AilIIE LEVANT fì',1i AMiri, come del rei,lo gli Ebrei., e quasi lutti i Semiti. non erano formati eschtsivamente di una ra~- 1.a. cioè l'oricnt31e; con qut>.sla,fino da rcmoli rempi, s'era me&eolata in par1<'- un'altra assai din:rsa, pro• ,•cniente dal Caucaso; la raua leuntina. Era quella cui apparlene,•ano sopral• lutto gli Ittiti, che s'erano sparsi nell'Asia minore, e.ve u·e,•ano formato. per Palau.o P4'~=~•.d•ll'eib. •0 •· qualche tempo. un potente impero. e di là s'erano dif· fusi nella Siria, e fino nella Palestina. prima ancora che la oceup.-sscro gli Ebrei. Nel carattere degli AMiri, e quindi nella loro arte (come nel carullere e nell'arte degli Ebrei), c~i~te,•a, accanto a un modo di sentire orientale, arido. impron"iso, privo di ~nso dells durata, un modo di senlire le,·antino, grandemente dfrerso. I le,•antini a,e,•ano una naturale tendenza ,•erso tutto ciò che è esuberante e sensuale. s~argiante ed orgia.slico: quindi per la Apollo ~•I hontone di Olimpia (V a. C.) policromia sfrenata. ver la plaslica tortuosa e molle. per la costruzione senza consistenza nè statica, almeno apparenti. I due caralleri, cosi contrastarui, a\'e,•auo quCfilOin comune: la impossibilità di esprimere le arli figurath•e, in modo fermo. chiuso, armonioso, uobile. tale da parlare allo spirito. Furono appunto quesle le qualità che mancarono agli As.siri: che nella pittura, nella scuhura e nell"arcl1itettura ,o peccarono per troppa po,•erli, cadendo nell'insignificante e nell'astratlo, o per trop1>a ricchezza, giungendo fino al rilasciato e all'informe. I loro ordini di colonne, 1ozzi e go11fi,non raggiunsero mai quella ~nzialità che può ,·enire solo dalla osservazione della natura. cioè delle piante, o di altri organismi ,•h•enti. Altre 1>arti della loro architettura, spesso staccandosi dalla costru• zione, :1ssu11seroarbitrariamente forme mostruose e fanta.stiche. come fauci di draghi. che a,e,•ano qualche volta la funzione di porte, tor-i alati, quella di colonne. superfici molto allun· gaie e di forma ovale, quella di \'Ohe e di cupole. Le colora• zioni a !'malto. che, sopra gli alti zoccoli neri. circonda\'4110 gli int~rni con vaste scene di guerra e di caccia. non a,e,•ano più alcun~egame colla realtà: erano solo un'orgia cromatica. in cui si !!Catenava, senza alcun limite, un istinto di razza. Il carattere levantino. unilo all'orientale. creò cosi fmo da quegli antichi tempi, per la J>rima ,·olta. il barocco. PotenziatMÌ. la fusione di questi due caratteri. soprnttunn Particolare della Gi9<m,tomaclùa di Per9amo • Scu.ltura 'JT•ca-barocca (Il a. C.).
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