual11à ps1rologica atavica sona dalla nccnsul. Qun11 popoli pe-r s«oli abbandonali a ~ um,. lontani da.i «-ntri, sen:u lcgi, s,cn:u pro<cziOM. non .1pmdo a chi ricortttt p« avne giusti• 1.ia, r,corrcvano al fucile. Regolavano le loro rontr·O\·asie rol fucile. Ciò d"·cnnc una uadi• t.ionf', un ~ntimmto, un'eredità uamand,ua d, gencrauone m ~neruionc. li popolo :libanese non è privo di miStici.smo e d1 pania cd ascoha nu.t.ico le de-g.c e le c"'- wni tpichc di qualche citlit'do 1mprovvisa10 che si :acrompagna con la • Lahu1a • (.sp«tt' di via. I.a a wu. o due corde . .suonata con u.n archetto pnm1uvo). Spesso nri can1i popolari dt alcune tribù utorna il nome dell'eroe- lc~ario, Giorgio Scandcrbcg. li popolo slcipeuaro 1ormtnu.to ptr unti K-- roh da guerre. torbidi, invasioni ccc., oggi, 50Clo Ahmed Zogu, ha ronunciato una storia nn,on.ale RENATO SEMIZZI BIBUOGllAflA v.-uVJll'II) L\G.MI· M, ... N ull• 0,,1... ,. • 1• Vo- •-. v-z,. 1169. ~I I.A.-.OI I I.. 0./•4: .. ,..,, J1 ,.,,,.,..,. /•• rM,1"1<11, t r.,N•lt. Fd111u,. F,yu N ♦. J0 VI 19)1. Osaa I.A.,.o,, I .'lf.,,lM,_., a;~nu O.,lm.,110 1929. E-.:id•~J,. r,,,•.•,. t'§T:.":::' J E,~~:;:i:~,';~r..'-:-· A. ll\'r.vro E,,J,1J tJ 'l:11., . U1t1.Tonno. 192". f1:n10 ÙlOIGNA.-..0: U ,\tmu•• (19})1 • S I
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