La Difesa della Razza - anno II - n. 8 - 20 febbraio 1939

--- 1 J •\ .- - ~ ·.\ ~: ~- L'ia..-caiion• "mitica n•I 1r Meolo LE FIEREDI BOLZANO E I SEN SA LI· EBREI Non lontano dallo spartiacque alpino e sulla via dei maggiori valichi che incidono, in taluni punti, la ba.mera terminale delle Alpi Atesine, Bolzano fu sede. (in da tempi antichissimi, di fiere a.sui rinomate, :a.Ilequali intervenivano in grui numero mercanti d'Italia e l' Alcnugiu., per lo :scambio dei prodotti del Nord con quelli del Sud. Il maggior fiorire di tali fiere fu tn il seicento e i I settecmto. Ad esse partecipavano assai numerosi anche mercanti ebrei d'ogni paese. Sebbene esclusi dalle ca.richc direttive della particolare magistratura nundinale coli esistente, erano riusciti a guadagnarsi, in gran parte mediante influenze cd appoggi di principi, che avevano saputo legare con intettSSi ed obblighi finanziari, la qua.si totalità dei posti di agenti di mediazioneo sensali di fimt, scalzando qucl!i di religione cristiani. E' noto che i mediatori, senza l'intcrVl'Oto dei quali non poteva venir concluso ak-un :iffarc-, commerciale e la cui nOlllin:t cn. in gaicrc di attribuzione governativa.. t"Sercitusero allora a.uai spesso con il loro ufficio, una vantaggiosa sinecun, e che a tali posti aspirassero o fossero prescelti uomini di meriti non comuni. Si riCOfda, in proposito, che la Repubblica Vcncta. ricompensa.ne alcuni SUoi gnndi artisti, tra i quali i Bc-llini e il Tiziano, invcstcn• doli della carica di sensali nel celebre Fonc!aco dei Tedeschi in Venezia. I scnsa.Ji, non costituendo, per la loro particolare natun giuridia, soggetti di contnttu.ionc, ma cs.scndonc solo strumcn• ti, dovevano astcncni in modo assoluto dal contrattare o daJl'assumcre obbligazioni proprie, limitandosi solo a proporre ·e a condurre negozi e·bantti per conto d·ar. tri. Pene severissime, fra le quali la destituzione e il bando, venivano comminate · in a.so di trasgressione o di recidiva contro di es$i, legati altrcsi da giurammto, per l'esatto adempimento del loro ufficio. Gli ebrei, come risulta da infinite testimonianzc in processi intentati contro di loro, erano, in genere, troppo 3\•idi di lu:ro p-c-rmantener fede agli obblighi assunti e per esercitare, nella forma dovuta, con rct. titudinc e coscienz,a, la senSCria. Lt ero. n:ichc del tempo (ci riferiamo più specialmente alla seconda metà del K"iccnto cd "alla prima del secolo successivo) sono quanto mai eloquenti in proposito. I noitre fa scn~ria veniva svolta clandestinamente, da parte di ebrei non qualificati, che pro. ponevano ai fier,mti in buona fede negozi e contn.ttuioni, senza scrupolo alcuno sulla. bontà e consistenza degli affari proposti, che, in queste condizioni, si risolvevano quasi sempre in perdite e frodi. Ciò provocava naturalmente lagnanze e disordini, :teucndo sempre più l'ostilità ddla mercatura. cristiana contro quella giudea. Ed «· co qucrc-le e mcrnonali diretti ai poteri st,dali, inv001nti provvedimenti che ponessero fine a tali abusi, neU-intcrcssc delle fier.e e del commercio. Ecco, per C$C'fflpio, un'istanza dell·anno 1672 firmat2 da dc. cine di commcn:ianti di nu.ione italiana e tedesca, intesa ad ottenere l'allontanamento o, per lo meno, a ridurre l'ingercn. u. nefasta degli Ebrei nelle fiere di Boluno, perchè « Jimil sorte di ... non procu. uno altro che di gabbare noi Cristiani, es. scndo questo il lor fine cd oggetto; anzi a\'endolo per legge csprcuamcntc di procurare la tocai nostra distruzione ... ». Ad ovviare ai disordini ed alle s.cmprc maggiori lagnanze, si promulgarono ripetutamente editti, inibenti ai giudei l'cscr-• cizio della xnseri:t. Ma ciò non bastava, chè un'abilità di costoro consisteva in questo: scacciati dalla port1, non tardavano a rientrare dalla finestra, u•valcndosi, mou iNd11ùo, di alte influenze, che forzavano la magistratura mercantile a rimangiarsi, in pratica, i provvedimenti presi. Per-aJtro l'aggravarsi del disordine, soprattutto J'im. prcssionante ripetersi di fallimcnt·i dolosi d~ parte di negozianti ebrei, obbligò a vemre a soluzioni più radicali. Occorreva, come si legge in una relazione per uso della Corte d1 Vienna, estirpar il m.a.Jc <!alla .,; radice e dalle fondamenta». E ci si arrivò, con l'inclusione, negli statuti mercantili dc.Ila città atesina, d'un paragrafo, per cui gli ebrei di qualunque parte erano esclusi per sempre dall'ufficio di scrisali, pena, in ca.so d1 contravvcnzi~, il bando pn-pctuo da quella piana commerciale. Er.a stat.t la stess.t. m.agistr.atura mercantile a mitigare tale disposizione, perchè da par• h: del sovr:a.nod. Austria (Carlo VI), si era p,oposto fcspulsronc totale del ceto ebraico dalle fiere locali. Gli statuti, con!crmati poi da altri sov,anj, fra cui Maria Ttrcsa, mantennero fino alla m<1à del XIX secolo il suddetto disposto, cht inibiva l'attività dei sensali giudei nella città oggi capoluo. go dcli' Alto Adige. GUIDO CANAU

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