q uestio11ario L'opinione de I Pro f. Le n z ll Prol F. Lena deU'btituto l.aiau Wilhelm e W eaperi•lll• di• io bo latto più di di Berlino, in un'opera dell'er"1.ità umana. ..-entl anni la come priqiolllero di guena ritenne opport..uso di ocaaparai della forsa IHll'JtaHa meridionale non •a19ono affatto. di rHialensa al dolore d.i ■oldati dell'Italia meridionale. paragonata con quella di aoldati d'oltre rasa.. • per.in.o mon9oll • md.ioni, • cib un.i«unente ~r UTU eu,aistito a medie-adoni di lerite, perch• del rfflo i ~rto cbe all'illu.stre Prol Lena aarebbe tanto difficile enln1H nella natura d'un no• alto aoldato meridionale. quan\o a un C11m• mello nella auna d'un ago. Uno ahulioso italiano gli bo chiNto ua ■pie,vcn:lone di quella non felice iadaqine. lacendovll _.,. •are cbe lo parola d'uno dei pii) autor.•oli aciena:iati d'u.na ncn.ioae, con la quale l1talia • l~ata do un'amiciaia non. pGMe99era. ma da un 'rincolo, che accomuDa U de■ti.no dei due popoli. o.on pote... euere i.adii· lerenle al CllOre di nHaun. itall01\o. ~--· ,:ncia:odo dal primo. O prol F. Lem: ba ri,poalo con una gen• tile lettera, ra:mmariccmdoai in J)rimo lu090 di crur poluto lar co.a men. cbe ac;çetta al DUCE. e •piqaado di non a•Hr aUatto 9•· nera.linaio una co•I ri•lretta Hperie1U10:. Dice 1-tualm .. 11e: L'opinione di Gustavo Schmoller Il Prof. Giovanni Faaolia dell'Univers.itò di Genova ci S<:rlve: E' suggestivo, In un momento in cui al in1iate nel aoetenere le dillerenze naturali, che intercedono tro llolianl e francesi, rilevare che cosa 110 acriuo 1u tole orvomento in un libro di Gualovo Schmoller illustre econorn\slo tedesco, proleuore un tempo dell'Univeraitò di Berlino. non uomo politico, e quindi giudice impon:lole, Lo Schmoller ho pubblicato nel 1900 una opera dal litolo e Lineamenti di economia ncn:ionale > trodono In itoliono doll'Euaebio e pubblicata nella Biblioteca delrEconomiato (IV Serie, voi. IO) nel 1919, In cui lullo ciò che si riferisce, oi concelti di razzo, no- :r.ionolitò, ecc. ~ ampiamente e m09istral• mente trollato. Il libro, di grande mole, (circo pog. 800) à alalo certamente acritlo negli ultimJ onni del secolo XIX, • cl~ In un'epoca In cui 42 naturalmente. per l Nldati italiani: ed io non bo mal 9enerolia1.ata in qu .. to .. ~ >. Dicbia:ra di ffHr• IIOlllenltore dell'alfinjfb, del popoli italiano • tedeKO. di O.OD Hntini -tra.neo alla ro:1,1,aitaliana, di nan e ... 19U Vl'nuto atfatto in mente di dir co.a eh• a.- ... potuto diminuire li popolo ilalia:oo. • 09giww.,e: e Che non m,j aia ••nuto atfatto In mente eh• la mia -pnuione pote ... di· ffllnuire il popolo Italiano pub .... m moatrato dal HqUent• lalto: Nel I 927 bo man• dato un eMmplare con dedica del •uddetto libro al DUCE. cbe gib. alJora lo a.mmira•o • riapelta•o• nella •peram:a di poterlo 9uadaqnare per il peulero d•Ua runa • della cura della rana. per il quale il nostro Go- ••mo dell'epoca a.e•a •cono lnte,HH. D DUCE ml I•~ alloro tra.mettere. atlra•erao il Conaolato Italiano a Monaco, i Suoi ml· 9liori ringrasiamenti. Colll spero anche che Egli dopo la apiegatioae di questo malia.• leN non •orrb. ulleriormen.te Hrbamù ro:D• core. Naturo:lmeate I citati periodi ••nonno aoppr••I dalle prouime edis.ioai >. le condizioni dell'llolia, 11 lo 1t1ma che godevo oll'e11ero erono ben dillerenll delle ottuoli, In un'epoca aopratlullo in cui o breve diaton:r.a dallo bottoglia d' Adua e delle bufere e torbidi che HSO ovevo aca• tenolo, imperavo da noi Il più 1loccia10 ontinmionoliamo, congiunto od uno doloroea perdilo di 09ni prestigio nazionale. Ora quell'A., olfermo aenz'oltro che il e nocciolo del popolo francese • formato dal celti-golli che osaorbirono. cotl l primi• livi abitatori iberi, come I germani Immigrati pò tordi >. e I quouro leQOli di dominozione romano - continuo - honno kuci0to nel carotiere del popolo le !rocce più prolonde, mo onche do quel10 quodrisecolare dominazione gli eccltabih, ovventoti, ciorlieri, arguti, vani, e pu9n0ci 9olli del tempi di Ceaore riuscirono levigati, non eaaen• zialm•nte mutati> Riconoace invece nei riguardi delrholi0, che euo !in doi tempi dei romani ho roi> preaentoto una nmione, • che l'l101io diventb nozione primo degli altri popoli europei. E. dopo avere ricordato olcunl difetti del nostro popolo. osservo che eui sono alali dovuti più che ollro o molgovemo, con• chiudendo. e Se qualche coeo pub ri10II• vare quel popolo aorà un Governo sono. nazionale, riconcllloto collo Chleao, il quale riesco: a 1viluppare istituzioni buone>. e del Prof. Carlini Da un universitario losdsto riceviamo la aeguenle lettera: Leggo aul glomoli il re$000nlo di una riunione, tenuto in quelli giorni nella sala delle odunole del Guf di Bologna e per Incarico dei e Corsi di preparazione poli• tlco >, nello quale. in preaenza di outoritè:i, il noto pro!. Carlini ho portalo ai !asciati univers.it0ri 1ul temo: e Indipendenza cultu• raie d•ll'ltalia >. Dopo uno lungo cono otlraverao lo nostra alorio. ho creduto inaapel• totamente di conchiudere: che Il oorattere della noatro rauo, nel com po dello e cui• tura •· aia di osaorbire quella di tutte le 0ltre: e che, tro lo line dell'Ottocento e i primi del Novecento, la monileatcnione plil tipica del nostro genio bisogno lro•0rlo nel tentativo d'innolzore la e cultura> dell'Itolia e aul piono europeo>. Non ml sembra neppure il 0010, di ler• mcuml, com• dovrei, aul conaoputo lin9uo9gio. per esempio au quell'u10 dello parola e cultura>, che più d'uno volto, hoi rilevato. e,. come vedi, molto di più: e·• t0nto, che uno ai deve domandare: o che pro, dunque, olloticonl o parlare della nazione nella )etteraluro • nell'ar1e; a pa:rlore di Vico, di Leopardi, dell'ltallo.; quando c'6 gente che non solo non oopiace, ma ancora oggi, continua o predicare l'opJ)O$!O?E cii> in una adunata del Guf di Bologno. per Incarico del Cori! di Prepara%Ìone Politioa e olio preaen:r.a del Presidente dell'l1tituto di Cultura foadato? Ealat• o non ealst•. ln Italia, una questione dello razzo? E se eal• ate, com• tanti fotti imporlanti dimostrano, p~ esaere permesso, parlando proprio dello e Indipendenza cullurole dell'ltolio >, di lor CTedere perlettomente l'opposto? I' comodo dire che Il carotiere d'uno razza s\0 di auorblre I carallerl di tutte le oli,.: tanto vale eh• questo c<uolter• allora non esista; o, per essere più espliciti, che 110 elernomente soggetto, aen:ta alcuna fisonomlo proprio, od 09nl gener• d·inlluenze intemo::r.ionoll. Queste sono appunto il e piano europeo>, di cui porla Il Cartini. Quel e piano europeo > che egli dileae ~I 0CCC1nitomente negli ultimi Uttorloli, qual• Commlaaario ol Conv99no di lAtteratura: quando mise violentemente o tacere Il .la•
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==