La Difesa della Razza - anno II - n. 8 - 20 febbraio 1939

crealo le colonne. secondo l'indole. ahame11teartistica. del:a razza camiti• .;a; i Persiani. es· !I.endo Arii. cioè apparlenwdo an· ch'eui ad una razza ahamenle doln• la j>er le arli fign· ralh•e, ma molto divel"$8d. alla carni. lica, non poterono. naturalmente, ripe. tere le colonne e· giziane. E".&si• sentirono a modo loro; giovandosi. Sc:apa. • F~ del maueolk d'Alic:arnauo. acultura gnca•barocca (VI o. C.). piantare fin dal VII secolo, in lut10 il Mediterraneo,, la produzione d'ar. te industriale, che già vi u·enno dHfuso i Fenici. La loro naturale di, sposizione di Arii per le arti del di· seguo, ebbe presto ragione. specialmC"11nle l ;a produzione del vasella· me d'arte. della paccottiglia copiala o barocca di cui !e mai, degli ~mpi di un popoìo, che tra tutti gli altri, ad esdi soggeui o vicini. era di gran lunga più vicino nella razza: i Greci. Quando il primo Dario, nelle sue spedizioni contro gli Joni dell'Asia Minore, giunse ad affacciarsi al mare, grandi templi M>rgevanonelle principali città: quello di Apollo a Mileto, quello di Artemide ad Efeso, quello di Era a Samo. La s\'e:ta colon• na jonica, di cui nulla di più sobrio e nervoso, e. nello stesso tempo. di più splendido. polrebbe concepirsi. li sosteneva. Il suo fusto. agile e scanalato. diede l'idea ai Persiani di ciò ché essi avrebhero voluto per la loro colonna. Nel fusto e nella base, simile alla jonice. la colonna per1iana ne differì per Ja forma del capitello: il quale. anzichè essere a volute, si compose di due figure d'anim3Ji, opposte l'una all'altra. e spor· ienli a gui.$-3di mensole. sì da potere sopportare l'architrave. Del r~o. una leggerezza, un'armonia, una sobria e spirituale nobiltà. afrallo opposte alla precedente· pesantezza tissira. Una affinità sorprendente col carattere dell'arte greca. Anche la tra• beazione. oltre alla colonna. è simile alla jonica; ma più ancora che di uns dipendenza di forme. !li tratta certo di qualcosa di più: di una !IO!fanzialeaffinità di spirito. dovula alla razza. Il popolo ario dei Persiani interruppe per qualche secolo, nell'Asia anleriore. la prevalenza del barocco, proprio della r.1zzn Je,,antina. La razza orientale, qua.si sempre me!eo1ata a questa, rima.se per le arti figura1i,·e. sua collaboratrice passiva. Essa poteva esprimen•i3i, come s'è dello. ~hanlo coll'imitazione. Contro orientali e leuntini. nello stesso tempo che i Per· sian i. reagirono, dalla parte opposta, i Greci. Furono i Corinzii. 1,er la loro felice posi-1.ione(a canllo di due mari). a &op36 solo J)Oteva essere capace quel popolo. E infine furono gli Joni \lelle irole e dell'Asia Minore. sostiluitisi pure nei commercio ai Fenici. e SOJ>piantatili in gran parte del mare, a mettere SOJ>ra un piano inrir1itamente più alto la scultura e l'architdtura. Fu· rono CMi, a creare, per i primi, l'arte dei 1>0poli arii. quella che oggi si dicl" arte classica. Nacquero da que&la loro vittoria sui Semiti tutti gli effetti che si videro di poi: l'architettura di Grecia e di Sicilia, lt g-randi scuole di scuhura. L'arte greca potè percorrere SJ>l,n· didamente il suo corso. Qu~to corso fu, però, bre1•e. Dopo tre secoli cominciò a declinare. Non per una decadenza o e reazione•· secondo il gergo di quelli che spiegano dialetticamente la storia, ma J>Cr un .fatto preciso: perchè la raua levantina, inav,·ertita e tenace, era riu,cita in questo tem1>0a mcscoiarsi ampiamente.. in Europa e nell'Asia. coll'autentico 1>opolo greco. Entro la SIC$58arte claeica riappan·e così, a poco a poco. il barocco. Lo scultore Scopa ne diede il primo esempio. Le sue figure, insolitamente agitale. introduMero per la prima voha, in quest'arte, la rioerc.a del gesto teatrale. Un secolo dopo, nella Gigantomachia di Pergamo, questa teatralità fra già al suo culmine. Lo stesso avvenne nell'architettura. Si cominciò col rendere leziosi gli ordini claMici, cesellandoli e alleggerendoli ~I• l'estremo; poi. sul principio dell'era nostra, nelle città greche dell'Asia Minore, e :n tutte le città dell'Oriente elleninalo. come Antiochia, Damasco, Baalbek, Petra, cioè là, do,·e si fosse infiJ. Irata o dominasse la razza levantina, si speziarono e si incur• ,arono gli orWni di colonne, fino a giungere, senza più equili• hrio. ad un \'ero barocco. GIUSEPPE PENSABENE

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