a Bologna tati della Chiesa Nella notte dcl 17 marzo <kl I )9) furono dtturpatc alcune ,nmagmi s.acre pose.e ndle vie tkUc Pcllic«nc e delle Capranc, e rcsponubtle d, tale .ucnleg,o, fu ana.rcen.to e condannato a morte un giudeo di nome Allegro figlio di Giacobbe-. Pochesdtimanc dopo 1alc :avv01jmcn10,una bolla di papa Clc. rnmtc VIII bandiva da tutti gli Stati della Ouoa i giudei. Cos) anche quelli d1 Bologna. in numero di cira. 00\'«mto, dO\-cttm> UJcirc,e per imlprc, entro il mese di ma&&io.Ai soli « banchieri • della città e del cont2do fu accordata facoltà di restare 6no al com. pimento dei l,vori di nccoha d~ campi, pcrctK i poveri aveuttO ag,o dJ nscatwc i propri pegni. Glt uh1m1strouim partirono da Bologna a novembre inoltnlo, e si narra c-he gli Kolui dello Studio li caccias.stro a palle di ~·e e avessecosì origine il costume dd Senatobolognese di fate ttp)i agli scolari aJlorchè-essi ogni anno si rea.vano i.n dq:,uwionc. a offrire, su ricchi bacili, la prima neve aduta. Nei due s«oli che seguirono, troviamo poche volte menzionati i gi~ ndlc cronache d1 Bologiu. Il ) Mano 167), 11 tetn rintoo:h1 ddle campane dei quartieri C d1 San Pietro e di San Petronio, un'immensa folla di po~o &i rivcrsiva alla Metropolitana ptt udir pronunziare la scomuDica nuggK>t'e contro luigi e Gerolamo, fratelli Ma.Iva.sia, e contro J'cttSiarca Emanuele Pa.uarino alias ~ Vega, « apo5taa formJle della Santa Fede Cattolica alla falsa sccta dei giu• dei•· L'effige di questo cristiano giudaiuatosi (condannato in contumacia) stava appcu in un grande quadro dentro la Metropoliuna., fra gli apparati e i simboli più tcmfianti. Il porno dopo, ptant.ua la forc:a sulla Piatta Maggiore, vi fu appe,o il 11tratto ddl'apostata che ,·enne poi dato alle fiamme. U Paui.rino tt.:1. riuscito a fosgire dalle careni del Torric,.-;e gruie la complicità dei fta,tell, Malv:ilia (che forooo anch'essi pro«S51,b) e dei fratelli Malagù, uno dei qu&J, ,·enne condanuto alla galtt.:1. a vita mcntTe l'ahro, ai I} Luglio dello stesso • anr.o167', fu « mauola10, snnnato .e .squartalo•· Dal IH9 fono al 1796 (anno dc:11,procbmuòon, dc:lla Re• pubblica Os.tlpina) fu sempre intndetta ai giudei la stabile dimorain Bologna. Si concedeva ,olo a ta.luno, con ÌJp«iale ptt· mcs.so, di fermarvisi tre giorni o poco più, con l'obbligo di allogga.ue ,n un det:enninato :1.lbttgo che, nd Settecento, aa qutUo detto dd CAµ/ R<mo in , ia Fusa.ti. Pene se"\·ne, afflitti,·e e pt· cuniaric, ti comminavano ai contn,..,•cntori e ai loro eventuali complkò. Sul principio dell'Ouoccnto, sotto l'esida delle leggi napo~ oichc. &kunt famiglie-giudaiche vcnoc.ro a stabilirti in Bologna, t il loro numero andò continuamente CttSCendo,nonostante CM, iomato il 8()"Wl0 della Chitsa, i giudei fossero nuovamente coos.denti e schiavi tollerst1 •· · ., BRUNO BIANCINI
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